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G8 | Donna del Medical Team arrestata racconta
by pwd (traduzione) Saturday, Jun. 07, 2003 at 6:03 PM mail:

Un donna del Medical Teal racconta le condizioni terribili in cui e' avvenuto il suo arresto al villaggio della Bourdonnette di Losanna e in cui e' stata detenuta, domenica 1 giugno.

Innanzitutto, noi medici eravamo troppo pochi rispetto alla folla. La polizia ha cominciato a sparare gas lacrimogeni, quando non stava ancora succedendo nulla. Senza avvertimenti in nessuna lingua, hanno sparato a caso nella folla. Io in quel momento ero nel blocco "pink & silver". Ho sentito dire che siamo stati gassati una ventina di volte in due ore. Hanno sparato sulle persone da subito, prima alle gambe, poi allo stomaco e poi alla testa. Ho visto varie persone colpite direttamente allo stomaco. Avevamo solo un kit medico di base, ma avendo visto una donna con una seria bruciatura sulla gamba dovuta ad un proiettile lacrimogeno, sono andata a controllare la sua ferita. Quattro poliziotti ci hanno caricato e manganellato. Lei e un'amica sono partite in una direzione, io nell'altra, con la polizia dietro. Ero chiaramente riconoscibile come medico. Abbiamo visto parecchi medici e due avvocati del Legal Team presi esplicitamente a bersaglio. Poco dopo, ho vissto un uomo incosciente sdraiato sulla strada. Non ero nemmeno sicura che stesse respirando. Ho cercato di avvicinarmi per valutare le sue condizioni, ma la polizia non mi ha lasciato arrivare e nemmeno scoprire il suo nome. Hanno cominciato a minacciarmi, e poi ad inseguirmi. Sono corsa in un boschetto, con la polizia dietro. Ad un certo punto, ho incontrato una persona a me nota ed un dottore svizzero sulla sessantina. Siamo tornati indietro per cercare l'uomo incosciente. Era ancora li', ma la polizia non ha lasciato avvicinare il dottore ed ha addirittura impedito ad un'ambulanza di raccoglierlo. Come gia' e' stato raccontato, ci hanno riportato tutti in gruppo al villaggio ufficiale (Bourdonnette, ndt) e identificati.

Parlavano solo francese, e non hanno atteso nemmeno 10 minuti per trovare i traduttori o il Legal Team. Quando hanno deciso di arrestare me, ho spiegato che ero l'unico medico nel campo in quel momento. Molte persone soffrivano gli effetti del gas lacrimogeno e avevano bruciature. Non mi hanno fatto rimanere, ne' hanno permesso che lasciassi il kit medico. Siamo stati portati via nelle camionette.

Alcune persone con cui ho parlato piu' tardi nel centro di detenzione dicevano che erano stati trattenuti nel caldo di pullmann e camionette per ore senz'acqua, legati per ore prima di arrivare al centro. Questa operazione era stata effettuata dall'esercito, e dalle polizie svizzere e tedesche. Nessuno sapeva dove eravamo stati portati e molte delle persone detenute rivestivano ruolo non suscettibili di arresto, come me. Il centro di detenzione era una serie di bunker di cemento ingabbiate nel filo, di circa 7 metri per 7. Siamo stati separati per sesso, ma siamo stati divisi solo da un corridoio. Nelle gabbie non c'erano coperte ne' panchine. Nella mia, c'erano 31 done, nella gabbia opposta 46 uomini e in un'altra 37 uomini. Tra i detenuti c'erano anche minorenni. Una ragazzina di 15 anni e' stata chiusa in un deposito per uniformi per ore. Non ci e' stato permesso di fare telefonate, di mangiare e ci hanno dato da bere solo attraverso le gabbie, come agli animali di uno zoo. Ci hanno insultato, con particolare razzismo nei confronti delle persone di colore. Non ci hanno fatto usare il bagno finche' hanno potuto e quando hanno lasciato andarci le donne, hanno tenuto aperte le porte dei cubicoli, in modo che il personale maschile le guardasse urinare. Un uomo ha cercato di andare al bagno di corsa. Lo hanno manganellato sui testicoli.

Quando piu' tardi ci hanno rilasciato, senza alcuna accusa, ci hanno lasciati andare alla spicciolata. Era gia' buio e, invece di riportarci dove ci avevano preso, ci hanno abbandonato su strade di campagna, in mezzo al nulla. Sono stata in varie manifestazioni e azioni di protesta, ma non ho mai visto il livello di violenza e di repressione cui ho assistito oggi.

Una persona con cui ero ha registrato almeno parzialmento la detenzione ed il trasferimento, e deve esserci una qualche denuncia legale contro le autorita' per questi abusi. Nonostante le pressioni e gli effetti fisici dei gas e delle violenze, la solidarieta' tra le persone e' stata grande. Penso davvero che abbiano volutamente organizzato il villaggio "ufficiale" in un luogo che puo' essere facilmente isolato, e che avessero premeditato almeno una parte degli accadimenti di oggi. Avevano annunciato che non avrebbero utilizzato l'esercito o la polizia tedesca o gli idranti, che invece oggi hanno ampiamente adoperato.

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