Baghdad.

5 febbraio
Ciao a tutti, vi scrivo dopo aver vissuto un`esperienza veramente emozionante e coinvolgente: la Marcia della pace a Baghdad.
Per questo voglio condividere subito con voi questo evento e darvene notizia (visto che un po’siete qui con me).
Non so cosa vi arrivi dai media televisivi, comunque la Marcia e’ andata benissimo.
Abbiamo percorso le strade della citta’ con altri gruppi: I pacifisti americani, gli scudi umani e un gruppo di Giapponesi veramente folcloristico.
Soprattutto abbiamo percorso le strade con la gente Irakena che discretamente ci accompagnava ai margini delle strade oppure affacciandosi dai balconi.
Tutti molto sorridenti, contenti nel vederci. Una presenza rispettosa e discreta la loro ma nello stesso tempo esprimevano anche la loro voglia di pace di cui necessariamente hanno bisogno. Cosi’ in questo clima, ho un po colto il senso di essere proprio a Baghdad.
Ancora piu’ forte dobbiamo dire che la guerra come tutte le guerre e’ una strada senza ritorno.
Questa gente non merita tutto questo!!!!
Sono con noi accoglienti, ospitali, hanno una grande vitalita’ e tutti pur di parlarci e salutarci ostentano quel poco d’inglese che sanno (be’ piu di me di certo).
Qui mi rendo conto che noi in quanto stranieri siamo tutelati, ma se dobbiamo avere paura di qualcuno qua, non e’ certo del popolo irakeno che incontriamo in questi giorni ma piuttosto dei possibili atti folli di altri.
Ieri con gioia abbiamo appreso I comunicati degli ispettori dell’Onu, speriamo che lo spettro della guerra si allontani sempre di piu e la ragione abbia il soppravvento sugli interessi economici ed egemoni di alcuni stati.
Il nostro programma prevede un viaggio a Bassora nel sud martedi’….. mi sa che dopo questa e-mail ci vediamo giovedi,
Ciao Mirella