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USTICA
by Ironika Wednesday, Aug. 27, 2003 at 2:01 PM mail:

DA RINASCITA SEN. BONFIETTI SU USTICA: GIOVANARDI MESCOLA CON GRANDE BANALITA' MOLTE MENZOGNE


Ufficio Stampa "La Rinascita"
Monica Macchioni 338/5913300 ­ 06/6840081

DA RINASCITA DARIA BONFIETTI SU USTICA: GIOVANARDI MESCOLA CON GRANDE
BANALITA¹ MOLTE MENZOGNE

Su La Rinascita, settimanale del Pdci in edicola venerdì 29 agosto, è
pubblicato un articolo della Sen. Daria Bonfietti, presidente
dell¹Associazione Familiari Vittime di Ustica. Data la delicatezza del
tema e le polemiche di questi giorni con il ministro Carlo Giovanardi,
si dirama la versione integrale dell¹articolo.

"Ogni occasione è valida per la sistematica negazione della verità sul
caso Ustica da parte del ministro Giovanardi. ­ scrive Daria Bonfietti
- Recentemente il colonnello Gheddafi ha ammesso responsabilità libiche
per la bomba di Lockerbie e subito il ministro, in duetto con il sen.
Guzzanti dalle colonne de Il Giornale, ha tratto le sue conclusioni:
c'era una bomba
sul Dc 9 di Ustica. Lasciamo da parte Guzzanti, aduso a cambiare
opinione su Ustica a seconda dei suoi umori o interessi, quello che
deve scandalizzare è la posizione di un Ministro in carica che
ostinatamente, mescolando con grande banalità molte menzogne, si
schiera contro la verità su una questione così delicata. Bisogna
ricordare che il capitolo Libia è un capitolo inquietante nella
vicenda. Nell¹edizione del 2 luglio 1980 del quotidiano siciliano
L¹Ora, il consolato libico a Palermo fa pubblicare il seguente
necrologio: ³Il Consolato Generale della Giamahiriah Araba Libica
Popolare Socialista partecipa sinceramente al dolore che ha colpito i
familiari delle
vittime della sciagura aerea di Ustica e manifesta tutta la sua
solidarietà al Presidente della Regione e al Presidente dell¹ARS per
questo grave lutto che ha colpito la Sicilia². Poi, a tre settimane dal
disastro, il venerdì 18 luglio '80, secondo la ricostruzione ufficiale,
sulla Sila viene rinvenuto un aereo, un MiG23 monoposto delle Forze
Armate libiche: l' inchiesta
giudiziaria ci ha rivelato che la ricostruzione ufficiale è menzognera,
quell'aereo è caduto molto prima e, sempre secondo gli inquirenti "è
elevata la probabilità che tale caduta sia correlata con l'incidente
occorso al Dc9." In tutti questi anni il leader libico Gheddafi ha
sostenuto di conoscere la verità sulla tragica vicenda, fino ad inviare
una lettera ufficiale al
nostro Paese, (24.10.89) in cui dopo aver stigmatizzato le manovre Nato
nel Mediterraneo alle quali aveva partecipato anche l¹Italia, scrive:
³Tali manovre hanno disperso tutti gli sforzi compiuti dalle forze
progressiste ed amanti della pace, per la sicurezza e l¹integrità del
Mediterraneo. Non avete scordato certamente il delitto e la tragedia
occorsa al Dc9
dell¹Italia, abbattuto il 27.06.80, in cui hanno perso la vita decine e
decine di vittime, a causa della aggressione ed in conseguenza della
presenza delle basi e delle flotte militari, nel Mediterraneo". Sempre
Gheddafi ha sostenuto, in moltissime occasioni, di essere lui la
vittima designata nell'attacco di quella notte. Anche nel febbraio '98,
in una
intervista La Stampa, ha affermato "Io sono il testimone, perché io in
quelle ore andavo in aereo verso la Jugoslavia. Però noi, a differenza
dei passeggeri del volo Italia, siamo arrivati a destinazione sani e
salvi. Quando abbiamo sentito dell'abbattimento di questo aereo civile,
abbiamo capito che probabilmente noi eravamo l'obiettivo. E che loro
volevano buttar giù il mio aereo". Certamente le ultime iniziative di
Gheddafi riguardo Lockerbie debbono essere attentamente considerate, ma
sotto un'altra ottica: I libici non hanno mai risposto alle nostre
richieste di informazioni su Ustica tramite rogatorie internazionali,
pur dicendo ³siamo pronti a parlare
di questa vicenda². Gheddafi lo ha dichiarato tante volte di sapere, ma
sul piano formale non si è mai scritto nulla. E¹ singolare che il
nostro paese sia riuscito, con tre o quattro anni di diplomazia
intensiva, a convincere lo stesso Gheddafi a consegnare nelle mani
della giustizia internazionale i presunti attentatori del volo Pan Am
precipitato a Lockerbie, mentre per gli ottantuno civili che erano sul
DC9 non si sia fatto nulla nella ricerca della verità e delle
responsabilità. Non credo, ad esempio, che i nostri governanti che sono
stati di recente a Tripoli abbiano affrontato questo problema. In
mancanza di una adeguata iniziativa diplomatica, parla invece
Giovanardi tutto teso nel sostenere l'ipotesi bomba facendo anche
scomparire le conclusioni della sentenza ordinanza del giudice Rosario
Priore che ci ha consegnato, nel '99, la verità giudiziaria sulla
vicenda Ustica:
³L'incidente al Dc9 è occorso a seguito di azione militare di
intercettamento, il Dc9 è stato abbattuto, è stata spezzata la vita a
81 cittadini innocenti con un¹azione, che è stata propriamente atto di
guerra, guerra di fatto e non dichiarata, operazione di polizia
internazionale coperta contro il nostro Paese, di cui sono stati
violati i confini e i diritti. Nessuno ha dato la minima spiegazione di
quanto è avvenuto". Ci si
deve chiedere come si possa accettare la menzogna sistematica di un
Ministro, nella sua veste istituzionale, nei riguardi del Parlamento e
dei cittadini, in un inaccettabile misto di banalità, superficialità e
servilismo nei riguardi degli imputati. Tutto questo ferisce
profondamente la verità, il ricordo delle vittime e la coscienza civile
del Paese che sulla vicenda Ustica ha sempre mostrato grande
sensibilità².

Roma, 25 agosto 2003

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