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ISRAELE CI RIPROVA!!
by rivoluzionario/Stalinista Tuesday, Nov. 21, 2006 at 5:03 PM mail:

A giorni ci sarebbe stata la mega manifestazione di Hezbollah e delle forze filo-siriane contro l'insediamento del tribunale internazionale fantoccio da parte del governo Sinora non più costituzionale. Dopo i bombardamenti di Luglio, Hezbollah e forze filo-siriane sono già maggioranza stratosferica nel paese. A chi poteva convenire questo attentato? Dopo l'omicidio di Hariri padre e il bombardamento a tappeto del Libano, Israele e i rimasugli delle forze neocon tentano ancora di prendere il Libano. Ma questa volta non inganneranno la Francia. Fa ridere (e piangere) Hariri figlio che se le beve tutte le cazzate che gli rifilano gli israeliani.

BEIRUT - Il ministro libanese e leader della comunità cristiana, Pierre Gemayel, è rimasto vittima di un attentato in un sobborgo di Beirut ed è morto in ospedale per le ferite riportate nell'agguato. La morte di Gemayel è stata confermata dal leader della maggioranza parlamentare antisiriana Saad Hariri, che ha interrotto una conferenza stampa, dando con le lacrime agli occhi la notizia dell'attentato. «Vogliono uccidere tutte le persone libere. La serie degli assassini è cominciata», ha detto Hariri. Che ha implicitamente accusato la Siria di essere il mandante dell'assassinio. «Non c'è nulla da dire fra noi e questo regime», ha detto Hariri riferendosi ai rapporti con la Siria. «Ora il Tribunale internazionale ci separa», ha proseguito, riferendosi alla Corte internazionale chiamata a giudicare i responsabili dell'omicidio del padre, l'ex premier Rafik Hariri, ucciso nel 2005 a Beirut.
La Siria ha «condannato con forza» l'episodio. Secondo anonime fonti governative di Damasco l'uccisione di Gemayel «mira a destabilizzare il Libano e minacciare la sua pace civile».

AGGUATO - Secondo un testimone, colpi d'arma da fuoco sono stati sparati da un'auto in corsa contro l'automobile di Gemayel che stava transitando nel quartiere cristiano di Sin el-Fil.. Lo sconosciuto assassino è riuscito a fuggire. Attorno alla casa della famiglia Gemayel a Hurj Tabet, nell'area cristiana di Beirut est, si è riunita una folla che grida: «DIo benedica il Libano» e piange il giovane ministro, che era sulla trentina ed era sposato con due figli. Il ministro era figlio dell'ex presidente Amin Gemayel e componente della Falange, il partito cristiano maronita.

REAZIONI - Immediate le reazioni diplomatiche: il ministro degli Esteri britannico Margaret Beckett si è detto «sconvolto» da quanto accaduto, auspicando che possa trattarsi di un «evento isolato». «È un omicidio che va contro gli interessi di tutti nella regione», ha concluso Beckett. L'omologo israeliano Tzipi Livni ha invece sottolineato come la morte di Gemayel indichi il bisogno di portare un cambiamento nella politica libanese: «Hezbollah non rappresenta i libanesi, rappresenta l'estremismo». Per gli Stati Uniti l'assassinio di Gemayel «è un atto terroristico», parola del numero tre del Dipartimento di Stato Usa Nicholas Burns. Il governo guidato dal premier Fuad Siniora ha subito convocato una riunione di urgenza per discutere della crisi che sta investendo il paese.
21 novembre 2006


http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/11_Novembre/21/libano.shtml

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