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Davos: il forum si trasferisce a new york
by bluloop Tuesday, Nov. 06, 2001 at 10:07 PM mail:

Sara‘ nel cuore di manhattan la prossima edizione del world economic forum, dal 31 gennaio al 5 febbraio 2002

La mossa e‘ di quelle geniali: un colpo da maestro della comunicazione. Sarebbe di Klaus Schwab in persona, il fondatore del world economic forum, l'idea di trasferire l'edizione 2002 del vertice a New York. Schwab ne avrebbe anzitutto discusso con il segretario generale dell'Onu Kofi Annan, e la decisione e‘ stata comunicata ieri alle autorita‘ cantonali e federali svizzere. Che avevano pero‘ concordato con i vertici del Wef l'embargo della notizia fino a domani: giusto per lasciare il tempo a Schwab di raggiungere New York, e comunicarla in pompa magna in una conferenza stampa all'hotel Waldorf Astoria, con il sindaco Giuliani e il governatore dello stato di new york Pataki. In serata, il governo aveva in effetti diffuso un comunicato che diceva tutto e niente: Abbiamo trovato una soluzione eccellente, aveva detto soddisfatto il ministro dell'economia Pascal Couchepin, rifiutandosi di fornire ulteriori spiegazioni. Ma alcuni quotidiani svizzeri danno oggi la notizia in prima pagina, complici una ridda di indiscrezioni, fornite da personaggi coinvolti, ma coperti dall'anonimato. Il vertice si terra‘ a manhattan, dal 31 gennaio al 5 febbraio, mentre non sono state prese decisioni definitive sull'edizione del 2003, che comunque dovrebbe tornare a Davos. C'e‘ disappunto, nei primi commenti a caldo del comitato anti wto bernese, collettivo trainante in questi anni della protesta in Svizzera. La mobilitazione era iniziata da una settimana, con un cartello fitto di iniziative che per la prima volta vedevano insieme Attac e anti wto, le ong della dichiarazione di berna e quelle di public eye on davos, i sindacati e i gruppi religiosi. Uno schieramento ampio, che prometteva battaglia e che aveva trovato un punto di incontro inedito: anziche dialogare col Wef, dialogare fra le diverse anime della protesta anti-globalizzazione. Quest'anno, probabilmente, sarebbe stata dura per il Wef: nessuna ong avrebbe accettato il confronto con l'elite dell'economia, della politica e del commercio mondiali, mentre la questione si era fatta essenziale per le autorita‘ politiche svizzere. Nelle ultime edizioni, grazie all'eco delle proteste, il Wef ha in effetti portato alla Confederazione piu‘ grane che prestigio (grano), e le pressioni si erano fatte molto forti, nei mesi scorsi, soprattutto per i problemi legati alla sicurezza. Il Cantone die Grigioni chiedeva altri soldi, e soprattutto l'intervento della polizia di Zurigo. Il cantone di zurigo, da parte sua, premeva a sua volta per un intervento deciso delle autorita‘ federali: l'anno scorso la citta‘ e‘ stata palcoscenico di scontri durissimi, con miliardi di danneggiamenti e centinaia di arresti. La soluzione trovata da Schwab lascia tutti contenti: il prestigio e‘ salvo, i denari pure. E l'anno prossimo, calmate le acque, il Wef potrebbe tornare a Davos.

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