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Milano, NoWar Mediacenter in Università minacciato di sgombero dal rettore [volantino RUM]
by Reti Universitarie Contro la Guerra Wednesday, Apr. 09, 2003 at 7:22 PM mail: rum@ecn.org

Da più di 10 giorni é attivo all' Università Statale di Milano uno spazio di informazione e comunicazione indipendente contro la guerra in Iraq e la minaccia della sua estensione globale.

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Da più di 10 giorni é attivo all' Università Statale di Milano uno spazio di informazione e comunicazione indipendente contro la guerra in Iraq e la minaccia della sua estensione globale. Questo spazio chiamato NoWar Media Center situato nell' atrio ascensori mette a disposizione di tutti gli studenti strumenti di comunicazione come computer connessi ad internet, stampanti e bacheche per diffondere e scambiare saperi di pace.
Mercoledì 9 aprile il Rettore, per voce del Dott. Sori, ha intimato unilateralmente la chiusura immediata di questo spazio nascondendo dietro risibili ragioni tecnico-burocratiche la volontà politica di censurare ogni forma di dissenso rispetto ad un università concepita esclusivamente come azienda e come silente di fronte al disastro della guerra.
Ci pare che questo atto sia in palese contraddizione con l' impegno preso pubblicamente dal Rettore a garantire al movimento studentesco contro la guerra agibilità politica all' interno dell' Ateneo. Un atto che ci stupisce e sembra assecondare supinamente le pressioni di lobby affaristiche filo-governative e favorevoli alla guerra come la famigerata Compagnia delle Opere (CL) rappresentata in Ateneo dalla lista Obiettivo Studenti e dalla libreria CUSL.
Contestualmente a questa minaccia di sgombero é stato bloccato il funzionamento del server delle associazioni studentesche (wopr.autistici.org) che operava sulla rete universitaria e che ospitava tra l' altro, attraverso il progetto internazionale New Global Vision, centinaia di filmati del movimento.
Quanto appena descritto e' la prova palese del tentativo di zittire qualsiasi voce fuori dal coro, di negare ancora una volta allo studente la possibilita' di diventare protagonista nel creare uno spazio indipendente, creativo, produttivo e critico a partire dal luogo dove avviene la sua formazione culturale.
In questa smania censoria l'università rende impossibile l'attuazione di attività che essa stessa ha finanziato: l'uso del server fa infatti parte, come del resto il progetto di connettività wireless, di progetti approvati dal Consiglio di Amministrazione. E' da notare come non casualmente la censura si abbatte esclusivamente su quei progetti che già da anni veicolano i valori del diritto di accesso all' informazione, della libertà di parola e dell' uso di teconologie e contenuti open-source e no-copyright. Chiediamo a tutti, studenti, lavoratori, docenti, associazioni e movimenti, ma anche a chi lavora nel campo del''informazione e della comunicazione, di supportarci in questa che è in primo luogo una battaglia per la libera espressione in un luogo pubblico che qualcuno vorrebbe gestire come cosa propria.

LA NOSTRA BATTAGLIA NON SI FERMA!

CI VEDIAMO TUTTI I GIORNI ALLA TENDA PER CONTINUARE A E INFORMAZIONE LIBERA ED INDIPENDENTE.

CONTINUANO I DIBATTITI IN PROGRAMMA

PROSSIMO APPUNTAMENTO ASSEMBLEARE VENERDI' 11/4 ORE 15 AL MEDIA CENTER.

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