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Venezuela: i paradossi non finiscono mai. Notizie ed aggiornamenti
by Circolo bolivariano - Italia Sunday, Dec. 22, 2002 at 11:22 AM mail:

QUALE DEMOCRAZIA SOPPORTEREBBE 20 GIORNI DI BLOCCO, DEL NERVO PRODUTTIVO DEL PAESE, COMPRESO QUINDI, VIVERI, BENZINA E MEDICINALI, SENZA CHE QUESTO SIA QUALIFICATO DI COSPIRAZIONE, ATTO CRIMINALE, SENZA MISURE COERCITIVE, SENZA CHE I MEDIA EUROPEI E INTERNAZIONALI SI MOBILITASSERO CONTRO UNA AZIONE SIMILE INVECE DI USARE I TONI CONDISCENDENTI,E APERTAMENTE SCHIERATI CON LA OPPOSIZIONE GOLPISTA COME LO STANNO FACENDO ADESSO CON IL VENEZUELA?

Non ci dovremmo stupire più, di come mano a mano che passano i giorni si capovolga nell’immagine dei media nostrani la realtà complessa di un paese che cerca di dare risposte autonome, pacifiche e democratiche a i suoi bisogni e che invece diventa “un popolo oppresso che cerca di liberarsi di un dittatore(ovviamente comunista), per vie ovviamente pacifiche,con una opposizione ovviamente “democratica”, che chiede “semplicemente”, non si sa per quale mandato divino, le dimissioni di un presidente, tre volte legittimato dalle urne e una volta legittimato di fatto quando fu strappato da i militari e l’oligarchia nel tentato colpo di stato l’undici aprile.

Sarebbe lunga la lista di omissioni (le milionarie marce dei diseredati, contadini e lavoratori a sostegno del Governo Chavez) che si trasformano invece in “alcuni sostenitori, "ovviamente violenti, la feroce, costante, unanime violenta e martellante campagna mediatica, inaccettabile in una “democrazia normale”, ignorata nei servizi dal Venezuela, la ripetizioni d’informazioni che sono rifritti fatti da i Network locali compromessi con il golpismo. Tutto sembra inglobato in una strategia internazionale, in una regia molto ben oleata dove non filtra niente che non sia misurato da questa censura non dichiarata, che coinvolge anche, purtroppo, partiti storici della sinistra e i loro giornali, con tradizione democratica e di lotta la cui cupola affiliata alla internazionale socialista, sta trascinando nel vortice della guerra civile i suoi affiliati che saranno, quindi, corresponsabile di una -questa Sì- eventuale, feroce dittatura come ha auspicato il socialdemocrata expresidente del Venezuela in esilio (per corruzione) Carlos Andres Peres.

Oggi vogliamo, soffermarci su alcuni fatti importanti, come sempre ignorati dai network privati impegnati a promuovere un clima di violenza, ma che danno la misura della volontà di pace della base popolare e la idiosincrazìa della gente del Venezuela. Questi fatti sono stati prima riportati da i siti indipendenti de i movimenti popolari che stanno facendo un lavoro straordinario di informazione pulita e verace, di coordinazione delle lotte di difesa della democrazia e di luce nel buio mediatico, insieme alle innumerevoli TV comunitarie e radio indipendenti, e chi crede che questi siti non Governativi, ma favorevoli al progetto Bolivariano, sono un covo di irresponsabili estremisti,deve solo seguirli e costatare cosi “da dove viene la violenza in Venezuela”. Ricordiamo sempre sono http://www.aporrea.org http://www.antiescualidos.com.dopo. Dopo sono stati riportati da l’unica Tv pubblica VTV, costantemente sotto assedio e i cui giornalisti e reporter di strada “coraggiosamente” aggrediti dalle turbe fasciste. I fatti:

Nel corso di una “tranca” autostradale, un gruppo di bolivariani che era nei paraggi, si sono avvicinati al posto, e questi pensavano che si volesse lo scontro fisico,non sappiamo chi è stato per primo,ma lo “scontro” e andato a finire in una partita di calcetto tra i “chavisti” e “antichavisti” in mezzo alla autostrada. Questa situazione(i “nemici” si incontrano e scoprono di essere di carne e ossa e magari anche avere gli stessi interessi)a fatto venire un idea proposta pubblicamente da loro a tutta la nazione a traverso VTV,e ieri si è ripetuto il fatto sempre nella stessa autostrada. In più ci sono stati abbracci tra le mamme di ambedue i schieramenti.Hanno dichiarato che se i politici non si mettono d’accordo lo fanno loro dal basso,e sta a dimostrare che alla base della democrazia sta il riconoscimento della esistenza di un avversario che implica un pensiero diverso ma col quale bisogna convivere e confrontarsi.La gente incomincia a stancarsi del clima di violenza che i media e le cupole sindacal-mafiose dei due Carlos presidenti rispettivamente di CTV e Fedecamaras, costantemente ripropongono, e un gruppo di signore della cosi detta classe media, ha consegnato un documento al inviato della OEA Cesar Gaviria, dove denunciano il rischio e il diffondersi di malattie mentali,nei bambini e anziani,(ansia e depressione). L’ultima notizia è di ieri, dove il paradosso di un Bolivariano che difende dalla aggressione della polizia una giornalista di uno dei Network privati golpisti; nella regione del Carabobo controllata da un feroce antichavista e con un passato e presente di squadrista(Salas Romer)un picchetto della polizia del Governatore ,inspiegabilmente prima a aggredito i Bolivariani che manifestavano pacificamente,ripreso come sempre con benevolenza e complicità da i reporter di Globovision, dopo a incominciato ad aggredire alla reporter di questa TV, e cosi poi è intervenuto un “violento” bolivariano che se è interposto tra la polizia e la giornalista. Le vie del signore sono infinite, hanno assaporato quello che loro seminano. Ci dispiace comunque per la giornalista. (Si possono continuare a chiamare tali questi che non solo falsificano la realtà, capovolgendola, non solo incitano alla aggressione contro i sostenitori del governo, ma si trasformano loro stessi in aggressori provocando con i microfoni le forze armate presenti per controllare le manifestazioni, cercando una reazione da riprendere e inviare subito nei circuiti internazionali?).

Non riusciamo a capire come mai i socialdemocrati Europei e nostrani,cosi impegnati in Bicamerali e accordi bipartisan nei loro paesi,non promuovano nel partito affiliato del Venezuela,il settore democratico che vuole un accordo e continuare il dialogo, che si sente ostaggio del ala estremista, invece di continuare a dare sostegno attivo e passivo alla cupola estremista dei “Carlos”: Carlos Andres Peres, Carlos Ortega, Carlos Hernandez.Per questi settori evidentemente esistono Democrazie di serie “A” e quelle di derise “B”.

Invitiamo gli Italiani a sottoscrivere l’appello fatto dal professor Giulio Girardi gia sottoscritto da importanti personalità italiane e a impegnarsi a creare comitati di solidarietà attiva, alle categorie di operai metalmeccanici e petrolifere di mettere a disposizione la loro tecnica come hanno fatto l’unione sindacale operai petroliferi della Colombia e del Ecuador e a esprimersi a sostegno di questa immane lotta tra il popolo venezuelano e l’oligarchia i latifondisti e i proprietari dei grandi Network privati Venezuelani.

dal sito http://www.noglobal.org

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