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Non lasciare tutele in sospeso
by lavcoopsoc Saturday, May. 03, 2003 at 8:53 PM mail: laccoopsoc@yahoo.it

Volantino per il SI al Referendum sull' estensione dell' Art.18. Coordinamento Lavoratori Cooperative Sociali di Genova

Non lasciare tutele ...
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Contro lo stress da licenziamento
by lavcoopsoc Saturday, May. 03, 2003 at 9:00 PM mail: lavcoopsoc@yahoo.it

Contro lo stress da ...
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Volantino per il SI al Referendum sull' estensione dell' Art.18.

Coordinamento Lavoratori Cooperative Sociali di Genova

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mah
by falco Sunday, May. 04, 2003 at 1:32 AM mail:

infatti non è un diritto, ma una tutela, come ben specificato nel primo volantino.
E se un diritto acquisito è intangibile, non altrettanto lo è una tutela, legata a possibili mutazioni di carattere migliorativo, oltre che a diversificazioni dipendenti dalle diverse realtà strutturali del campo di applicazione.

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Le cara forme di tu-tela
by colomba Sunday, May. 04, 2003 at 11:13 AM mail:



Formeremo le corporazioni che a lei piacciono tanto, caro signor MAH. Così tutto sarà tutela e non ci sarà alcun diritto, in fondo la vita comincia e finisce sul lavoro, è un mondo a parte(non faceva così la F.I.A.T. di Valletta? Tutela il S.i.d.a., gli altri cosa cazzo rompono con i diritti a casa nostra?). Dai così leghiamo tutti i lavoratori all'impresa, magari gli costruiamo anche casa(per tenerli zitti zitti, sennò sfratto) e la facciamo passare per filantropia, non per diritto.

Bene hai spiegato il tuo pensiero sulla intangibilità del diritto - cosa che tu non vuoi, tranne quelli per riportare la pelle a casa - e la tutela - tanto cara e sempre concessa dall'alto, beata gerarchia e il guinzaglio di "bau-bau" come te -; scusa se mi sono espresso, ma è soltanto una forma di tutela che la legge mi consente.



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mah
by Falco Monday, May. 05, 2003 at 1:07 PM mail:

la legge dovrebbe consentire a tutti di esprimere la propria opinione, quindi anche a me.
Eppure per una semplice, asettica, circostanziata e circoscritta distinzione tra termini giuridici, senza aggiunta di alcun giudizio di merito, sono diventato:

-fascista (amante delle corporazioni)
-servo (al guinzaglio)
-cane (che fa bau bau)

più altre ed eventuali (a proposito, Fiat e Valletta proprio fasciste e fascisti non erano, tanto per correggere eresie storiche).
A questo punto alcune domande nascono spontanee:

1) da cosa derviva la presunzione di conoscere pensiero, vita, lavoro, gusti ed idee di un interlocutore mai visto?

2) da cosa deriva l'arroganza di poter emettere sentenze e giudizi, per di più nei confronti di uno sconosciuto?

3) in virtù della spropositata reazione nei confronti di assenza di giudizio od offese, da cosa nasce tanto livore gratuito?

L'odio, signor Colomba, unito al preconcetto ed al pregiudizio (come in questo caso), sono alla base della violenza e dell'intolleranza.
Oltre al chiedersi il perché di questa inconsulta rabbia, Le consiglio anche di cambiare il nick: colomba (simbolo di pace) non mi sembra molto azzeccato.

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Brevemente, in corsa...
by colomba Monday, May. 05, 2003 at 2:38 PM mail:

<la legge dovrebbe consentire a tutti di esprimere la propria opinione, quindi anche a me.>

Guardati la legge Scelba.


<Eppure per una semplice, asettica, circostanziata e circoscritta distinzione tra termini giuridici, senza aggiunta di alcun giudizio di merito, sono diventato:>

Sai come funziona il discernere e la storia, non è la prima volta che intervieni qui, sei sempre il solito pirla che inizia per "mah", e parla per "bah". Ma forse tu non leggi e i fatti si giudicano slacciati e slegati tra loro, è il particolare che mette i punti. Poi non ho detto che sei diventato, ma che sei:

-fascista (amante delle corporazioni)
-servo (al guinzaglio)
-cane (che fa bau bau)


<più altre ed eventuali (a proposito, Fiat e Valletta proprio fasciste e fascisti non erano, tanto per correggere eresie storiche).>

Dimostri anche di sapere poco della storia della fabbrica torinese, infatti i GERARCHI F.I.A.T. avevano la tessera del P.N.F. e il sor Agnello acquistò anche "La Stampa" grazie alle squadracce che legnavano i venditori del giornale sotto Frassati(maggior azionista e direttore). Valletta non era un collaborazionista(c'è differenza tra fascista e collaborazionista? Forse per la commedia all'italiana, magari negazionista di cui tu fai parte, e lo dimostri). Chissà come mai allora gli operai volevano metterlo al muro, erano davvero sciocchi, infondo questo poi costruiva gli impianti di Togliattigrad e prima collaborava attivamente con i nazisti, si fece anche il blocco doganale per la F.I.A.T, giusto ad impedire l'ascesa in Italia di G.M. e Ford. Poi poverino il nostro Agnelli, non potendo fare un giornale di propaganda a Torino, dove i fascisti e collaborazionisti in fabbrica erano ancora in netta minoranza(fino al '25), penso bene di coniare lo slogan "Fascista a Roma e antifascista a Torino", bau bau.
E poi, certamente tu ricordi benissimo che la prima volta che andò Mussolini a Mirafiori il sommo disse: "Avete tre possibilità: manifestare a favore, tacere o sabotare. L'ultima la impedirò con tutte le forze", ed infatti non pago neppure le ore di lavoro a chi presenziò alla venuta del DUCE(si scriveva così da '39, ma tu lo sai meglio di me). Merntre nel '39, alla sua terza visita, ci sono le milizie e le squadracce fuori dai cancelli per far andare gli operai al comizio, il tutto pagano da Agnelli, come orario di lavoro. Ma non è nulla, non ti preoccupare servo. Il buon socialista umanista Valletta(certo figura atipica ai tempi, ma l'impresa era un colosso, e lui di certo non osò), l'uomo dei reparti confino, che brava persona, peccato che i cani come te vadano a relegare il fascismo, solo ed esclusivamente alla figura di Mercimonio Merdonio(letto Gadda vecchiè?). Se vuoi continuo, ma mi fermo qui perchè il lavoro chiama, e gli armamenti sono da costruire, magari ricattando per qualcosa a Cogne(le acciaieria ti ricordano nulla? Tutti contro, poverini, anche l'esercito e la massoneria, a cui dobbiamo anche la prima bozza di diritti umani).


<A questo punto alcune domande nascono spontanee:

1) da cosa derviva la presunzione di conoscere pensiero, vita, lavoro, gusti ed idee di un interlocutore mai visto?

2) da cosa deriva l'arroganza di poter emettere sentenze e giudizi, per di più nei confronti di uno sconosciuto?

3) in virtù della spropositata reazione nei confronti di assenza di giudizio od offese, da cosa nasce tanto livore gratuito?

L'odio, signor Colomba, unito al preconcetto ed al pregiudizio (come in questo caso), sono alla base della violenza e dell'intolleranza.
Oltre al chiedersi il perché di questa inconsulta rabbia, Le consiglio anche di cambiare il nick: colomba (simbolo di pace) non mi sembra molto azzeccato.>


A questo punto la risposta sorge scontata, sei un cretino, informati. E non farmi battute imbecilli, potrei dire la stessa cosa del tuo nikc. Cribbio, ma dove cazzo ti piazzi?

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mah replica
by FALCO Tuesday, May. 06, 2003 at 4:07 PM mail:

Come chiunque ha potuto leggere, fin dal primo mio intervento, scrivere:

"...infatti non è un diritto, ma una tutela, come ben specificato nel primo volantino.
E se un diritto acquisito è intangibile, non altrettanto lo è una tutela, legata a possibili mutazioni di carattere migliorativo, oltre che a diversificazioni dipendenti dalle diverse realtà strutturali del campo di applicazione."

è e resta una semplice, asettica, circostanziata e circoscritta distinzione tra termini giuridici, senza aggiunta di alcun giudizio di merito (e di offese per alcuno). Quindi tutta la violenza, l'intolleranza e le offese personali della replica risulatano fortemente gratuite ed ingiustificate (tranne evidentemente per l'autore della stessa).

Inoltre, sempre come tutti possono constatare, da quella semplice , asettica, circostanziata e circoscritta distinzione tra termini giuridici, non trapela nulla ( e come potrebbe?) sulla vita, le idee, il carattere, il pensiero di chi l'ha scritta; quindi pensare di aver capito ciò che è impossibile capire è presunzione, e giudicare qualcosa che ha avuto origine da un atto di presunzione è arroganza (tra l'altro sarebbe comunque arrogante visto che nessuno dovrebbe sentirsi depositario della Verità assoluta e di conseguenza potersi permettere di giudicare fatti o persone - criticare è una cosa, giudicare un'altra - ).
Il fatto che l'aver semplicemente fatto notare una conseguenza logica abbia prodotto ulteriore replica livorosa ed offensiva (con l'aggiunta di "pirla", "cretino", "autore di battute imbecilli" a quanto precedentemente evidenziato), rende evidente anche la totale assenza di autocritica ed una buona dose di permalosità da parte dell'autore di tali repliche.

Da tutto ciò credo che si rafforzi maggiormente la constatazione che l'uso del nick "colomba" sia del tutto inappropriato, oltre al consiglio alla persona in questione di farsi vedere da qualcuno.


PS. intercettazione dell'OVRA di una telefonata tra il senatore Giovanni Agnelli, fondatore della Fiat, e Vittorio Valletta direttore della medesima:"...sconsiglio l'acquisto di titoli dell'IRI perché le obbligazioni sono per aiutare gli industriali, e noi dovremmo essere piuttosto dall'altra parte. E poi, fin che fosse farsi imprestar soldi dal Governo bene, ma prestarne noi al Governo (fascista) è un po' troppo! Non le pare , caro Valletta?...".
Da questo credo si evinca il reale modo di pensare dei due personaggi, poi modificato per opportunismo, diplomazia, politica ed altro nei rapporti con l'esterno.

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"E' l'agire che qualifica" (P. P. Pasolini)
by cacciatore Tuesday, May. 06, 2003 at 4:23 PM mail:



I potenti non bestemmiano mai, Hitler e Stalin, Mussolini compreso, erano educatissimi, sempre molto carini e affabili.


Mi sa che ti ha detto ancora poco, ti sei presentato e misurato da solo.
E se ho capito bene parlavate di Valletta, l'ex braccio amministrativo di Agnelli, e poi direttore amministrativo-finanziario, uno che si vendeva anche i figli per il grande capitale.

Tu hai portato una battuta, lui fatti. Non mi sembra che i due abbiano mai rischiato nulla, mentre gli operai sì, e le hanno anche prese. Ma questi sono solo fatti, opportunismo e diplomazia, infatti bene ti ha detto l'altra persona: commedia all'italiana, ma sempre collaborazionisti erano, ergo, con il regime.


(poi, tra tanti fatti e tante citazioni, chissà come mai solo quella e così difensiva? Quella frase giustifica tutto? Mah, meglio lavorare)

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