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Bologna, 2 agosto: applausi a Ciampi, fischi al governo e alle sue «riforme piduiste»
by dall'unità Saturday, Aug. 02, 2003 at 3:04 PM mail:

Più di 10.000 persone in corteo.


Dal piazzale della stazione di Bologna, la folla accoglie con applausi il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ai familiari delle vittime in memoria della strage del 2 agosto 1980. Alle 10,25 di quella mattina. una bomba fascista uccise 82 persone, ne mutilò e ferì centinaia. Ma fischi si levano quando vengono letti i messaggi di Marcello Pera e di Silvio Berlusconi.

Anche quest'anno, alle 10,25 quelli che non dimenticano hanno taciuto per un minuto in memoria dei morti di una strage che i governanti di questa Italia pretenderebbero di non chiamare più fascista.

Ma mai come quest'anno si è giunti a questo 2 agosto con un sovrappiù di polemiche e di tensioni per la pretesa della destra di confondere tutto, di cancellare le responsabilità, di annullare le colpe e di amnistiare i colpevoli. Castelli subordina la grazia a Sofri a quella alla Mambro e a Fioravanti, condannati per essere stati gli autori materiali della strage. Il ministro Pisanu cerca di stemperare, parla di verità e pacificazione, ma viene sommerso dai fischi.

Che cosa si aspettino i cittadini, lo ha ricordato al ministro dell'Interno Paolo Bolognesi, che è il presidente dell'Associazione dei parenti delle vittime della strage: «Vogliamo- ha detto Bolognesi- la legge per l'abolizione del segreto di stato nei delitti di strage e terrorismo, che giace in Parlamento dal 1984. Vogliamo che si parli di pacificazione solo dopo il raggiungimento della verità, altrimenti pacificazione è una bella parola priva di contenuti. Vogliamo l'osservatorio delle vittime, già istituito e annullato alla fine dell'anno scorso, un brutto messaggio nei confronti delle vittime».

Ma nel suo discorso Paolo Bolognesi non si riapsrmai una dura condanna politica: «Le riforme che si stanno attuando nella giustizia, nei servizi segreti, nella stampa, stanno ricalcando in un modo ossessivo il piano di rinascita democratica, il documento politico della loggia massonica p2». Dal palco nella piazza della stazione di Bologna, il presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime torna a ribadire le critiche nei confronti del pacchetto di riforme che il Governo intende realizzare. in particolare. Evoca il manifesto dell'associazione 23mo anniversario della strage che ha fatto infuriare il ministro Carlo Giovanardi perché si citano «le riforme di ispirazione piduista».

Bolognesi ha parlato anche delle altre vittime bolognesi, come il professor Marco Biagi, ucciso dalle Brigate Rosse dopo essere stato lasciato colpevolmente solo dallo Stato. «Marco Biagi è stato lasciato solo da chi aveva il compito di proteggerlo» dice il presidente dell'Associazione.

Ad ascoltarlo, in piazza, anche Sergio Cofferati che applaude convinto. Cofferati, che sarà candidato sindaco della città alle prossime elezioni di primavera, aveva sfilato con il gruppo dell'Associazione dei familiari. Nel corteo anche il Bologna Social Forum, con Giuliani e Haidi Giuliani, i genitori del ragazzo ucciso a Genova dalla pistola di un carabiniere due anni fa. Una parte del Bologna Social Forum ha abbandonato la piazza subito dopo la lettura del messaggio di Ciampi. Altri no global sono invece rimasti e, oltre ad accogliere con fischi i nomi di Pera, Casini e Berlusconi, hanno mostrato lo striscione «siete lo stesso coinvolti», frase da un verso di Fabrizio De Andrè («anche se vi siete assolti siete lo stesso coinvolti»).


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