Medio Oriente. L'esercito israeliano irrompe a Gaza città: 11 morti
Gaza, risveglio con la guerra
Gaza, 19 febbraio 2003
Si è combattuto casa per casa. E alle prime luci del giorno i morti in strada sono almeno 11. E' il bilancio dell'incursione notturna a Gaza città delle truppe israeliane, supportate da quasi una cinquantina di carri armati, autoblindo ed elicotteri d'assalto Apache, che hanno lanciato missili aria-terra.
Obiettivo dell'operazione soprattutto due fonderie nel sobborgo settentrionale di Tufah, dove secondo gli israeliani si producevano armi, esplosivi e i rudimentali ma pericolosi razzi 'al-Qassam': proprio con questi e con raffiche di mitragliette leggere hanno risposto drappelli di miliziani palestinesi, per lo più appartenenti alla Jihad Islamica.
I palestinesi hanno opposto la resistenza maggiore nel quartiere di Shajaiyeh, a est: inutilmente, perché la disparità di forze in campo era evidente.
A Nablus, intanto, un altro palestinese è stato ucciso da soldati israeliani. Era un uomo di 32 anni con problemi di salute mentale, Nasser Abou Safieh, colpevole di trovarsi in strada nonostante il coprifuoco imposto dagli israeliani nella zona. La sua morte porta a 29973 il numero di persone uccise dall'inizio della nuova Intifada nel settembre 2000: 2223 palestinesi e 694 israeliani.
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