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ARGENTINA a 27 anni dal golpe militare.....contro la guerra!!!
by bossa Tuesday, Mar. 25, 2003 at 3:23 AM mail: bossa@inventati.org

Manifestazioni di massa in tutto il paese a 27 anni dal colpo di stato militare e contro la guerra in Iraq.

ARGENTINA a 27 anni ...
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Il 24 marzo 1976 la giunta militare di Videla prende il potere in Argentina con un colpo di stato.
Comincia cosí la sanguinaria dittatura che fino al 1982 governó nel terrore il paese.
Una generazione distrutta, 30000 “desaparecidos” (scomparsi) dei quali ancora oggi non si sa nulla, centri clandestini di detenzione e tortura, i “voli della morte” (a migliaia furono gettati vivi nel Rio de la Plata, il fiume di Buenos Aires), decimato il movimento rivoluzionario che in quegli anni era fortissimo in Argentina.
Un altro criminale, Menem, a metá degli anni ’90, quando il paese viveva in “democrazia” da una decina d’anni, lancia l’indulto per i militari criminali.

Ma il popolo argentino non ha né dimenticato né perdonato. A 27 anni dal golpe militare, centinaia di migliaia di persone si sono riversate nelle strade di tutto il paese per confermare una volta di piú che i responsabili devono pagare, e che gli scomparsi devono riapparire.

Giá ieri, domenica 23, c’é stata una prima manifestazione indetta dall’associazione Madres de Plaza de Mayo, che con alcuni MTD (Movimientos Trabajadores Desempleados) e varie assemblee popolari, ha riunito una decina di migliaia di persone. Hanno deciso di marciare un giorno prima per non mischiarsi con Peronisti e Radicali, che hanno partecipato alla manifestazione di oggi, anche se la loro presenza é stata pressoché invisibile. Al tempo della dittatura erano pure loro perseguiti, e dall’’82 sono stati i protagonisti di tutti i governi “democratici” che hanno portato il paese alla catastrofe sociale e politica odierna.

Oggi in piazza del Congresso a Buenos Aires si sono concentrate decine e decine di migliaia di persone (100000 e piú) di tutti i movimenti sociali, dai piqueteros alle assemblee popolari, dai partiti alle associazioni dei famigliari dei desaparecidos. Un fiume di gente che ha riempito le strade del centro, con in mezzo una lunghissima tela di un paio di centinaia di metri con attaccate le foto dei volti di innumerevoli scomparsi durante la dittatura.

Ma la manifestazione non é stata solo per ricordare la tragica data del golpe militare.
Chiaro é stato il messaggio contro la guerra. Cori, bandiere, cartelli, striscioni e i discorsi in plaza de Mayo hanno gridato il ripudio del popolo argentino alla guerra in corso in Iraq. Forte si é fatta sentire la solidarietá con il popolo iracheno.
Ma non si é trattato di un pacifismo vuoto, di quello che regala fiori agli assassini. Qui tutti hanno chiaro il concetto che senza giustizia non c’é pace possibile, che c’é una guerra da fare al capitalismo, al neoliberismo. Una guerra che non si combatte con le armi, ma costruendo la solidarietá di classe e creando una societá basata su altri valori, dove l’essere umano sia al centro.

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