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Gheddafi ribadisce: l'aereo di Ustica abbattuto per uccidermi
by samuraio Monday, Sep. 01, 2003 at 10:59 AM mail:

TRIPOLI - Furono gli Stati Uniti ad abbattere il Dc9 Itavia sui cieli di Ustica. Credevano che a bordo ci fosse Muammar Gheddafi. Volevano eliminarlo.

"Volevano colpire me". L'accusa del leader libico durante un discorso in cui ha ricostruito la storia dei rapporti con l'Occidente

TRIPOLI - Furono gli Stati Uniti ad abbattere il Dc9 Itavia sui cieli di Ustica. Credevano che a bordo ci fosse Muammar Gheddafi. Volevano eliminarlo. E' lo stesso leader libico, al potere da 34 anni, a fornire la versione, una delle tante, dell'abbattimento del Dc9 Itavia, che ancora oggi rimane un mistero. Gheddafi ha parlato ieri sera per celebrare il 34/o anniversario della rivoluzione libica. Al centro del suo lungo discorso, due ore e mezza, i rapporti internazionali. "Con la rivoluzione americana abbiamo in comune molto più di quanto ci divida", ha detto Gheddafi. Per l'Italia ha avuto parole di amicizia ("l'Italia di una volta si è macchiata di colpe coloniali, che oggi ha riconosciuto e i rapporti sono ottimi"). E' tornato anche a parlare della Lega Araba Gheddafi, che, come ripete da tempo "non ha più senso e va sostituita con una Unione Araba", a modello della recente Unione Africana per cui il leader libico si è fortemente battuto.

Ma gran parte delle due ore e mezzo del discorso è stata dedicata, oltre che alla proposta ormai già vecchia di un anno, di fondare uno stato unico che comprenda israeliani e palestinesi ("Isratine"), alla ricostruzione della storia delle ostilità con gli Stati Uniti. Washington avrebbe deciso di considerare nemica la Libia dall'inizio del regime di Gheddafi, "perché - ha spiegato il leader libico - avevamo espulso le loro basi militari, facendogli perdere una posizione strategica nel Mediterraneo". Da allora, ha continuato Gheddafi, si sono susseguite le accuse di terrorismo verso il nostro regime ("anche se noi come loro siamo contro i terroristi"), quelle di costruire armi di distruzione di massa ("ma noi vogliamo liberare l'area dalle armi di distruzione di massa") e tante altre accuse. Qualche esempio: le responsabilità per l'attentato alla discoteca "La Belle" di Berlino (dicembre '85) e per quello nei cieli di Lockerbie (dicembre '88), dei quali "le inchieste non hanno mai identificato i veri responsabili e noi non abbiamo mai saputo chi sono", ha concluso Gheddafi.
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Ma Libia, ha aggiunto il leader libico, ha pagato gli indennizzi tanto per le 270 vittime di Lockerbie quanto per le 170 dell'esplosione del Dc10 Uta nei cieli del Niger (settembre '89) perché era necessario voltare pagina nei rapporti internazionali e perché era necessario cancellare il passato e andare avanti verso un futuro di pace, di sviluppo, un futuro migliore per tutta l'umanità.

E' per questo, ha annunciato il leader libico, che, accogliendo l'invito del presidente francese, Jacques Chirac la Libia ha aumentato gli indennizzi per le famiglie delle vittime francesi del Dc 10 UTA. "Anche se i francesi - ha precisato Gheddafi - non avevano alcun diritto di chiedere aumenti degli indennizzi già fissati".

Un lungo discorso quello di Gheddafi, che qualche osservatore iracheno a Tripoli ha interpretato con la volontà di offrire a Stati Uniti e Francia un volto nuovo della Libia. Un pretesto per eventuali azioni militari contro la Libia a modello di quella contro Bagdad. Un giocare d'anticipo per non rimanere spiazzati più in là nel tempo


(1 settembre 2003)

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