CITTA' DELLA PIEVE — «Euroffice»

Davvero una brutta sorpresa per i 26 operai della «Euroffice 2000», che nel pieno della mobilitazione per la difesa del proprio posto di lavoro hanno ricevuto la lettera di licenziamento dall'azienda e legalmente non hanno più alcun legame con l'azienda. Una situazione che rischia di avere una coda giudiziaria beffarda per gli stessi lavoratori, che ora potrebbero anche essere denunciati per aver proseguito l'assemblea permanente e quindi aver occupato lo stabilimento di Ponticelli di Città della Pieve senza avere nessun titolo per farlo. Un fatto che potrebbe allungare ulteriormente i tempi di ripresa dell'attività produttiva per conto della Buffetti, tanto da rischiare di andare anche oltre la data del 27 gennaio, quando scadrà la proroga all'affitto concessa dal curatore fallimentare lo scorso 27 novembre. Questo fatto ha alimentando ulteriormente la rabbia delle maestranze e ha portato a rimandare di qualche giorno l'annunciata manifestazione di protesta, con l'incatenamento dei lavoratori, che era prevista per ieri mattina a Città della Pieve e a Chiusi, davanti agli studi da commercialista di Giancarlo Binaglia, maggior azionista dell'azienda. Ormai, dopo che non è stata rispettata la scadenza di giovedì scorsa per la riconsegna delle chiavi le speranze di tornare al lavoro sono riposte solo nelle garanzie che potrà dare l'imprenditore di Chiavari, Pessagno, che ha già costituito la società per rilevare l'azienda dal curatore fallimentare, ma che, prima di fare ogni passo, vuol avere la massima chiarezza, non essendo disposto a sobbarcarsi ovviamente la situazione debitoria pregressa, considerando che per i crediti residui delle ultime commesse di lavoro è stato chiesto il pignoramento per la riscossione di un parcella professionale.

dalla nazione.it del 19.1.2003