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Presto in provincia di Terni i rifiuti della Campania:
by comitato regionale per l'ambiente/f Monday, May. 12, 2003 at 4:48 PM mail:

La chiamano eco-solidarietà per nascondere interessi economici costruiti sulla salute dei cittadini

Presto in provincia di Terni i rifiuti della Campania:
La chiamano eco-solidarietà per nascondere interessi economici costruiti sulla salute dei cittadini

Cassonetti dati alle fiamme, rifiuti indifferenziati in ogni dove, barricate popolari, strade paralizzate, aria irrespirabile. Sembra il resoconto una manifestazione “no-global” (per lorsignori i “terroristi” che reclamano diritti universali) ed invece è la realtà quotidiana di Napoli e del suo hinterland. Una realtà fatta di camorra e rifiuti, di interessi e di profitti, di attentato alle più elementari norme di igiene pubblica e di devastazione socio-ambientale.
Le immagini delle strade trasformate in discariche e dei cassonetti convertiti in inceneritori riempiono i telegiornali nazionali, così come la rabbia dei residenti sostanzia le pagine dei quotidiani.
E’ emergenza rifiuti in Campania, un’emergenza ciclica che ripropone puntualmente l’enorme business che si crea dietro la “risorsa” rifiuti. Un’emergenza da risolvere immediatamente con il ricorso alla famigerata eco-solidarietà, secondo cui gli impianti (inceneritori e discariche) con capacità ricettiva si offrono (dietro lauto compenso) di ospitare i rifiuti che appestano l’aria campana.
L’Umbria ed in particolare la provincia ternana, con la discarica “Le Crete” ad Orvieto o l’inceneritore ASM di Terni -così come è successo in passato e come si legge nei giornali in questi giorni per l’immediato futuro- è lì in prima fila pronta ad accogliere con “orgoglio solidale” i rifiuti extra-regionali.
Siamo alle solite, la questione rifiuti è e sarà a lungo una spada di Damocle sulla testa della verde Umbria.
E’ ora di smetterla di nascondersi -come fa il Piano Regionale dei Rifiuti- dietro la verbosità astratta dell’eco-solidarietà (che è solo business), è ora di cambiare rotta sulla questione dei rifiuti in Umbria e gestire il territorio attraverso la raccolta differenziata spinta finalizzata al riciclaggio, considerando i rifiuti non come risorsa economica bensì inquadrandoli come inevitabile problema di ambiente e di salute.
Solo così facendo e avviando al contempo un’autonomia territoriale basata su ATO di piccole dimensioni si riuscirà a trattare eco-sostenibilmente il “problema” rifiuti.
Tutte le altre strade, siano esse figlie di emergenze indotte o frutto degli interessi delle lobbies della termovalorizzazione o delle discariche, determineranno inevitabilmente la devastazione ambientale e l’incuranza verso la salute pubblica.

12 maggio ‘03

Il Comitato Umbro per l’Ambiente

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