Indymedia Italia


L'articolo originale e' all'indirizzo http://italy.indymedia.org/news/2003/06/305843.php Stampa i commenti.

PIAZZE STRACOLME IN FRANCIA CONTRO LA "RIFORMA" DELLE PENSIONI
by () Wednesday, Jun. 11, 2003 at 4:20 AM mail:

Manifestazioni dei lavoratori della scuola contro Chirac

Gli scioperi e le manifestazioni di protesta dei lavoratori pubblici contro il progetto di "riforma" delle pensioni del governo Raffarin continuano con sempre più forza e ampiezza: il 25 maggio un milione di lavoratori ha manifestato a Parigi e centinaia di migliaia nelle altre principali città francesi mentre il 27 maggio sono stati gli insegnanti, che al rifiuto del peggioramento del sistema pensionistico pubblico aggiungono quello della controriforma scolastica, a scendere di nuovo in piazza appoggiati dagli studenti. Il governo considerava conclusi i negoziati con le organizzazioni sindacali dopo la firma di un accordo con la Cfdt e la Cgc e nella riunione del 28 maggio dava il via al progetto che porterà al dibattito parlamentare per la definitiva approvazione a partire dal 10 giugno. La maggioranza dei lavoratori pubblici non è d'accordo ed è decisa a proseguire con gli scioperi e le proteste.
Il progetto di controriforma pensionistica presentato dal ministro del Lavoro Francois Fillon prevede l'innalzamento dell'età pensionabile da 60 a 65 anni, e da 50 a 55 per i lavoratori impegnati nei servizi cosiddetti "attivi" come insegnanti, infermieri, poliziotti. Prevede l'aumento del minimo degli anni di contributi dei dipendenti pubblici per maturare la pensione da 37,5 a 40 entro il 2008, come è per i privati; inizialmente il progetto conteneva anche l'ipotesi di aumentare gradualmente il periodo a 42 anni per tutti i lavoratori ma è stata accantonata dopo i primi scioperi. Altri punti contestati del progetto sono il calcolo della pensione dei dipendenti pubblici non più sulla base degli ultimi sei mesi ma degli ultimi tre anni e una penalizzazione sul calcolo delle loro pensioni fino al 2008, fino all'andata a regime del nuovo sistema.
La trattativa sul progetto di controriforma pensionistica del governo Raffarin con le organizzazioni sindacali aveva portato all'accordo separato con la Cgc, il sindacato dei quadri, e la Cfdt, il sindacato tradizionalmente vicino alle posizioni del partito socialista. Con tale intesa, secondo il ministro Fillon, il tempo del "dialogo sociale" era finito e la parola doveva passare al parlamento.
Contrari all'intesa la Cgt, il primo sindacato francese, la Fsu, la maggiore organizzazione tra i dipendenti pubblici, l'Unsa, l'unione nazionale dei sindacati autonomi, e Force ouvrière (Fo) che organizzavano nuove manifestazioni a partire da quella del 25 maggio.
Con trenta treni speciali, un migliaio di pullman e mezzi privati un milione di dimostranti si recavano a Parigi al concentramento di Place de la Nation; l'immensa piazza era già piena fin dalle prime ore del mattino quando il corteo ha cominciato a muoversi su tre percorsi diversi per le grandi strade della capitale fino a Place d'Italie, dove la manifestazione si è conclusa a fine pomeriggio. Interi quartieri della capitale sono rimasti per tutta la giornata bloccati dal grande corteo e molti manifestanti non sono riusciti nemmeno a entrare in Place d'Italie. Tanti gli slogan, i cartelli e gli striscioni contro il governo e in difesa delle pensioni fra i quali la richiesta di uno sciopero generale nazionale e un "no al piano Fillon-Chereque". Francois Chereque è il segretario della Cfdt che ha firmato l'accordo separato; lo stesso slogan era riprodotto su un adesivo che numerosissimi iscritti della Cfdt portavano in corteo per dimostrare la loro contrarietà all'accordo. Manifestazioni di protesta si sono svolte in molte altre città: in 40 mila sono scesi in piazza a Marsiglia, 30 mila a Tolone, 20 mila a Bordeaux, 10 mila a Lione e Montpellier.
Nei giorni sucessivi scioperavano gli ospedalieri, compresi i medici, e i dipendenti comunali. Il 27 maggio, in concomitanza con una riunione interministeriale che discuteva della controriforma scolastica, scioperavano i dipendenti della scuola pubblica che si oppongono al progetto del ministro dell'Educazione Luc Ferry di decentralizzazione alle autorità locali di 100 mila dipendenti delle scuole pubbliche accompagnata da un forte taglio all'occupazione. Alla giornata di mobilitazione della pubblica istruzione partecipavano in massa professori, maestri e gli altri lavoratori della scuola; in 350 mila sfilavano in corteo a Parigi fin sotto le finestre del ministero dell'Educazione, in 200 mila a Marsiglia e a decine di migliaia in altre città.
Nel '95 il progetto di controriforma delle pensioni dell'allora governo Juppé si scontrò con una forte mobilitazione dei lavoratori che con gli scioperi paralizzarono il paese fino al ritiro del progetto e alle dimissioni del primo ministro. Il governo Raffarin ripercorre la stessa strada di Juppé contando sull'appoggio del presidente Chirac e sfida la piazza decidendo di avviare la discussione parlamentare per trasformare il progetto in legge. I lavoratori hanno accettato la sfida e sono decisi a tenere alto il livello della lotta.

versione stampabile | invia ad un amico | aggiungi un commento | apri un dibattito sul forum

©opyright :: Independent Media Center .
Tutti i materiali presenti sul sito sono distribuiti sotto Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0.
All content is under Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 .
.: Disclaimer :.