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LETTERA APERTA DELL'AVVOCATO TRUPIANO AL SEN.RUSSO SPENA
by AVae-m Thursday, Nov. 23, 2006 at 12:59 AM mail: info@avae-m.org

Adesioni del 21 e 22-11-2006 all'Appello per Paolo Dorigo
(le precedenti in
http://italy.indymedia.org/news/2006/11/1185716.php )
dopo la lettera aperta: LE ANSA-AGI-ADNKronos sull'udienza di ieri a Bologna di assoluzione (difensore presente l'Avv.Prosperi di Bologna) per un documento apologetico della lotta armata, del 2002, di Paolo
il link all'articolo della Nuova VeneziaMestre sulla comunicazione della Corte d'Appello alla Questura di Venezia a proposito del divieto di espatrio a Paolo che ha determinato il suo sciopero della fame giunto al 63° giorno
http://www.paolodorigo.it/2006_11_22_LaNuovaVeneziaMestre.jpg
LETTERA APERTA DEL 22 NOVEMBRE DELL'AVVOCATO TRUPIANO
Il 20 ed il 21 novembre hanno costituito forse il colpo di grazia per chi ha ordito l'occulta regia che ha permesso prima la condanna a 13 anni e 6 mesi di Paolo Dorigo per l'oramai celebre <pseudo attentato> contro la base Usaf di Aviano (da dove, piuttosto e senza il "pseudo", sono partite centinaia e centinaia di missioni anglo-americane, ed anche italiane, che hanno rovesciato su inermi cittadini migliaia di bombe di ogni genere, anche proibito), e poi, una volta detenuto, l'immissione vigliacca nel suo cranio di sofisticatissime microspie in grado perfino di leggerne il pensiero e di tenerlo sotto costante tortura.
Una prima infausta notizia per i torturatori la si ebbe nel marzo del 2005, allorquando chiesi ed ottenni dal Tribunale di Sorveglianza di Perugia la concessione degli arresti domiciliari per sopravvenuta malattia.
La seconda è del febbraio del 2006 allorquando chiesi ed ottenni prima la sospensione della pena e poi che la Corte di Appello di Bologna (competente per la revisione) sollevasse questione di legittimità costituzionale dell'art. 630 lett.a) c.p.p. nella parte in cui non annovera le sentenze della Corte Europea quale titolo per procedere direttamente alla revisione delle sentenze di condanna pronunciate dai Tribunali nazionali.
Ora, ancora Bologna ha inferto un duplice doppio colpo a questi signori.
La stessa Corte di Appello felsinea ha, infatti, sancito che Paolo Dorigo, contrariamente a quanto afferma il Questore di Venezia, non necessita di alcuna autorizzazione per espatriare, in quanto è persona assolutamente libera e, quindi, un'autorizzazione ad acta costituirebbe una limitazione della sua libertà che la riferita Autorità Giudiziaria non ha inteso, al contrario, sottoporre a limite alcuno.
Da qui il "non luogo a provvedere" della Corte sull'istanza del Questore, che è pure il motivo per il quale non volli presentare nessuna istanza del genere alla Corte (ed ho avuto ancora una volta ragione), bensì predisposi ed inoltrai a Paolo copia della istanza da presentare, cosa che ha fatto, direttamente in Questura onde ottenere una nuova carta di identità senza l'obrobriosa dicitura "non valida per l'espatrio".
E' chiaro come tale documento, dopo la nuova ordinanza dei Giudici di Bologna, serva essenzialmente per i controlli nel paese estero, giacchè in ogni momento Paolo dovesse espatriare non commetterebbe alcun reato. Eppure, serve.
Altra brutta notizia promana dal Gup presso il Tribunale di Bologna che appena ieri ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Paolo, che, così, merito alla collega Marina Prosperi, è stato prosciolto dall'accusa di istigazione a delinquere, relativamente ad un volantino che egli stesso, allora detenuto, consegnò al Tribunale del Riesame di Bologna ed in cui il S. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bologna, Dott. Giovagnoli, in un primo momento ravvisò gli estremi del reato di apologia, salvo essere stata modificata l'originale imputazione in quella, più grave, di istigazione a delinquere, ad opera di altro S. Procuratore nell'udienza del 13 luglio scorso.
Nell'uno, come nell'altro caso, si è voluta estrapolare una frase dal suo contesto generale che, comunque, un Tribunale della Repubblica appena ieri ha sentenziato che non costituisce l'invocato reato.
Fatto sta, Senatore, che Paolo Dorigo, mentre ti scrivo è al 62.mo giorno di sciopero della fame e tu sai anche il perchè.
Vuole, dopo i ripetuti rifiuti in patria, semplicemente recarsi all'estero per farsi espiantare dal cranio dei minuscoli oggetti che, però, una volta venuti alla luce, faranno il giro del mondo e faranno si che il manicomio verrà a gran voce reclamato per chi glieli ha messi!
Egli, comunque, è persona totalmente libera, esattamente come me e te, ed ha il diritto di dimostrare al mondo intero come il Paese di Cesare Beccaria sia non più fabbrica del diritto, bensì fabbrica di morte, di peste!
Solo chi ha paura ed interesse che ciò non venga a galla si è ostinato in tutti i modi a che ciò non venga provato, laddove, in caso contrario, avrebbero fatto a gara ad assencondarlo, pur di gettargli fango addosso, e tu questo la sai benissimo dal momento che, a parte tutto ciò che hai fatto per Paolo, e che è nella memoria e nella coscienza di tutti, hai scritto pure la prefazione al libro "La tortura nel bel paese", si quel libro che in parecchie patrie galere, a cominciare da Biella, è stato censurato e sequestrato.
Cosa mi riprometto, quindi, nello scriverti?
Senatore, io mi appello a te affinchè questa gente, che evidentemente non è sazia degli oltre 12 anni che gli hanno fatto passare in galera combinandogliene di tutti i colori, abbia finalmente un volto ed un nome.
Io mi appello a te affinchè tu possa presentare un'interrogazione a risposta scritta a chi di competenza per conoscere quali siano stati i motivi per cui il Questore di Venezia, che pur è uomo di legge ed acculturato, ha di colpo smarrito ogni nozione sulle misure di sicurezza, tanto da chiedere lumi alla Corte di Appello di Bologna su materia di sua eslusiva competenza.
Io mi appello a te affinchè chi di competenza mi dica come e perchè è possibile mutare la contestazione di un reato, solo a depenalizzazione avvenuta del primo, e se, piuttosto, se istigazione a delinquere era, perchè essa non gli è stata contestata ab origine, e se in ciò non si ravveda il reato di omissione in atti di ufficio, e, per finire, per sapere perchè le Procure di mezza Italia hanno puntualmente proposto l'archiviazione di tutte le dettagliatissime denuncie sporte da Dorigo, ed in ciò puntualmente esaudite da altrettanti Gip, mentre ad un potere dello Stato, ad un Questore, viene concesso impunemente di "ignorare" la legge.
E non ho mai dimenticato, diciamo, la particolare "solerzia" con cui tutte le istanze presentate da Paolo, appena scarcerato ed ancora in regime di domiciliari, sono state rigettate dal Magistrato di Sorveglianza di Venezia, finanche quella in cui egli chiedeva di poter espletare, e gli fa onore, il servizio sociale di netturbino.
Io ti chiedo, Senatore, ed ho concluso, di voler far luce e chiarezza su tutto ciò, confidando nella tua particolare sensibilità verso la tematica del rispetto dei diritti umani.
Anche io sono stato carne da macello, sai a cosa mi riferisco e sai pure quanti Tribunali della Repubblica mi hanno assolto in via definitiva.
Forse per me, dopo questo appello, scatterà una nuova azione penale, per calunnia o quant'altro, e che ben venga se ciò gli consentirà di sopravvivere, saprò come difendermi.
Se avrò un segnale in tal senso conto di farlo recedere dal suo sciopero della fame.
Confido in te.
Sinceramente.
Vittorio Trupiano

AGENZIE
ADN KRONOS, AGI, ANSA del 22-11-2006



BIAGI: PARLO' DI AZIONE RIVOLUZIONARIA, DORIGO PROSCIOLTO
(ANSA) - BOLOGNA, 22 NOV - Paolo Dorigo, ex militante di Autonomia Operaia e
Lotta Continua, accusato di apologia di reato ed istigazione a delinquere
per aver diffuso nell'aprile del 2002, durante un'udienza a Bologna, un
volantino con un riferimento all'omicidio del professor Marco Biagi, e'
stato giudicato ieri dal Gup bolognese Andrea Scarpa, che ha deliberato
''sentenza di non luogo a procedere perche' il fatto non sussiste''. Ne ha
dato notizia l'avv.Vittorio Trupiano del Foro di Napoli che con la collega
Marina Prosperi di Bologna difende Dorigo.
Dorigo aveva diffuso un volantino nel carcere di Biella e l'aveva anche
consegnato al Tribunale del Riesame di Bologna il 3 aprile del 2002. Nel
volantino, fra l'altro, c'era scritto, secondo quanto riporta il legale
nella sua nota: ''viva la lotta armata per il comunismo... lo stato borghese
non potra' fermare la lotta di classe che e' madre di ogni rivoluzione... e'
per questo che esplicito in questa sede il mio sostegno politico
all'offensiva rivoluzionaria... con l'azione rivoluzionaria contro Biagi,
riformatore al servizio degli interessi della borghesia imperialista''.
Secondo il pm Paolo Giovagnoli di Bologna Dorigo aveva fatto ''apologia
dell'instaurazione violenta della dittatura di una classe sociale
sull'altra, per la soppressione violenta di una classe sociale e comunque
per il sovvertimento degli ordinamenti economici o sociali costituiti nello
stato''. Alla udienza del 13 settembre scorso, su richiesta dell'accusa, era
stato contestato a Dorigo anche il reato di istigazione a delinquere.
Di diverso avviso, spiegano i difensori, il Gup. ''E' un documento
complesso - ha spiegato l'avv.Prosperi - di tante pagine, che esprime
analisi e valutazioni e che per noi non e' idoneo a configurare il reato di
istigazione, ma neanche di sostegno al delitto''.
Paolo Dorigo, 47 anni, fu condannato a 13 anni e mezzo per un attentato alla
base Usaf di Aviano, attribuito alle Br, del quale si e' sempre proclamato
estraneo. Dopo diversi anni di carcere, l'imputato ha ottenuto la liberta'
provvisoria nel marzo 2005. Dal 13 marzo di quest'anno ha avuto la
sospensione della pena su decisione dei giudici di Bologna. Il suo caso
giudiziario e' controverso. Dorigo ha sempre criticato di essere stato
condannato senza avere potuto confrontarsi in aula con chi lo accusava, e
per questo si e' rivolto alla Commissione europea dei diritti dell'uomo che
nel 1998 ha accolto i suoi rilievi. A marzo la Corte d'Appello di Bologna ha
sollevato una questione di legittimita' costituzionale alla Consulta
relativamente alla revisione del procedimento a carico di Dorigo. Sulla
vicenda e' intervenuto piu' volte anche il Comitato dei ministri dell'Ue,
deplorando che il codice di procedura penale italiano non consenta la
riapertura delle procedure, come chiede una sentenza della Corte europea di
Strasburgo. (ANSA).
BNT 22-NOV-06 16:06 NNNN


TERRORISMO: PAOLO DORIGO ASSOLTO PER APOLOGIA DI REATO =
(AGI) - Napoli, 23 nov. - Paolo Dorigo, libero da febbraio per decisione
della Corte d'Appello di Bologna che ancora deve esprimersi sulla richiesta
di revisione del processo a suo carico per l'attentato nella base americana
di Aviano del 1993, e' stato assolto dall'accusa di apologia di reato e
istigazione a delinquere. La sentenza e' stata emessa dal gup Andrea Scarpa
del tribunale emiliano e riguarda la diffusione di un volantino nel carcere
di Biella in cui Dorigo e' stato detenuto. (AGI) Lil 221530 NOV 06 NNNN



BOLOGNA: ACCUSATO DI APOLOGIA PER UN VOLANTINO, PROSCIOLTO PAOLO DORIGO =
DURANTE PROCESSO SI ERA AGGIUNTA ANCHE ACCUSA ISTIGAZIONE A DELINQUERE
Bologna, 22 nov. - (Adnkronos) - E' stato prosciolto ieri dal Gup del
Tribunale di Bologna con la piu' ampia delle formule, Paolo Dorigo, accusato
di apologia di reato e istigazione a delinquere per un volantino diffuso nel
carcere di Biella e in cui c'era scritto, tra l'altro, ''viva la lotta
armata per il comunismo... lo stato borghese non potra' fermare la lotta di
classe che e' madre di ogni rivoluzione... e' per questo che esplicito in
questa se il mio sostegno politico all'offensiva rivoluzionaria... con
l'azione rivoluzionaria contro Biagi, riformatore al servizio degli
interessi della borghesia imperialista''. Lo riferisce l'avvocato del Foro
di Napoli Vittorio Trupiano, che insieme al legale del Foro di Bologna
Marina Prosperi, ha curato la difesa di Dorigo.
Secondo il pm, Dorigo con quel volantino faceva apologia della instaurazione
violenta della dittatura di una classe sociale sull'altra, per la
soppressione violenta di una classe sociale e per il sovvertimento degli
ordinamenti economici o sociali. Dorigo fu accusato poi anche del reato di
istigazione a delinquere. Ieri il Gup ha accolto la tesi del collegio
difensivo di Dorigo deliberando sentenza di non luogo a procedere perche'
''il fatto non sussiste''.
(Sci/Col/Adnkronos) 22-NOV-06 14:20 NNNN


NOTA: LA POSIZIONE DELL'AVVOCATO TRUPIANO E DI MOLTI ALTRI DI ALLEGGERIMENTO DELLA VALENZA MILITARE DELL'OPERAZIONE DI AVIANO DEL 2-9-1993 RIVENDICATA DALLE BR CLANDESTINAMENTE E PUBBLICAMENTE IN PROCESSO, NON RIFLETTE QUELLA DI PAOLO CHE NE HA SEMPRE DIFESO POLITICAMENTE E PUBBLICAMENTE MODALITA' ED EFFETTI POLITICI OTTENUTI, SENZA PERALTRO ALCUNA VITTIMA, CON L'USO DI ARMI DA FUOCO E DA GUERRA (SECONDO LA SENTENZA DI CONDANNA)

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