Action ha occupato un nuovo stabile abbandonato.

Il blitz organizzato dall'Agenzia comunitaria diritti è scattato ieri mattina alle dieci in viale Jonio a Roma: un centinaio di persone ha preso possesso del palazzo vuoto da più di dieci anni di proprietà della Baronio srl. L'occupazione in corso, come altre, vede protagonisti disoccupati, migranti e precari, ma anche famiglie monoreddito che non riescono ad arrivare a fine mese. «A Roma la speculazione immobiliare - spiega Action nel volantino - fa esplodere il costo degli affitti e trasforma quello che dovrebbe essere un diritto di tutti (la casa appunto ndr) nel privilegio di pochi. Gli esclusi, i senza casa o coloro che non riescono a tenere dietro con gli stipendi e le pensioni al caro affitto sono sempre di più». Nella Capitale le famiglie in attesa di una casa popolare - quelle con un reddito lordo di 40milioni di vecchie lire - che hanno fatto domanda sono circa 20/25mila; gli sfratti in corso sono 38mila di cui (mila quelli esecutivi). Ci sono inoltre migliaia di contratti privati di affitto in scadenza, per i quali gli inquilini si vedranno triplicare il canone. A fronte di un patrimonio inutilizzato che ammonta a circa 115.000 abitazioni sfitte di privati (enti, società immobiliari, piccoli proprietari) di questi circa 60mila. A questi vanno aggiunti circa 1000 alloggi gestiti dal comune e dallo Iacp che ogni anno si liberano ma che finiscono sul mercato nero: subentri di non aventi diritto. A farne le spese le solite fasce deboli. La lotta è per il canone sociale.