.
Ieri la decisione di Hamas di non abbandonare la resistenza armata contro l'occupazione militare israeliana della palestina. Oggi l'attacco ad un checkpoint nel nord della striscia di Gaza rivendicato da Hamas, Jihad Islamica e Brigate Martiri di Al-Aqsa. Queste le notizie "bomba" scoppiate sul fronte mediatico della questione mediorientale e presentate al mondo dai media come fossero un fulmine a ciel sereno giunto a spezzare l'idillio diplomatico del vertice di Aqaba. "Il 'terrorismo' palestinese blocca la pace", questo vi verrà raccontato oggi dalla stampa di (quasi) tutto il mondo. Non vi diranno però che giovedì, a 24 ore dall'incontro Bush-Sharon-Abu Mazen, alcuni uomini di Hamas sono stati catturati dalle forze speciali dell'esercito israeliano a Tulkarem e due di loro sono morti sotto tortura durante l'"interrogatorio". Non vi diranno dei palestinesi uccisi (circa 8 negli ultimi 10 giorni), delle abitazioni rase al suolo, dei campi distrutti.
“Continuano a commettere crimini contro la nostra gente, quello che loro stanno dicendo ai palestinesi è: ‘noi continueremo a uccidervi e a distruggere le vostre case, ma ci aspettiamo che non vi azzardiate a reagire.” ha dichiarato Yasser Abed Rabbo, ministro palestinese.
Camp David, Oslo, Sharm el-Sheik e Aqaba, la storia si ripete. La nuova trappola per il popolo palestinese è appena scattata.
