Comunicato di solidarieta' con l'ISM della Rete ebrei contro l'occupazione e del Movimento palestinese per la cultura e la democrazia [da "il manifesto", 16 maggio 2003]
I principi etici violati da Israele
Esprimiamo la nostra solidarietà al movimento Ism (International solidarity movement), da tempo attivo nella protezione del popolo palestinese contro i soprusi e gli assassinii che vengono continuamente compiuti dall'esercito di occupazione israeliano. Il 9 maggio, il movimento di solidarietà internazionale, Ism, ha avuto il suo ufficio devastato dall'esercito e dalla polizia israeliani e tre dei militanti arrestati. E' evidente il piano israeliano di impedire l'attività di questo movimento pacifico, che protegge le persone e le case palestinesi dalla distruzione sistematica messa in atto dalle autorità e informa il mondo esterno di quanto accade in Palestina. Quest'ultimo aspetto, l'informazione, è evidentemente insopportabile a chi, come il governo israeliano, viola sistematicamente tutti i principi etici e politici di comportamento civile e le convenzioni internazionali che pure Israele ha sottoscritto.
Ai nostri amici dell'Ism, palestinesi, israeliani, europei, americani e di ogni paese, va la nostra più viva e impegnata solidarietà.
Al governo israeliano, ai militari tutti, di ogni grado e livello di responsabilità che progettano e mettono in atto questi attentati contro la vita e la libertà delle persone e delle libere associazioni, la nostra più severa condanna.
Soldati e ufficiali prendano esempio dai coraggiosi Refusenik, che giustamente antepongono i valori etici agli ordini disumani e ingiusti.
Rete ebrei contro l'occupazione & Movimento palestinese per la cultura e la democrazia
www.ilmanifesto.it
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