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In contatto con Baghdad (20)
by robdinz Sunday, Mar. 23, 2003 at 6:13 PM mail:

Un'altra notte

Un'altra notte su Baghdad.

Bombardamenti diradati: una sola esplsione nel centro-est della capitale che ha colpito quella che dovrebb essere (se ho capito bene) una sorta di "Scuola Ufficiali".

Esplosioni saltuarie nella ultima ora nelle periferie.

Continua la "pellicola" di fumo grigio che avvolge la città
Baghadad si sta svuotando da persone ed automobili.

La tenzione ela paura di un'altra notte di bombardamenti, mi riferiscono, è palpabile.

Le vittime ufficiali sono salite a 12. Fonte Iraq Tv.
Sempre Iraq Tv ha confermato che due sono i piloti paracadutatisi sulla capitale.
1 dovrebbe essere stato catturato e consegnato ai soldati.
L'altro dovrebbe essere al momento ancora "libero".

Gira voce che in città siano presenti forze speciali e "segrete" Usa ed inglesi. E secondo questa voce sarebbero stati questi ultimi a mettere in salvo il pilota.

Alcuni "giurano" di sapere che queste forze sono in città. Ma non sanno dare altre informazioni in proposito.

Fermento nei giornalisti indipendenti presenti nella capitale: secondo contatti ben informati le truppe Usa ed inglesi potrebbero arrivare alle porte della città entro 3/5 giorni da oggi.
Molti di loro non possiedono passi uffuciali e permessi stampa "riconosciuti". Stasera riunione in un luogo "terzo" rispetto agli alberghi per fare il punto della situazione.

Sembra essersi normalizzato il rapporto tra polizia e free-lance. Non si è mai capito perchè fossero tanto cattivi prima. Non si capisce perchè da oggi si siano improvvisamente pacificati.

Porte aperte, sulle colline della città, per due free-lance nord europei nella villa lussuosissima di un personaggio locale. Un faccendiere, un "trafficante" di ogni genere, mi hanno detto.
Nessun timore per i bombardamenti, nessun danno ricevuto, saloni e marmi, domestici somali e mercedes in garage.
Grande adulazione per i gionalisti internazionali presenti in città ed esplicito benvenuto agli americani espresso anche facendo vedere fotografie di un soggiorno a N.York di alcuni anni fa mentre con la famiglia faceva shopping.
Grande ritratto a "mosaico" di Saddam e classica foto del tipo che stringe la mano al "rais".
Personaggio sgradevole. Rifiutata l'ospitalità offerta.

Il free-lance di origine egiziana (ma di passaporto europeo), laureato in medicina, che l'altro giorno si era fermato in ospedale per "dare una mano" in una situazione di dramma autentico, è ancora lì. Lavora come un matto fianco a fianco dei medici e degli infermiei iracheni.
Mangia riso all'olio di oliva e avrà dormito si e no due ore.

Episodi di sciacallaggio continuano ai danni delle povere cose che escono dalle case sventrate dalle bombe.

Le bandiere della pace sui balconi di Baghdad sono arrivate a 6 (con quella con la scritta "pace" in italiano).

Stasera se le condizioni lo permettono alcuni studenti dell'università ed alcuni professori dovrebbero incontrare alcuni free-lance.

Da domani cercherò di riferirvi "storie" dall'interno di Baghdad. Storie di persone che sanno perfettamente che la loro vita non sarà mai più quella di prima.

A dopo

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