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[Bolivia]: la guerra del gas. report 2/10
by imcbolivia. trad. garabombo Saturday, Oct. 04, 2003 at 11:11 PM mail:

da indymedia bolivia.

Cominciato lo sciopero cittadino a El Alto, 2 ottobre.
Gruppi mobilitati e 5 arresti.
Lo sciopero cittadino è cominciato a El Alto, che si è svegliata militarizzata. Gruppi di manifestanti e di
organizzazioni di lavoratori e di quartiere hanno fatto il giro di diverse zone cittadine per verificare la chiusura
dei negozi e degli esercizi commerciali. In città diversi cortei, compreso quello più importante della Central Obrera
Boliviana che ha organizzato la giornata. Bloccate intanto le stradae che portano da El Alto ad altre province; per i
blocchio stessi arrestate 5 persone. A La Paz assemblea di maestri cittadini e rurali.

Proprio a El Alto è arrivata la marcia che partita da Cochabamba dovrà raggiungere Warisata, località in cui sono stati uccisi due settimane fa 6 contadini in lotta. Arrivata a El Alto, dopo aver incorporato nelle sue fila altri gruppi
provenienti da Oruro, ha appoggiato lo sciopero cittadino in atto. alle 11,30 locali sono segnalati scontri con la polizia e i militari.

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BOLLETTINO DELLA "CONFEDERACIÓN SINDICAL ÚNICA DE TRABAJADORES CAMPESINOS DE BOLIVIA"

Mantenuti intatti i blocchi nelle province di Manco Capac, Los Andes, Omasuyus, Larecaja, Muñecas, Camacho, Villarroel,
Murillo (Palca, Ánimas, Mallas, Río Abajo) a parzialmente Aroma.
Scontri a El Alto tra studenti universitari, lavoratori e gruppi di quartiere da una parte e polizia e militari dall'altra, nel tentativo di salvaguardare e proteggere i commercianti che hanno chiuso i propri negozi e hanno cominciato lo sciopero.
Al momento ci sarebbero 5 arrestati.
A La Paz situazione simile con militari e polizia presente in massa a controllare la marcia cittadina.

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La comunità universitaria di Cochabamba si mobiliterà nella notte per protestare contro la vendita del gas boliviano e contro il governo nazionale. Lunedi intanto ci sarà un'assemblea generale nazionale convocata dalla COB Central Obrera Boliviana con il fine di unificare e rafforzare le mobilitazioni in difesa del gas nazionale e per ottenre principalmente le dimissioni del Presidente Sanchez de Lozada.

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report da Indymedia El Alto:

Sciopero cittadino a El Alto. Protesta che richiede l'abolizione immediata dei progetti di privatizzazione del settore estrazione-vendita del gas boliviano e contro le condizioni sfavorevolissime per il popolo boliviano nell' esportazione "forzata" verso Stati Uniti e Messico; dalle prime ore della mattina diversi gruppi di dirigenti di organizzazioni dei distretti che compongono El Alto, hanno cominciato a bloccare le carreteras e le principali avenidas del posto. I picchetti con copertoni incendiati agli incroci principali hanno bloccato totalmente la circolazione delle autovetture e dei mezzi di trasporto pubblici. Per arrivare nella zona della Ceja alcuni cittadini hanno dovuto camminare per chilometri vista l'interruzione del regolare flusso del traffico.
Nella zona di diversi di questi blocchi la polizia è intervenuta sparando gas lacrimogeni.

Importante presa di posizione di alcuni dei giovani agenti recentemente reclutati dal governo, che hanno chiesto con cartelli e blocchi stradali che i loro figli non siano impiegati in scontri con gruppi e organizzazioni sociali.
Gli scontri più duri si sono prodotti a mezzogiorno nella avenida 6 de marzo, nell'unione tra le calles 2,3,4 e 5.
Gruppi di universitari e lavoratrici delle pollerie hanno affrontato la polizia con pietre, petardi ed esplosivo.
Al termine degli scontri con la polizia lontana gruppi di giovani hanno saccheggiato un paio di negozi trovati aperti, il che ha generato il panico tra i commercianti. Le banche non hanno nemmeno aperto e molte di queste hanno fatto ricorso a barriere protettive metalliche.
Militari e agenti di polizia hanno preso il controllo di diverse zone della città fin dall'alba.
La città vive militarizzata da giorni e giorni. Anche l'aereoporto è controllato a vista.


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BLOCCO NAZIONALE DELLE VIE AUTOSTRADALI DA LUNEDI 6 OTTOBRE

Leaders campesinos, indigeni, cocaleros e parlamentari del MAS confermano l'organizzazione del blocco nazionale delle vie di comunicazione a partire da lunedi 6 ottobre, per la "comune difesa delle Vita e della Democrazia".
Invito alle FOrze Armate e alla polizia ad unirsi a questo movimento.
Alla riunione hanno anche partecipato dirigenti della CSUTCB, Confederazione di Produttori della Foglia di coca del Tropico, Movimiento Sin Tierra, Federazione di donne campesinas Bartolina Sisa e altri gruppi.
Unione dunque dei principali settori sociali in lotta.



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