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la risposta ai centri sociali
by AdS GABRIO To Thursday, Apr. 03, 2003 at 10:47 AM mail:

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UN´AGGRESSIVA CAMPAGNA PROMOZIONALE PER IL RILANCIO DELLA POLITICA RIVOLTA AI RAGAZZI
«To&Tu», la risposta del Comune ai centri sociali
Palazzo Civico vuole mettere in collegamento gli spazi giovanili esistenti e crearne di nuovi
3/4/2003

Sono comparsi ai Murazzi, a Palazzo Nuovo, al liceo D´Azeglio e su altre pareti ancora simbolo di passaggio e frequentazioni giovanili. Dalla sera alla mattina, cinque giorni fa, migliaia di post-it gialli sono stati disseminati in giro per Torino, dichiarato l´intento di far sì che venissero staccati perché diventassero un promemoria urgente: scoprire cosa volesse dire quel «To&Tu: guardati attorno» stampato in nero. Oggi la risposta: primo giorno della campagna promozionale «To&Tu. La tua città, la tua creatività». Un avvio di campagna - il sistema di «guerrilla marketing» per l´attesa dell´evento a cui si sono aggiunti striscioni, affissioni e spot radiofonici - da manuale della comunicazione, ma soprattutto con un committente fuori dall´ordinario: a lanciare la promozione è il Comune di Torino. E´ la prima volta che l´Amministrazione cittadina si butta in un´impresa del genere e lo fa per rilanciare la politica della gioventù, perché è ai ragazzi che questa campagna mira, «a tutti quelli che ci possono offrire la loro creatività» ha detto ieri mattina il vicesindaco Marco Calgaro durante la presentazione. Il progetto vuole mettere in collegamento quegli spazi già operanti sul territorio, appena nati e di prossima apertura, che in assoluta autogestione creativa avranno, a questo punto, il sostegno ufficiale del Comune. Sono luoghi che producono o propongono musica, arti visive, teatro, cinema e attività ludiche in genere, tredici per ora, con «veterani» quali «La casa della Tigre» o «Alouan» in via Reiss Romoli 45, e altri direttamente legati alle circoscrizioni come elencano le cartoline in distribuzione: «Caos» in piazza Montale, «Cavallo goloso» in via Bardassano 4, «Cecchi Point» in via Cecchi 7, «Centro di Produzione Musicale» in via Plava 177/6, «Centro Dentro» in corso Siracusa 225, «El Barrio» in strada Courgnè 81, «Elettronic Free Lab» in via Miglio 20, «Il Capriglio» in strada del Traforo del Pino 67, «L´isola che non c´è» in via Rubino 24 e «sPazi 211» in via Cigna 211. «Ci sono cantieri aperti» ha detto ancora Calgaro, e li si riconosce dallo striscione «Qui sta nascendo uno spazio giovane per le tue idee», così come c´è la promessa per nuovi centri funzionanti nel 2003 in corso Umbria, corso Dante e strada delle Cacce, e altri in via di progettazione. Testimonial della campagna studiata dall´agenzia «Proposte» due mezzi volti di un ragazzo e una ragazza, e naturalmente c´è la consueta Mole, disegnata però a mo´ di orecchino. Pensare che nel primo studio era una Mole-piercing infilata nella lingua dei due fanciulli, forse meno rassicurante per i genitori ma più accattivante per i ragazzi. Naturale che l´operazione ha fatto pensare a un volontà di ulteriore emarginazione dei centri sociali: «Intanto questi spazi hanno libera autonomia» ha subito sottolineato Marco Calgaro, «dunque non si parla di gestione comunale ma solo di rete di rapporti. Fra queste realtà e i centri sociali i legami sono pressoché inesistenti, gli spazi la città li ha e non è necessario conquistarli con l´occupazione».
Tiziana Platzer



 

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