La finanziaria 2006/2007 è stata approvata poco fà... qui di seguito la cronaca della giornata....

La Camera dei Deputati ha approvato la Finanziaria. I voti a favore sono stati 311, quelli contrari 251. Un deputato si è astenuto.

Nelle dichiarazioni di voto, la Casa delle libertà ha attaccato la manovra definendola “imbarazzante” e “classista”. Il centrosinistra, invece, l’ha difesa dicendo che serve a rilanciare l’economia.

Il compito di difendere la Finanzaira è stato affidato al segretario dei Ds, Piero Fassino, che nella dichiarazione di voto ha sottolineato che l’obiettivo è "quello rimettere in moto un Paese stagnante e fermo".

Poi rivolgendosi ai leader della Casa delle Libertà che avevano criticato la manovra ha chiesto: "Dove erano Fini, Casini e Tremonti negli anni scorsi? Tremonti dice che gli italiani non dimenticano? Ebbene non dimenticano come avete governato voi e vi hanno mandato a casa sei mesi fa".

Si tratta di una manovra economica "coerente" niente affatto "classista" ma che "introduce equità fiscale: fa pagare meno a chi ha di meno, di più a chi ha di
più".

Per il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi "questa Finanziaria è la peggiore della storia della Repubblica", una manovra "originata dal fondamentalismo ideologico, portata avanti con dilettantismo quasi impensabile e approvata con un atto di arroganza e prepotenza che offende il Parlamento".

A nome di Forza Italia, in aula, è intervenuto però il vicepresidente, Giulio Tremonti, secondo cui la manovra "è irrilevante sugli alti redditi, pesante sui medi redditi, massacrante sui bassi redditi perché e' regressiva come una moderna tassa sul macinato".

Gli italiani "non sono impazziti ma delusi e spaventati", ha detto, nella sua dichiarazione di voto, il presidente di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini.

"Definire questa Finanziaria pessima significa usare un'espressione a dir poco diplomatica. Non ricordo una manovra così imbarazzante".

Fini che ha poi concluso affermando che la manovra "è povera nella qualità, rallenterà la crescita e non distribuisce ricchezza", se non nel senso "che questa sarà tolta a chi la produce per essere incamerata nelle casse dello Stato".

Il leader dell’Udc, Pierferdinando Casini, ha assicura che dal suo partito non ci sarà nessuno ostruzionismo, ma anche nessuno "sconto" da parte dell'opposizione: "Continueremo il nostro impegno al Senato".

Poi l’attacco: il governo è ostaggio della sinistra radicale, "classista e ideologica", e che ha fatto sì che "ci saranno più tasse per tutti, per i redditi bassi ma soprattutto per quelli medi". Ragion per cui, Casini sottolinea la necessità "che ciascuno concorra a dar vita a un nuovo quadro politico, di svolta".