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Rafah - 2/4 gennaio 2003
by Stefano Monday, Jan. 06, 2003 at 3:06 PM mail:

Notizie da Rafah - Striscia di Gaza

2/I/2003
>Ieri sera si sentivano molti spari e colpi di tanks. Nella
>casa della famiglia che ci ospitava c'era molta tensione e timore per
>quello che sarebbe potuto accadere durante la notte. Noi 7 volontari
>dell'ISM e tre palestinesi ci siamo raggruppati in un'unica stanza e
>alla fine, malgrado l'ansia per la martellante sparatoria, ci siamo
>addormentati.
>Al mattino la notizia: al Block J, un quartiere di periferia vicino
>al grande muro che Israele sta costruendo per "questioni di sicurezza",
>l'esercito israeliano ha definitivamente demolito 10 case, proprio
>accanto al luogo in cui la settimana sorsa ne aveva distrutte altre
>12.
>Si decide immediatamente di recarci sul posto, dove troviamo molta
>gente, soprattutto ragazzi e bambini.
>Siamo in 20 e ci mettiamo di fronte al tank, che staziona
>li'permanentemente. Sui due pezzi di tela dispiegati e' scritto: the
>world is watching, stop the occupation - peace.
>Siamo a 50 m. ca. di distanza e avanziamo lentamente gridando al
>megafono: siamo civili, disarmati, proveniamo da UK, Germania, USA,
>Italia, Svezia, stop the occupation, siamo qui per osservare i
>vostri attachi alla popolazione palestinese, stop alle uccisioni di
>bambini, cessate di colpire e demolire le case, andate via, siete in
>territorio palestinese, siete terroristi, stiamo dormendo nelle case
che voi distruggete, resteremo con le famiglie che
>non vogliono abbandonare le loro case costantemente colpite da
>mitragliatrici e tanks, vogliamo la pace qui e nel mondo...
>Intoniamo anche 'Bella ciao', conosciuta da molti internazionali.
>Mentre avanziamo lentamente, fino ad arrivare a 2 metri di distanza
>dal tank: prima sparano in aria, poi ci intimano di andare via, poi
>sparano intorno e dietro di noi, infine lanciano i lacrimogeni. Nel
>frattempo un altro tank arriva e partecipa alla sparatoria. Non
>sparano direttamente contro di noi, quidi non c'e' alcun ferito.
>E' presente la stampa americana BBC e anche una TV
>palestinese.
>Il tutto dura circa 2 ore.

>4/I/2003
Attualmente siamo accampati in tenda qualche metro piu' indietro dal luogo dove abbiamo manifestato.Ieri notte abbiamo dormito in 7:2 giapponesi,1 statunitense,una svedese e tre italiani.Abbiamo scelto questo sito per difendere la popolazione del quartiere da altre demolizioni indiscriminate.Siamo in una specie di "no man's land",anche se in realta' sarebbe a tutto diritto terra palestinese.
Durante la notte i tanks israeliani hanno sparato intorno a noi per spaventarci,ma nessuno di noi si e' mosso.Questa mattina un palestinese ci ha ringraziato perche' gli spari sono comunque diminuiti grazie a questa iniziativa.I rapporti con gli abitanti si rafforzano di giorno in giorno:ieri ci hanno assicurato che non avrebbero risposto al fuoco israeliano,e cosi' e' stato.
Ripeteremo l'esperienza anche stanotte,probabilmente dislocando altre 2 tende in altre 2 zone a rischio.
Siamo esausti,anche perche' i bambini di Rafah ci seguono dappertutto con le loro domande,ma contenti vista la collaborazione che ci viene offerta giornalmente da questa gente.
E sale la rabbia a volte,perche' se contro l'occupazione devastante d'Israele si alzassero piu' voci e qui fossimo molti di piu' di una quindicina,potremmo sicuramente fermare la follia della guerra.
>
>Stefano Orlando
tel.00972.59.38.69.01
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