L'esercito cileno dietro le ultime azioni militari del governo boliviano?

Due ex ufficiali boliviani, destituiti per aver sostenuto le rivendicazioni dell'opposizione in Bolivia, hanno denunciato oggi che militari cileni starebbero consigliando il ministro della difesa Carlos Sanchez Berzain nella repressione dei disordini in corso a El Alto, dove vi sono state numerose vittime. Lo sostiene la televisione RPT. L'ex maggiore della polizia David Vargas, e l'ex colonnello dell'esercito, Gilberto Ugarte, hanno sostenuto che ''17 capi militari cileni si trovano nell'Hotel Radisson con il ministro Sanchez Berzain, e sono loro che stanno dirigendo la repressione''. In particolare Ugarte ha aggiunto che vi sarebbero un centinaio di militari ed agenti di polizia cileni nel dipartimento meridionale di Tarija e altri 100 ad Oruro (Bolivia centrale). Le manifestazioni sono cominciate il 15 settembre scorso per respingere un progetto governativo mirante ad esportare gas boliviano attraverso un porto del Cile, paese che durante la Guerra del Pacifico (1879-1883) sottrasse alla Bolivia l'accesso al mare
Due reggimenti della polizia boliviana (3/o e 5/o) impegnati nella repressione dei disordini a El Alto si sarebbero ammutinati ed avrebbero operato una manovra di ripiegamento. Lo ha detto oggi un testimone oculare a Radio Fides. Lo stesso testimone che non ha fornito particolari sull'episodio, ha anche aggiunto che una folla di persone ha occupato le sedi di due emittenti FM (Radio Andina e Radio Illimani) che si trovano nel quartiere Alto Lima di El Alto. Intanto sono pervenute notizie di furti e saccheggi nel quartiere 'El cementerio' di La Paz, opera di bande di ladri che starebbero sfruttando l'assenza degli agenti di polizia, concentrati tutti nel contenimento delle manifestazioni a El Alto