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comunicato disobbedienti sui fatti di torino
by disobbedienti torino Saturday, Mar. 29, 2003 at 11:23 PM mail:

comunicato disobbedienti sui fatti di Torino

Comunicato stampa sulla mobilitazione del 28-03-03 a Torino per la pace

A due settimane dall’inizio dell’aggressione dell’esercito anglo-americano all’Iraq le mobilitazioni nel mondo, in Italia, e nella nostra città continuano.
La giornata di oggi è stata caratterizzata da una particolare difficoltà segnata dalla minacciata mobilitazione dei neonazisti di Forza Nuova contro la guerra. Un autentica provocazione cercata giusto in corrispondenza dell’ennesima giornata di mobilitazioni nazionali contro la guerra da parte del movimento dei movimenti. Una provocazione preparata con una settimana di tensioni, aggressioni a carico di militanti della sinistra, giusto dopo la tragica morte per mano fascista del compagno Dax di Milano.
Come disobbedienti torinesi ci siamo mossi per respingere queste provocazioni, mobilitandoci al fine di garantire lo svolgimento tranquillo della manifestazione indetta dal comitato Torino Contro la Guerra, allontanando qualsiasi provocazione fascista.
Indicendo un presidio nel luogo esatto in cui i fascisti volevano indire la loro manifestazione abbiamo di fatto impedito che la loro presenza costituisse un motivo di tensione per una manifestazione che si annunciava difficile nella giornata di oggi. E di fatti la presenza di 40 mila persone in piazza ha stornato qualsiasi tentativo di spaventare la gente per gli annunciati disordini (dalla stampa e dalla questura), disordini che qualcuno ha disperatamente cercato di alimentare in questo sabato di lotta alla guerra.
Non ci sembra dunque casuale che la grande e riuscita mobilitazione pacifica si sia conclusa con una pesante e pretestuosa carica di Polizia e Carabinieri ai danni della coda del corteo mentre stava confluendo nella piazza centrale del centro cittadino. Una carica giustificata ufficialmente per i disturbi del tutto contenibili di qualche personaggio mascherato, una carica che nei fatti ha coinvolto tutta la gente raccolta pacificamente in piazza castello, che ha visto lacrimogeni sparati sul camion dove si svolgeva il comizio finale, manganelli scaricati su donne migranti, bambini, gente inerme.
Ci chiediamo a questo punto se certe cariche a freddo non siano il frutto di un piano studiato a tavolino. Se la presenza di Forza Nuova (ultimamente coperti e protetti da alcuni deputati ed esponenti delle forze politiche di governo) non abbia funzionato da esca e cartina di tornasole per una gestione di piazza dura, che proprio a Torino può trovare terreno fertile per innescare campagne di caccia alle streghe e criminalizzazione del movimento o di alcuni suoi settori.
Il tentativo di operare alcuni fermi per presunti comportamenti criminosi di scarsa entità adotti dalla Questura torinese in prima battuta risulta pretestuoso, teso a coprire un comportamento criminale che ha portato al ferimento grave di alcuni manifestanti, per lo più immigrati e gente pacifica, nonché al fermo per ora di tre stranieri.
In merito crediamo che ci sia una precisa responsabilità politica sulla gestione della piazza che ricade direttamente sulla questura di Torino, sul questore e sul cosiddetto comitato cittadino di coordinamento sulla sicurezza. Ci chiediamo anche quali siano le implicazioni del ministero degli interni sulla gestione della piazza torinese.
Sono domande che probabilmente non troveranno grandi risposte ma che rimandano – per lo meno – alle dimissioni del questore e del comitato della sicurezza cittadino.


disobbedienti - torino
to28.3.03

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