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Disobbedienti a Riva del Garda, blocchi stradali, canoe e bengala contro il pre-Wto
by dall'unità Friday, Sep. 05, 2003 at 1:44 PM mail:

Disobbedienti a Riva del Garda, blocchi stradali, canoe e bengala contro il pre-Wto.


I disobbedienti hanno srotolato sulla strada un lungo striscione: «I diritti non si vendono, stop Wto». È iniziata così questa mattina a Riva del Garda una serie di azioni di disturbo messe in atto da alcune centinaia di dimostranti no global. La giornata è proseguita con due blocchi stradali sull'arteria principale che conduce a Riva del Garda, con l'obiettivo di impedire il passaggio alle auto dei delegati attesi al vertice informale dei ministri degli Esteri dell'Ue che ha inizio stamane nella cittadina trentina. E si è formata una coda di quattro chilometri che ha fermato anche le auto blu degli ospiti del vertice. Fra Torbole e Riva del Garda, è stato anche danneggiato un pulmino dell'esercito che funge da navetta: al mezzo, fermato e messo di traverso sulla strada, sono state tagliate tutte e quattro le gomme e con una vernice bianca qualcuno ha scritto "No Wto". I manifestanti hanno proseguito la protesta mettendo sulla strada anche delle assi di legno e dei copertoni.

Una cinquantina di Disobbedienti che partivano dal blocco sul lato ovest della statale Gardesana, ha tentato di avvicinarsi al Palacongressi, dove doveva ancora iniziare il vertice ufficiale dei ministri degli Esteri Ue, a bordo di canoe e gommoni. Hanno fatto una cinquantina di metri, pagaiando e scandendo slogan, poi sono stati quasi tutti bloccati dalle forze dell'ordine. Sei canoe e due gommoni sono riusciti però a sfuggire alle forze dell'ordine appena sotto il varco di ingresso alla zona del vertice ufficiale.

Momenti di tensione si sono vissuti verso l'ora di pranzo quando si è svolto un tentativo di sfondamento della «zona rossa» con lo sparo di decine di bengala. Un centinaiodi Disobbedienti si è radunato in piazza Garibaldi di Riva del Garda proprio mentre arrivavano le delegazioni dei ministri degli esteri dei 25 che partecipano alla riunione informale presieduta da Franco Frattini. I Disobbedienti hanno tentato di forzare il cordone allestito dai poliziotti proteggendosi con gli scudi, poi hanno improvvisato un sit-in coordinato dal loro leader Carlo Casarini, con gli altoparlanti a tutto volume. Si sono avuti momenti di apprensione quando dalla folla sono stati sparati in aria una ventina di bengala i cui botti inizialmente hanno allarmato passanti e forze dell'ordine. Pare che ci sia stata anche una breve colluttazione tra polizia e dimostranti protetti dagli scudi di plexiglass, ma non risulta alcun ferito. La situazione si è poi acquietata e la protesta è proseguita solo con slogan e comizi improvvisati con i megafoni.

In tutto i dimostranti sono oltre 500 militanti (mille secondo gli organizzatori del corteo), guidati da due leader dei disobbedienti italiani, Luca Casarini e Francesco Caruso e vengono sorvegliati a vista da forze dell'ordine alle porte della cittadina, un tranquillo centro di villeggiatura sul lago di Garda conosciuto soprattutto da velisti e windsurfer. I disobbedienti protestavano anche questa volta contro la creazione di una "zona rossa" di protezione dei delegati, oltre che con le politiche del Wto, contro la privatizzazione dei diritti all'istruzione e alla sanità, oltre che alle politiche sulla distribuzione dell'acqua, contro quindi le linee approvate dal Gatt. «Blocchiamo le strade per bloccare la violenza delle politiche liberiste in tutta Europa», ha detto Casarini.

Nel vertice informale di due giorni, che si apre oggi, i 15 ministri del blocco europeo e alcuni futuri membri Ue cercheranno di superare le divisioni sul testo della nuova Costituzione europea, presentato dall'ex presidente francese Valery Giscard d'Estaing, a un mese dall'apertura della Conferenza intergovernativa che lo dovrà discutere, eventualmente modificare, ed approvare. Sul tavolo dei ministri ci sarà inoltre la crisi irachena e lo spinoso dibattito sull'inserimento del braccio politico di Hamas nella lista dei gruppi terroristici. Ma sicuramente al centro dei dibattiti ci sarà anche la proposta americana di una nuova risoluzione all'Onu sull'Iraq e la bocciatura della sua prima stesura da parte di Germania e Francia.

Gli organizzatori della protesta no global hanno detto di aspettarsi circa 20.000 manifestanti nella principale anifestazione prevista a Riva per domani.

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