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Gli Stati Uniti hanno intenzioalmente distrutto il sistema idrico iracheno
by T.J. Nagy Saturday, Jan. 18, 2003 at 4:27 AM mail:

Ecco un'altra forma del genocidio ai danni della popolazione irachena



Fonte:
The Progressive
Settembre 2001
Titolo: "Il segreto dietro le sanzioni: Come gli Stati Uniti hanno distrutto intenzionalmente gli approvvigionamenti idrici"
Autore: Thomas J. Nagy
http://www.progressive.org

Esaminatore di facoltà: Rick Luttmann
Ricercatori: Adria Cooper, Erik Wagle, Adam Cimino, Chris Salvano


Durante la guerra nel Golfo gli Stati Uniti hanno deliberatamente bombardato il sistema idrico iracheno. Dopo la guerra, gli Stati Uniti hanno aumentato le sanzioni per prevenire l'importazione dei materiali necessari alla purificazione dell'acqua. Il risultato di queste azioni è la morte di migliaia di innocenti civili iracheni, tra cui anche bambini. Sono stati ottenuti dei documenti dalla DIA (Agenzia di Intelligence della Difesa), che dimostrano che il Pentagono si rendeva assolutamente conto degli impatti mortali sui civili in Iraq e che, in effetti, stava monitorando il degrado dell'approvvigionamento idrico in Iraq.
La distruzione di infrastrutture civili necessarie per salute e servizi sociali è una violazione diretta della convenzione di Ginevra.

Dopo la guerra nel golfo, gli Stati Uniti hanno applicato sanzioni contro l'Iraq, che negavano l'importazione di attrezzatura specialistica e di materiali chimici, come il cloro per purificare l'acqua. Sei documenti sono stati parzialmente declassificati e si possono trovare sulla pagina web del pentagono http://www.gulflink.osd.mil.. Questi documenti includono informazioni che provano che Gli Stati Uniti erano perfettamente coscienti dei costi per i civili, specialmente per i bambini, nella conferma delle sanzioni contro la purificazione delle risorse idriche irachene.

Il documento primario è datato 22 gennaio 1991 ed è intitolato " Vulnerabilità del Trattamento dell'acqua in Iraq". Questo documento "predice" che cosa succederà quando l'Iraq non potrà piu' importare i prodotti per purificare le proprie risorse idriche. Afferma che potrebbe esserci epidemie a causa di agenti inquinanti e batteri presenti nell'acqua non purificata. Il documento riconosce che senza acqua potabile purificata anche cibo e medicine saranno infettati. Erano indicate anche le possibilità per gli iracheni di avere acqua pulita, malgrado le sanzioni, insieme conuna scheda descrivente il degrado dell’approvvigionamento idrico iracheno.

I restanti 5 documenti della DIA confermano il monitoraggio del Pentagono sulla situazione in Iraq. In piu' di un documento si discute dettagliatamente sulle probabili epidemie e sul fatto che colpiscano "particolarmente i bambini". Il documento finale, intitolato " Iraq: Valutazione degli attuali rischi e possibilità” è datato 15 Novembre 1991 e tratta dello sviluppo di una strategia di contropropaganda per incolpare Saddam Hussein della carenza di acqua pura in Iraq.

L’insistenza degli USA nel ricorso a questo tipo di sanzioni contro l’Iraq è una diretta violazione della convenzione di Ginevra. La convenzione di Ginevra è stata creata nel 1979 per proteggere le vittime del conflitto armato internazionale.
Afferma che “è proibito attaccare, distruggere, rimuovere o rendere inutilizzabili cose indispensabili alla sopravvivenza della popolazione civile, come cibo, messi, bestiame, impianti per l’acqua potabile, e strumenti per l’irrigazione, per lo specifico fine di negare la sussistenza alla popolazione civile o alla parte avversa, qualunque sia il motivo, che sia per affamare i civili, per costringerli ad andarsene o per qualsiasi altro motivo”. Gli USA, per circa un decennio hanno “distrutto, rimosso o reso inutilizzabile” “gli impianti per l’acqua potabile” dell’Iraq.

Although two Democratic Representatives, Cynthia McKinney from Georgia and Tony Hall from Ohio, have spoken out about the degradation of Iraq's water supply and its civilian targets, no acknowledgment of violations has been made. The U.S. policy of destroying the water treatment system of Iraq and preventing its re-establishment has been pursued for more than a decade. The United Nations estimates that more than 500,000 Iraqi children have died as a result of sanctions and that unclean water is a major contributor to these deaths.

Nonostante due rappresentanti democratici, Cynthia McKinney della Georgia and Tony Hall dell’Ohio, si siano espressi sul degrado dell’approvvigionamento idrico in Iraq e dei suoi obiettivi civili, non c’è stata alcuna ammissione delle violazioni. La politica USA di distruzione del sistema di trattamento dell’acqua e di impedimento della sua riabilitazione è andata avanti per oltre un decennio. Gli USA calcolano che oltre 500000 bambini iracheni sono morti a causa delle sanzioni e che l’acqua impura è la principale causa di queste morti.

Aggiornamento di John Nagy

“Il segreto dietro le sanzioni” dà agli americani una scure per rompere ed uscire dal bozzolo della negazione dell’intento degli effetti genocidi di circa 12 anni di sanzioni economiche contro la popolazione irachena.
Questa scure ha tre lame:
La prima riassume parzialmente i documenti declassificati che mostrano che nel 1991 gli USA hanno escogitato un piano per la distruzione totale dell’approvvigionamento idrico; che gli USA conoscevano in dettaglio le conseguenze letali del piano per i bambini iracheni ed hanno perfino valutato gli impatti piu’ probabili delle malattie nel 1991.
La seconda fornisce istruzioni per l’acceso ai documenti citati sul sito del dipartimento della difesa.
La terza mostra, (…)passando anche per statistiche delle Nazioni Unite, che il piano genocida è stato e continua ad essere implementato dalla DIA.


Tragicamente e in maniera criminale, i documenti della DIA sono stati attivamente nascosti dagli americani fino al 1995, quando i media main stream acquiescente ha portato le menzogne fatali della negazione del genocidio nella psiche americana.
Sviluppi dalla pubblicazione dell’articolo:
Numerosi gruppi controre sanzioni hanno riportato che l’articolo del Progressive è uno dei piu’ persuasivi sui mali delle sanzioni. L’articolo ha fatto aprire un nuovo fronte contro le sanzioni con la pubblicazione di “Una preghiera per i bambini dell’acqua” di David Duncan e di “L’acqua come arma bellica” di Ned Breslin. Ora la comunità ambientalista e la comunità dell’ingegneria idrica sono allertate riguardo il rinnovarsi dell’orrore della tattica US dell’avvelenamento dei beni.
L’articolo è stato tradotto in spagnolo, danese e svedese e riassunto in francese e tedesco, mentre localmente è stato tolto dalla circolazione a Katmandu, Nepal, Cork, Irlanda e Mosca, Russia. Negli Stati Uniti i media main stream hanno abbassato la testa e coperto con l’eccezione dell’Orlando Sentinel, del Madison Capital Times e del National Catholic reporter. I media alternativi si sono comportati, invece, in maniera encomiabile, inclusi Democracy Now! E Counterspin. Fino a poco tempo fa l’unico luogo per la discussione del contenuto dell’articolo a Washington DC è stata la conferenza etica del Dipartimento della Difesa (SCOPE). Di recente ho potuto avere udienza nel ventre della vacca ad una conferenza universitaria, poi al Congresso internazionale dei Fisici per la prevenzione della Guerra. Fisici per una società responsabile.

Il mio consiglio a tutte le persone che lavorano in quest’ambito di cercare editori, reporter e avvocati della stessa integrità di Matt Rothschild, Felicity Arbuthnot e Sam Husseini e alleati nel movimento pacifista all’estero.

Tom Nagy è un ex rifugiato, ex socio post-dottorato della salute pubblica, pacifista e professore alla Gorge Washington University a Washington DC.

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