STATO D’EMERGENZA: CONTROLLO MILITARE RISTRETTO A QUATTRO DIPARTIMENTI

Il governo di Lima ha deciso di ripristinare il normale controllo delle forze di polizia in 20 dei 24 dipartimenti del Paese, dove da tre settimane vige lo stato d’emergenza. Solo i distretti di Pasco, Junín, Ayacucho e Apurímac, oltre alla provincia di La Convención (Cusco) resteranno per il momento presidiati dall’esercito in attesa che il provvedimento venga totalmente revocato. Il governo del presidente Alejandro Toledo ha attraversato uno dei momento più difficili dei suoi due anni di vita a fine maggio, quando un’ondata di scioperi – guidati dal Sindacato unitario dei lavoratori dell’educazione (Sutep) – ha praticamente paralizzato il Paese. La settimana scorsa gli insegnanti hanno deciso di sospendere l’agitazione accettando l’offerta di un aumento 100 nuovi soles (28 dollari) dei salari contro i 210 nuovi soles (60 euro) richiesti. Toledo, che gode del favore di appena il 14 per cento dei cittadini – l’indice di popolarità più basso dall’inizio del suo mandato, nel luglio del 2001 – è contestato per non aver adempiuto agli impegni contratti in campagna elettorale: lotta alla disoccupazione e soprattutto alla povertà, che affligge oltre la metà dei 27 milioni di peruviani.