LETTERA POSTUMA DI FRANCISCO ORTIZ PRIMA DI MORIRE.
BADAJOZ 18/7/03.
Saluti e amore a tutti i compagni. Questa lettera pretende essere breve e concisa pero´ sopratutto postuma. Come saprete, almeno la maggioranza, ho pagato 20 anni di carcere integri, e di questi tra regime di isolamento e dal 1991 in reggime F.I.E.S. 1 R.E., quasi 17 anni nella attualita´, dopo una breve parentesi di 6 mesi di liberta´, sposato, figlio abortito e per lui divorziato. Mi ritrovo 3 anni e 13 giorni prigioniero e dal primo giorno senza motivo, in reggime F.I.E.S.; Malaga, Alicante, Picassent, Huelva, Jaen e, adesso stesso, Badajoz. Sono libertario -dentro e fuori- da quando ho l'uso della ragione e tanto in strada che come carcerato ho lottato per questo, per mettere un granello di sabbia e di cambiamento nella attualita´ esistente di continuo schiacciamento dal capitalismo piu´ fascista e selvaggio. Per le circostanze (23 anni di gattebuie sterminatrici) la mia lotta e´ stata piu´ forte nel carcere (anche se per la strada si fecero piu´ di due ‘buone storie’ di sabotaggio al nemico, che non descrivo per spazio e per non dare rischio ad altri.)
In 20 anni non ce ne fu uno in cui non intervenni negli ammutinamenti direttamente in tutti i suoi aspetti: ideologici, strategici e di azione diretta. E come e´ ben saputo mantenemmo sotto scacco tutto un governo durante piu´ di una decade nonostante la sua durissima repressione. Pero´cosa succede adesso? In 3 anni ha mancato solo che tanto come a Claudio, Gilbert e me ci tappassero la bocca -testualmente-.
Ho approffitato di piccoli trionfi sopra questi cani, cosi´ io, Francisco Ortiz Jimenez, contribuii direttissimamente al licenziamento di direttori generali di centri direttivi, direttori, secondini di abbastanza carceri e abbastanza elementi subalterni. Questo e´; l' opportunita´ di azione nulla, comunque li´ dove mi sono trovato c'é armonia tra i carcerati ed in alcuni posti anche alcune belle storie. Pero, in generale e riassumendo il 99% dei prigionieri, e parlo per il F.I.E.S. (degli altri piu o meno e lo stesso) sono addormentati a base di pastiglie e contro questo non serve il lavoro quotidiano di uno per uno, facendoli diventare consapevoli perche´ lascino di accettare questa merda che li mantiene passivi, addormentati, nonstante parlino e camminino. Questo non si puo´ fare perche´ e´ come nel ‘grande fratello’ se capiscono che trionfi ti trasferiscono e ricominci da capo.
Ragionando in un modo intimamente personale e senza che mi importi l' opinione contraria di assolutamente nessuno (che quindi non la chiedo) negli ulitimi anni ho deciso (da tempo) di lasciare di esistere. Ho provato a suicidarmi in varie occasioni senza riuscirci in nessuna di loro (essendo totalmente sano, forte di bell' aspetto, senza anticorpi di niente ne niente di niente, con 43 anni ma con aspetto giovanile) lasciai una o due lettere di rivendicazione: liberta´per gli incarcerati malati, fine dei F.I.E.S. ed di la dispersione e accusava il controllo diretto e tutta questa banda di canaglie azzurre (secondini) di induzione al suicidio cosi´ come i giudici di sorveglianza per azione od omissione (ogni intento di suicidio aveva come terapia una sanzione).
Nel carcere di Madrid, e per accettarlo non dovevo trovarmi nelle mie piene facolta´ mentali, mi trasferirono per farmi visitare a fondo da uno psicologo extra penitenziario a Huelva, e nell' ospedale di Jaen dallo psichiatra e dalla psicologa professionista. La cosa gli e´ riuscita male sia come sia morire, per mia scelta libera e consapevole e la faro´ con una grande overdose di pastiglie che ci somministrano, non a caso. So che non cagliera´, magari, pero´mi piacerebbe tanto che riflettessero anche se fossero solo la meta´. E in ogni caso, non muoio ‘da solo’ perche´ voglio (amo la vita e desidero vivere) ma perche´ non ce la faccio piu´a vivere cosi´; come una belva ingabbiata nei dipatimenti che sembrano segreti militari, dove non e´ valido per i cani da guardia, per ordine dei loro capi nelle proprie leggi che dettero le vipere con la giacca e cravatta che governano in nome di quelli di sempre; dove non ti riconoscono piu´ dignita´ che quella che ti fai valere da solo, a livello individuale; dove la maggioranza delle volte non hai un' altra ‘difesa’ possibile che la tua voce luciferina per giustificare la bestia che sei (aggiungo in parte, in piccoli esempi di difesa in solitario della tua dignita´, assumendo quello che viene dopo con totale integrita, valenza e legalita´, che mai mi sono mancate).
Quindi, sto morendo per me, per tutti i miei compagni, per la dignita´di tutti gli esseri umani e per un mondo libero di uomini e donne svegli e senza carceri. Vi amo compagni Nonsottomissione! Insurrezione! Anarchia, liberta´ e dignita´!
Puoi fare con questo scritto quello che vuoi, buttarlo via, diffonderlo... io ti autorizzo per la presente, dalla mia mano e lettera Francisco Ortiz Jimenez DNI 27375760 Un abbraccio tanto immenso come libertario.
SCIOPERO DELL' ORA D' ARIA NEL CENTRO PENITENZIARIO DI BADAJOZ PER L'ASSASINIO DI F.Ortiz.
I compagni di modulo di Paco Ortiz stanno in sciopero indefinito dell’ora d’aria dopo la morte di Paco. In rivendicazione per questo suicidio incitato. I compagni hanno bisogno di aiuti economici urgenti per continuare lo sciopero, siamo in cattive condizioni economiche. Che si diffonda questa notizia dentro le prigioni perche´si aggiungano a questo atto piu´ incarcerati. Dall'esterno chiediamo la diffusione di questa notizia e solidarieta´ urgente rivoluzionaria. L'indirizzo al quale potrete dirigere per informarvi e mandare il vostro appoggio sia morale che economico e´ :
Miguel Tigeras Rincon C.P. De Badajoz mod.7 Ctra de Olivenza km.7,300 Badajoz
Saluti e anarchia.
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