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Aberri Eguna
by babi Tuesday, May. 13, 2003 at 10:12 PM mail:

Aberri Eguna

Aberri Eguna L' "Aberri Eguna" è il giorno della patria basca, ed è la festa di tutti i nazionalisti: si celebra dal 1932 e costituisce un tratto comune a tutte le tendenze, i territori e le generazioni. E' un buon esempio della contestazione basca pacifica e continuata nel tempo, oltre che uno specchio delle difficoltà interne ed esterne al movimento basco. Il primo Aberri Eguna si celebrò a Bilbao nel 1932, per poi estendersi negli anni seguenti in tutte le città basche. L'Aberri Eguna del 1935 , svoltosi a Pamplona, sarà il preludio alla serie di proibizioni, difficoltà e repressioni che subirà negli anni successivi quello che assurgerà definitivamente a giorno dedicato alle rivendicazioni nazionali basche. Il seguente giorno della patria , nel 1936, venne proibito dal franchismo. La proibizione proseguì fino al 1947 quando il Governo Basco in esilio convocò la celebrazione a Bilbao: il 6 aprile migliaia di manifestanti si concentrarono di fronte alla chiesa di San Anton. A San Sebastian una voce interrompeva le trasmissioni della radio nazionale spagnola con le seguenti parole: "Baschi, celebriamo oggi il giorno della patria. Ascoltate Radio Euskadi. Gora Euskadi Ta Askatasuna! (Viva Euskadi Libera)".

Nel 1963, per la prima volta dalla fine della guerra civile, l'Aberri Eguna riacquistò un carattere di massa: il 15 aprile a Itsasu (Lapurdi), un folto gruppo di patrioti celebrò la giornata attorno ad un germoglio dell'albero di Gernika (albero simbolo per il nazionalismo basco), inaugurando un monumento ancora oggi esistente. Approfittando dell'Aberri Eguna del 1963 una nuova organizzazione, Euskadi Ta Askatasuna, distribuì il proprio bollettino in varie località e la sua sigla, ETA, venne tracciata per la prima volta sui muri delle città di Bilbao e Getxo. Dal 1964 al 1968 ebbero luogo numerose e folte manifestazioni popolari per l'Aberri Eguna, duramente represse dalla polizia, nelle località di Gernika, Bergara, Vitoria, Pamplona e San Sebastian; a parte quella del 1966 tutte furono convocate congiuntamente dal PNV e da ETA. Per l'anno 1967, data la situazione repressiva critica, l'indicazione delle organizzazioni politiche fu quella di restare in casa, di non uscire per le strade; ma nonostante questo vi furono diverse manifestazioni in tutto il paese; il fatto più rilevante fu tuttavìa la morte di due militanti della gioventù del PNV, avvenuta mentre maneggiavano una bomba.

Nei primi anni della transazione politica dal franchismo alla presunta "democrazia" le manifestazioni dell'Aberri Eguna furono violentemente represse: nel 1975 a Gernika, nel '76 a Pamplona e nel '77 a Vitoria. Bel passaggio alla democrazia! La manifestazione per l'Aberri Eguna del 1978 ebbe un connotato più esplicitamente unitario: tutti i partiti, baschi e spagnoli, indissero manifestazioni nelle quattro province del Sud. Nel 1980 a Pamplona si verificarono violente e ripetute cariche della polizia con numerosi feriti, fra i quali due parlamentari della coalizione di Herri Batasuna; i numerosi manifestanti ai quali fu proibito di arrivare in città si riunirono spontaneamente a Vitoria e San Sebastian. In questa giornata la sinistra nazionalista si rafforzò significativamente e nel Nord si registrò una grande partecipazione alla manifestazione di Saint Palais. Tutta la serie di dure repressioni, sotto la forma di violente cariche della polizia o in quella della proibizione della manifestazione politica e culturale, stanno a dimostrare la politica che il governo spagnolo ha voluto tenere nei confronti delle istanze basche: negarle, e, quando riuscivano ad esprimersi, reprimerle.

Attualmente la festa nazionale dei baschi continua ad essere celebrata con entusiasmo da grandi masse, nonostante due delle formazioni nazionaliste (PNV ed EA) preferiscano celebrazioni in luoghi chiusi dimostrando la lontananza dalle istanze più marcatamente nazionalistiche ed indipendentistiche. Herri Batasuna ha continuato, invece, ad indire manifestazioni indipendentistiche di piazza, finchè non è stato messo fuori legge da Garzon e soci. Ma anche oggi, nonostante la repressione in atto contro la forza della sinistra indipendentista basca e contro tutti coloro a lei riconducibili, l'Aberri Eguna continua ad avere grande seguito e a dimostrare il suo grande valore sociale, culturale e simbolico.

Comitato euskadi siena.

Link:
E.T.A. sull'Aberri Eguna 2003.

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