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falso allarme-dossier arresti
by mina Friday, Feb. 21, 2003 at 5:36 PM mail:

allarme attentati. anzi no

DOSSIER
*ARRESTI E INDAGINI
*Settembre 2001: a Bologna vengono firmati 13 ordini di custodia cautelare *per altrettanti terroristi “islamici”. Pardon presunti terroristi *“islamici”, secondo le indagini legati al Gia (Gruppo Islamico Armato). *Verranno scarcerati tutti per mancanza di prove. (Repubblica 24-09-01, 4-
*11-01)
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*Ottobre 2001: La Repubblica titola “Sventato attacco al cianuro contro la *sede Usa a Roma” In realtà l’ipotesi è del Sunday Times e perfino nello *stesso articolo viene smentita dalla procura di Milano, ma la smentita *occupa 3 righe su 43 *http://www.repubblica.it/online/cronaca/ambasciata/times/times.html
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*Novembre 2001: l’allora ministro Scajola lancia l’allarme: un camion bomba *sta vagando sull’autostrada A1 per esplodere durante il ponte di *Ognissanti. A Sasso Marconi due cittadini algerini sul loro furgone vengono *fermati e trattenuti in questura. Il furgone è pulito ma ci vorranno 24 ore *perché si decida di credere alla loro storia: stavano andando a Imola a *fare acquisti per la loro società. Il camion killer non è il loro e se *esiste non esploderà. ( Repubblica 8-11-01)
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*Febbraio 2002:si svolge il processo per 4 tunisini arrestati a Milano. Pene *tra i 4 e i 5 anni per associazione a delinquere finalizzata alla *falsificazione dei documenti, assolti dall’accusa di traffico di armi e *sostanze chimiche. Per i giornali restano una cellula legata a Bin Laden
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*Marzo 2002: il figlio di una coppia di immigrati marocchini a Torino è *detenuto a Guantanamo.Non si hanno notizie di sue attività illegali in *Italia, si sa solo che era partito per l’Afghanistan per studiare o almeno *questo aveva raccontanto ai familiari. Invece diventa un combattente *talebano e finisce nel campo di concentramento X_Ray. Per Repubblica “La *clamorosa notizia che anche un torinese faccia parte della multinazionale *del terrore di Osama Bin Laden è la prova che in Italia la rete di Al Qaeda *esiste, ramificata in modo clandestino al punto da essere perfettamente *invisibile e sommersa, preparata da anni con meticolosa pazienza. Lo prova *il fatto che i suoi stessi familiari non sapevano dove fosse e cosa facesse *Mohamed.” “La storia di Mohamed Aouzar ha molto da insegnare agli *investigatori italiani e occidentali, perché è la prova che potenziali *terroristi possono muoversi nella più totale sicurezza ospiti di famiglie *ignare perfettamente integrate da anni nella società.” *http://www.repubblica.it/online/mondo/guantanamo/guantanamo/guantanamo.html
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*Giugno 2002: a Bologna in carcere c’è un uomo tunisino arrestato come *elemento di spicco del terrorismo “islamico” internazionale e indagato con *altre 41 persone, alcune delle quali incarcerate a Guantanamo perché *combattenti nelle fila talebane. Ma tra essere estremisti religiosi e *organizzare una rete terroristica ce ne passa tant’è che tra il momento in *cui viene emesso l’ordine di custodia cautelare e il momento in cui l’uomo *in carcere ci sta davvero, decade, per tutti, l’accusa di associazione *eversiva, la principale. Non solo l’uomo chiede anche asilo politico *all’Italia perché teme che l’etichetta di terrorista che ormai gli è *rimasta addosso lo porti fino alla base di Guantanamo. E durante il *processo le accuse cadono una dopo l’altra.(Repubblica 24-06-02, 21-08- *02,10-11-02, 19-11-02, 14-01-03)
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*Stesso periodo: è solo dalle pagine del Corsera che le autorità cittadine *bolognesi vengono a sapere che era pronto un attentato a San Petronio da *parte di Al Quaeda. Beh pronto proprio no, forse lo si era ipotizzato in *una telefonata. Forse.(Repubblica 25-06-02)
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*Luglio 2002: viene arrestato un italiano per gli attentati al Tempio della *Concordia di Agrigento e alla metropolitana di Milano. Si è convertito *all’islam e probabilmente ha agito per fanatismo religioso. Non appartiene *ad alcuna organizzazione ed ha agito da solo. (Corsera 17-07-02)
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*Settembre 2002: sempre Bologna, sempre San Petronio . Quattro marocchini e *un professore di storia dell’arte entrano in chiesa, filmano l’altare *maggiore e il crocefisso della navata centrale, si soffermano davanti al *dipinto raffigurante Maometto all ‘inferno e a quanto pare non lo *apprezzano (o almeno è quel che dicono a microfono della telecamera *acceso…), usciti dalla basilica la filmano anche dall’esterno. Insomma *hanno visitato una chiesa, ma due solerti carabinieri danno una diversa
*interpretazione: è un sopralluogo.”Non capita tutti i giorni di vedere dei *nordafricani vestiti da turisti entrare in una chiesa con la telecamera. Li *sentivamo bisbigliare in arabo. Forse dopo tanti anni di lavoro uno *acquisisce un fiuto particolare” . Scarcerati dopo pochi giorni (Repubblica
*29-09-02) Dichiarava Borghezio che dobbiamo abituarci a "considerare ogni *persona o organizzazione islamica in Italia come potenziale terrorista" (Il *Domani di Bologna 22-08-02) *.http://www.repubblica.it/online/cronaca/ambasciata/times/times.html
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*Gennaio 2003: arrestati a Napoli ventotto pakistani. Vivevano poveramente *in una casa di proprietà della camorra.In una intercapedine vengono trovati *8 etti di tritolo e una matassa di spago. Di chi sono? In casa ci sono *anche delle cartine di Napoli piene di cerchi rossi. Obiettivi terroristici *o tentativi di spiegare la strada per andare da qualche parte a qualcuno *appena arrivato? Viene trovata anche la foto di un ufficiale inglese. *Perché? La risposta a tutte le domande è: non si sa, ma vengono arrestati *tutti. I media sparano alto: terroristi. Di al qaeda. Pronti ad agire. Le *ipotesi sugli obiettivi si sprecano: l’ammiraglio, piazza Plebiscito, il *San Carlo, Capodichino, il bosco di Capodimonte, monsignor Giordano. Ma i *terroristi non dovrebbero essere persone mimetizzate nella società, non *dovrebbero essere il vicino di cui ti fidi? Queste persone vivevano alla *meno peggio in una casa fatiscente e si muovevano sempre in gruppo facendo *i venditori ambulanti. Verranno scarcerati dopo pochi giorni.
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*Stesso periodo: alcuni cittadini nordafricani vengono svegliati dai *carabinieri alle 4.30 del mattino nelle campagne del Polesine. E’ una *perquisizione alla ricerca di immigrati clandestini ma nella cucina viene *trovato quasi un chilo di esplosivo al plastico. Uno degli uomini arrestati *è molto religioso e frequenta una vicina moschea dove vengono trovate *cartine cerchi e croci. Di nuovo : obiettivi o indicazioni? Ma questa volta *gli investigatori ci vanno molto cauti visti i precedenti.Repubblica invece *titola : Rovigo, un chilo di esplosivo nel covo di un gruppo islamico (23-
*01-03)
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*Stesso periodo: Cia ed Fbi sostengono che Torino nasconda una pericolosa *cellula di Al Qaeda, li appoggia L’Ucigos, l’Antiterrorismo italiano. Ma i *magistrati torinesi si rifutano di arrestare i presunti terroristi: non c’è *una sola prova che sosterrebbe il confronto col Tribunale della Libertà o *la Cassazione, figurarsi un processo. La tattica preventiva americana che *tende ad arrestare considerando sufficienti indizi e supposizioni non trova *applicazione a Torino. (Corriere della Sera 31-01-03)
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