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«Razzismo allo stadio, un morto a Parigi»
by lejba Saturday, Nov. 25, 2006 at 8:03 PM mail:

La banda di imbecilli antisemiti dei poveri, che oramai imperversa incontrastata su Indy (vero admins.?), pur di dare addosso agli odiati "nazi-sionisti", è giunta fino al punto di solidarizzare con i boneheads, che volevano pestare un ragazzo colpevole di essere ebreo e tifoso dell'Hapoel Tel Aviv e un poliziotto, in quanto originario delle Antille, non in quanto sbirro (cfr. ad es.: http://italy.indymedia.org/news/2006/11/1187565.php). Inviterei i "compagni" che meditano di imbastire un'altra pagliacciata mediatica sul genere di quella di sabato scorso a Roma, in occasione della prossima disfida tra il Livorno e il Maccabi Haifa, a riflettere attentamente, contare fino a dieci, riflettere ancora: a Parigi, si è consumata una tragedia, perché ci ha rimesso la vita un ragazzo di 24 anni; a Livorno, assisteremmo a una farsa... già vedo i titoli dei giornali, le polemiche gruppettare, etc.

PARIGI - Un hooligan ucciso, le abituali violenze razziste di un dopopartita e un paese sotto choc di fronte all´incontenibile violenza negli stadi. I disordini, gli scontri, i pestaggi sono cosa purtroppo normale, ma è la prima volta che la morte di un tifoso, ucciso da un poliziotto, insanguina il calcio francese. E´ successo sabato sera, fuori del Parco dei Principi, dopo l´incontro perso dal Paris Saint-Germain contro l´Hapoel di Tel Aviv.
Tutto è successo molto rapidamente. Incolleriti dalla sconfitta della loro squadra, gli hooligan del Psg, i più violenti del paese e considerati tutti di estrema destra, si sono scatenati. Un centinaio di loro se l´è presa con un giovane ebreo francese, venuto a sostenere la squadra israeliana. Di fronte alla minaccia, il ragazzo ha cercato protezione dalla polizia. Un agente in civile, di origine antillese, è intervenuto. Gli hooligan hanno minacciato anche lui. Secondo il procuratore della Repubblica, gli hooligan avrebbero lanciato insulti razzisti («Sporco negro, sporco ebreo»), fatto saluti nazisti, imitato il grido delle scimmie. Colpito e finito a terra, il poliziotto, che si era fatto riconoscere, ha lanciato una bomba lacrimogena. Poi ha tirato fuori la pistola e sparato un colpo. Secondo le prime ricostruzioni, la pallottola avrebbe ferito al polmone un uomo, sarebbe fuoriuscita e sarebbe andata a conficcarsi nel cuore di Julien Quemener, 24 anni, morto sul colpo. Il giovane apparteneva ai «Boulogne boys», gli hooligan più pericolosi, quelli che si riuniscono nella tribuna Boulogne del Parco dei Principi. Il poliziotto e il ragazzo ebreo si sono rifugiati in un McDonald´s e c´è voluto l´intervento delle forze dell´ordine per liberare il locale dall´assedio degli hooligan.
Il mondo politico ha reagito indignato. Jacques Chirac, durante la conferenza stampa con Prodi, è stato durissimo: «Questo avvenimento m´ispira un sentimento non solo di condanna, non solo di stupefazione, ma anche di orrore. Queste violenze sono scandalose, le parole razziste, qualunque sia la loro natura, sono vergognose e indegne». Violenze inaccettabili, hanno detto anche Dominique de Villepin e Nicolas Sarkozy.
Gli hooligan del Paris Saint-Germain sono i più tristemente famosi, i più temuti dalle forze dell´ordine e dagli altri tifosi.
Sono considerati di estrema destra e vicini a gruppuscoli neo-nazisti. Uno di loro era anche Maxime Brunerie, il giovane che il 14 luglio 2002, sugli Champs-Elysées, sparò un colpo di carabina contro Chirac durante la sfilata per la festa nazionale.

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Fonte: «la Repubblica», sabato 25 novembre 2006, pag. 24.

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