OPPOSIZIONE POPOLARE E BATTAGLIA LEGALE CONTRO IL PANTANO DI ITOIZ (1984-2003) CRONOLOGIA

OPPOSIZIONE POPOLARE E BATTAGLIA LEGALE CONTRO IL
PANTANO DI ITOIZ (1984-2003)

-27 dicembre 1984: presentazione del "Rapporto sull'Acqua 1984"

-10 maggio 1985: Si costituisce il Coordinamento di Itoiz con la parola d'ordine "No al pantano di Itoiz; Si ad una alternativa di vita per la zona".

-10 maggio 1988Provanoo ad entrare nella zona con i macchinnari nnecessari per compiere dei saggi per il progetto. Gli abitanti di Agotiz e Itoiz si oppongono e lo impediscono.

-2 agosto 1990: Il Governo di Nafarroa approva definitivamente il "pantano di Itoiz"

-2 novembre 1990: il MOPU approva definitivamente il progetto del pantano.

-3 maggio 1993: Cominciano i lavori con la protezione della Guardia Civìl.

-10 giugno 1993: Il vicepresidente del Governo di Naffaroa e consigliere del Ministero dell'Ambiente, Miguel Sanz, considera "severo" l'impatto ecologico del pantano anche se crede che comunque sia "assumibile".

-24 giugno 1993: Il presidente del Governo di Nafarroa, Juan Cruz Alli, ammette la mancanza di
potere decisionale su Itoiz

-21 maggio 1994: 13.000 persone manifstano ad Irunea esigendo il blocco immediato dei lavori.

-7 giugno 1994: 44 istituzioni della Navarra firmano nella cittadina di Irunea un manifesto in favore del pantano e del Canale di Nafarroa.

-30 novembre 1994: l'Unione Europea archivia la querela presentata dal Coordinamento di Itoitz due anni e mezzo prima.

-23 gennaio 1995: L'Unione Europea riconosce una fuga di notizie intorno al progetto del pantano e crede che il MOPTMA ha agito con metodi irregolari in relazione alla querela, avendo reso pubblica una informazione confidenziale.

-3 ottobre 1995: Il Tribunale Nazionale spagnolo dichiara nullo e illegale il progetto del pantano.

-9 novembre 1995: Viene creata a Nafarroa la Piattaforma per l'acqua, appoggiata da POE, UPN,CDN, UAGN, UGT.

-25 gennaio 1996: Il Tribunale Spagnolo emette un'ordinanza in cui conferma l'illegalità del progetto del pantano e ordina l'interruzione dei lavori, ma la lega ad un pegno di 144 milioni di euro che il Coordinamento avrebbe dovuto pagare.

-17 febbraio 1996: Più di 15.000 persone manifestano a Irunea, convocate dalla Coordinadora sotto lo slogan "No alla corruzione. Paralizziamo Itoitz".

-6 aprile 1996: Otto membri di "Solidali con Itoitz"
tagliano i fili che permettonoo di trasportare il cemento nella zona dei lavori, che conseguentemente vengono interrutti.

-9 aprile 1996: Il giudice ordina di incarcerare gli otto Solidali.

-8 giugno 1996: Più di 20000 persone hanno manifestato a Irunea esigendo l'immediato blocco delle opere del pantano.

-11 giugno 1996: Il Parlamento di Nafarroa approva la legge sugli Spazi Naturali per la quale vengono annullate le zone di protezione delle riserve naturali colpite dal progetto del pantano, con l'intento di legalizzarlo.

-15 marzo 1997: Più di 20000 persone esigono l'interruzione dei lavori nella più grande manifestazione mai organizzata a Irunea.

-9 aprile 1997: Miguel Sanz e Josè Marìa Aznar si accordano per creare una commissione paritaria per dotare di sicurezza legale il blocco Pantano di Itoitz-Canal de Nafarroa.

-25 aprile 1997: Il Consiglio dei Ministri spagnolo approva il progetto di legge per il quale si dichiara di interesse generale il pantano e il Canale di Nafarroa.

-9 luglio 1997: Il Tribunale Superiore di Giustizia di Madrid annulla lo Studio d'Impatto Ambientale sul pantano, basandosi sul diritto comunitario.

-17 luglio 1997: Il Tribunale Supremo con una sentenza definitiva impedisce l'inondazione delle zone di riserva naturale di Itoitz, il che forma un pantano di 9,7 (hm3) piuttosto che di 418 (hm3) del progetto ufficiale.

-4 settembre 1997: Viene reso pubblico che il Governo di Nafarroa ha contattato la multinazionale dell'immagine e della comunicazione Burson-Marsteller
per investigare sugli oppositori al pantano.

-23 ottobre 1997: Il Tribunale Nazionale eleva a definitiva la sentenza in cui si impediva l'inindazione a partire dalla quota 506.

-4 novembre 1997: Il Tribunale Nazionale respinge il rricoorso del Governo di Nafarroa e ratifica la proibizzione per l'inondazione.

-12 novembre: Il giudice solleciita 11 anni di carcere per i "Solidali" che tagliarono i cavi.

-25 gennaio 1998: Il Tribunale Nazionale spagnolo ribatte definitvamente i ricorsi dell'avvocato dello Stato e del Governo di Nafarroa, esigendo un costante rapporto sullo stato dei lavori, senza però chiedernne l'interruzione.

-17 marzo 1998: Il Tribunale Provinciale di Nafarroa condanna a 4 anni e 10 mesi di carcere gli 8 Solidali.

-4 luglio 1998: Il Tribunale Nazionale permette al Governo di Nafarroa di ccontinuare con le opere della variante di Itoitz sotto la sua responsabilità.

-1 agosto 1998: Il Tribunale Costituzionale spagnolo ammette la possibilità dii riconoscere come anticostituzionale la nuova Legge sugli Spazi Naturali di Nafarroa pianificata dal Tribunale Nazionale.

-13 maggio 1999: Il Governo di Nafarroa approva il Canale di Nafarroa e la trasformazione delle sue aree irrigabili come realizzabile dal punto di vista ambientale.

-28 maggio 1999: Il Coordinamento di Itoitz peresnta il rapporto "Frane dei versanti nella chiusura del bacino di Itoitz" in cui si avverte sulla possibilità di frana del versante sinistro del bacino di Itoitz.

-21 settembre 1999: Il Coordinamento di Itoitz rende pubblico un rapporto richiesto dal Governo di Nafarroa nel 1989 e che è rimasto nascosto fino a quel giorno, in cui viene sottolineato il pericolo della frana del versante sinistro del bacino e in cui si annuncia una causa giudiziaria.

-16 dicembre 1999: Il Tribunale Nazionale non considera le problematiche sottolineate dal Coordinamento di Itoitz e da il via ai lavori.

-4 ottobre 2000: Il Tribunale Supremo decide di
rivedere la sentenza emessa nel luglio del '97 dopo essere stato sollecitato dal Coordinamento, consentendo allo stesso di venire a conoscenza di rapporti speciali, fino ad allora rimasti all'oscuro, e che avvertivano sui rischi possibili di una frana dei versanti dei bacini.

-17 novembre 2000: Un rapporto elaborato dall'ingegnere Arturo Rebollo porva che il bacino potrebbe generare fino a sette rischi di catastrofe con perdite sicure di vite umane e l'evaquazione di nuclei di cittadini.

-12 dicembre 2000: Il Ministro dell'Ambiente spagnolo, Jaume Matas, nnella sua visita a Irunea conferma invece "l'assoluta sicurezza" del bacino di Itoitz.

-1 aprile 2001: 15000 persone manifestano a Irunea convocate dal Coordinamento di Itoitz: "Itoitz Stop, per la sicurezza".

-9 agosto 2001: Inizziano i lavori per il primo tratto del Canale di Nafarroa.

20 settembre 2001: Il Miniistro dell'Ambiente matas afferma in Senato che il bacino è sicuro e cchhe si completerà in 3 anni.

15 ottobre 2001: Il Ministro dell'Ambiente Matas colloca la prima pietra per la costruzione dell' opera del Canale.

16 ottobre 2001: Il Coordinamento rende pubblico un rapporto commissionato alla Confederazione Idrografica dell'Ebro (CHE), attraverso il quale l'ingegnere Sànchez Caro avverte dell'esistenza di "crepe con evidenti sintomi di movimento" nella zona del valico di Itoitz.

-13 giugno 2002: Il presidente di Nafarroa, Sanz, presenta pubblicamente una sentenza del Tribunale Nazionale che, sconfessando una decisione anteriore, permette l'inodazione completa del pantano.
Il Coordinamento annuncia la sua intenzione di proseguire la battaglia legale contro il bacino di Itoitz.

-27 gennaio 2003: La prova per il riempimento del bacino di Itoitz comincia con la chiusura della saracinesca, per cui il tutto avviene senza testimoni. Quella giornata viene definita "storica" dal governo del UON. Il portevoce del Governo si dice sicuro di un avanzamento forzato e deciso nei lavori, in un paio di settimane.

-4 febbraio 2003: Eaquazione notturna degli abitanti di Itoitz per il rischio provocato dal pantano
dal primo temporale della zona.
Il livello dell'acqua del bacino sale vertiginosamente per toccare quota 520.