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quando chi dovrebbe tacere sparla
by garabombo Thursday, Jan. 09, 2003 at 12:16 AM mail:

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Davanti alla morte di un tredicenne, colpito dalla pistola d'ordinanza
di un altrettanto giovane poliziotto fuori servizio si può reagire in diversi modi:
in queste ore c'è chi mente, chi si dispera, chi attacca e chi si difende.
C'è chi non perde l'occasione per andare oltre,
per dimostrare di non aver compreso proprio nulla della realtà in cui avvengono
simili tragedie, o altrimenti di averla compresa troppo bene.
Candidamente questa mattina l'Ulips, un sindacato di polizia, ha proposto di
"Identificare e se necessario segnalare ai servizi sociali i minori di 14 anni trovati da soli dopo mezzanotte
nelle strade delle grandi citta'", e continua "Non si tratta di istituire un coprifuoco, ma di ''evitare forme
di vero e proprio abbandono di questi minori da parte dei genitori. Certamente non e' normale che
dei bambini frequentino da soli le strade di Napoli o di qualsiasi altra metropoli di notte''
Perla finale: "Se una volante trova un minore di 14 anni dopo la mezzanotte in strada da solo o con pregiudicati e
cattive compagnie deve identificare il ragazzo, chiedere spiegazioni ai genitori e comunque se non si
ravvisano i reati di abbandono o di mancata assistenza, segnalare l'accaduto ai servizi sociali.
I proiettili sparati da un minore durante una rapina uccidono come quelli esplosi da un normale
delinquente". Già è vero. senza dimenticare che i proiettili delle pistole d'ordinanza della polizia
fanno altrettanto.


''91 arrestati, 333 denunciati, 5 fermati e 43 segnalati, (tutti minori di 14 anni), questi sono
i numeri relativi allo scorso anno registrati dalla polizia per quanto riguarda i reati commessi
da minorenni. Tra questi numeri ovviamente non mancano i reati di violenza come le rapine e questo
fatto dovrebbe sconvolgere le coscienze di noi tutti''
Eh già, le coscienze di tutti noi sono scosse da tempo; non solo davanti alla pallottola di turno,
quanto davanti al vero reato commesso quotidianamente dallo stato: l'abbandono di minori.
qui crescono precocemente quegli esserini che in altre città d'italia sarebbero giovinotti,
o bambini, forse ragazzini. qui a 13 anni si convive (e non è retorica ma non mi riferisco a casi
particolari perchè lo lascio fare a chi fa l'avvoltoio su questi episodi) con la disoccupazione,
il carcere, l'assenza di uno dei genitori se non di entrambi, si cresce in fretta, si è già grandi
pur essendo molto piccoli, e si tende a sostituire molto spesso la propria casetta bella e tranquilla
con la strada, il marciapiede, gli spazi aperti.
Tendenze selvagge? no, forse se un sindacalista dell'ulips provasse a vivere un paio di settimane
nelle vele di scampia o in un bel lotto, capirebbe come l'ambiente esterno assuma una valenza diversa in luoghi
simili.



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