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Milano: domani alle 18 presidio di solidarietà con gli arrestati al Consolato Greco
by info Sunday, Jun. 29, 2003 at 11:07 PM mail:

Domani pomeriggio a Milano.


Alle 18 presidio di solidarietà con gli arrestati di Salonicco davanti al Consolato Greco in Via Turati 6.

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LIBERTA' IMMEDIATA PER TUTT* I COMPAGN* ARRESTAT*

Alla chiusura del vertice dell’unione europea, a Salonicco in Grecia, abbiamo assistito di nuovo alla più brutale repressione militare dei movimenti in occasione dei grandi vertici internazionali, come è stato a Seattle, Napoli, Genova, ed in ultimo Evian. Dopo aver taciuto il blocco del trattato di Schengen, l’informazione dei media italiani e non, ha taciuto e continua a tacere il fatto che in Grecia sono avvenuti da parte delle forze dell’ordine più di 80 fermi, caratterizzati inoltre da violenze personali.
In questo momento sono confermati quasi 30 arresti, compagni “ colpevoli “ di detenzione di materiale esplosivo… anche se dopo la famosa molotov della scuola Diaz, messa lì ad hoc dalla polizia italiana, quest’accusa ci fa rimanere piuttosto dubbiosi… tra questi 30 arresti pare ci siano due situazioni piuttosto gravi: la prima è quella di un compagno accusato di essere il leader internazionale anarchico che avrebbe organizzato tutti i disordini di piazza da Seattle in poi, la cui accusa di associazione sovversiva si è tramutata in quella di banda armata. La seconda situazione è quella dell’arresto di un compagno siriano in asilo politico salvo solo per questo da una pena di morte a cui è stato condannato nel suo paese. Pare che stia per ricevere il rimpatrio da parte delle autorità greche, ciò significherebbe il suo assassinio da parte del governo siriano. Un omicidio che, se avvenisse, colpirebbe in pieno le responsabilità del governo greco. Ultimamente si è vista attuata la giustizia dei padroni non solo a Salonicco, ma anche ad Evian poche settiamane fa, quando la polizia svizzera ha deciso anche lì di prendere la strada della repressione, sfiorando di poco l’omicidio di martin, un ragazzo che stava compiendo un’azione su un ponte autostradale per bloccarne la circolazione.
Un’Europa così non ci piace: un’Europa che sfrutta, uccide e reprime quei movimenti e quelle persone che hanno deciso di opporsi alle logiche del profitto, alla mercificazione di vite umane e a massacri di intere popolazioni. Schifiamo il fatto che ad ogni illegittima riunione di capi di governo, che non rappresentano nessuno se non loro stessi ed i loro sporchi interessi, debba ripresentarsi questa situazione di repressione di Stato, di blocco delle frontiere. Non è possibile e non possiamo più tollerare che ad ogni manifestazione internazionale siamo costretti a nasconderci, per poter parteciparvi. Forse tutto questo accade perché questo movimento sta iniziando a far paura e come da sempre, scatta la repressione, l’intimidazione; e allora dobbiamo imparare ad opporci energicamente con la lotta a questa situazione.
Come compagni e compagne di Milano chiediamo l’immediata scarcerazione di tutti i compagni ancora in prigione, perché non si è colpevoli di nulla se si è convinti che questo mondo, che quest’Europa vadano cambiati radicalmente. E’ in seguito a precise analisi politiche che sempre più gente decide di ribellarsi ai padroni che uccidono non solo in Iraq e Palestina, ma ovunque siano presenti gradi di potere: con la cultura del lavoro precario, con la cultura di una civiltà che inquina il mondo con fabbriche e consumismo, o anche con la cultura che imprigiona nelle galere le diversità scomode.
Non possiamo permettere che questi arresti passino sotto il silenzio nel momento in cui si riaprono i conflitti sui diversi fronti che ci hanno visti protagonisti, dalle lotte per i diritti dei migranti, per il diritto alla casa e all’istruzione pubblica e laica, alla lotta per spazi di socialità autogestita, lotte che hanno tutte come minimo comun denominatore l’opposizione al nuovo liberismo e alle barbarie del capitalismo.

SENZA GIUSTIZIA NESSUNA PACE!

LIBERI TUTTI E TUTTE!

L’ANTICAPITALISMO NON SI ARRESTA!!!

I COMPAGNI E LE COMPAGNE DEL MOVIMENTO


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