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Dati e informazioni sull'immigrazione
by killerina Thursday, Oct. 23, 2003 at 4:54 PM mail:

alcuni dati e informazioni per fare il punto su alcuni aspetti della situazione migranti in Italia

- Da quando e' in vigore la Bossi - Fini, per ogni migrante che entra in Italia, 4 ne vengono rimpatriati.
- Se nei prossimi 10 anni, non ci fossero piu' flussi migratori verso l'Europa, il continente subirebbe un calo vertiginosissimo ( si parla di milioni di persone) della popolazione compresa nella fascia d'eta' tra i 20 e i 40 anni, e quindi della forza lavoro.
- Nel mondo ogni 35 abitanti 1 e' un migrante.
- 700.000 sono state le regolarizzazioni di colf e badanti, come previsto dalla Bossi - Fini. Non sappiamo invece quante delle richieste di regolarizazione si sono trasformate in facilitazioni di identificazione dei migranti e quindi in rimpatri e fogli di via, quante le richieste respinte, quanti i lavoratori licenziati da datori di lavoro che si sono rifiutati di metterli in regola, impedendo loro la regolarizzazione, quanti ancora i lavoratori in nero nel nostro Paese.
- La questura di Agrigento (ma e' solo un esempio) non consente, agli uomini e alle donne che approdano su quelle coste, di presentare richiesta di asilo politico, come previsto dalla legge (l'Italia, lo ricordiamo, ha la legge piu' superficiale e precaria, sui richiedenti asilo, di tutta Europa).
- 28 sono gli accordi bilaterali con altrettanti paesi d'origine di migranti. Ad esempio, l'accordo con la Tunisia prevede che il governo locale accetti tutti i rimpatri di cittadini tunisini e anche di cittadini non tunisini che per arrivare in Italia siano passati da quel Paese. In tunisia l'espatrio clandestino e' un reato penale.
- Da quando e' in vigore la Bossi - Fini sono di poco diminuiti gli sbarchi ma e' aumentato in maniera esponenziale il numero dei migranti morti nel tentativo di raggiungere l'Italia.
- Il passaggio in mare dal nord Africa alla Sicilia costa, in media, 1500 dollari ed e' preceduto da giorni di reclusione in garage buii e umidi senza viveri.
- Una percentuale tra il 10 e il 25% degli aiuti internazionali verso i paesi dell'Africa arriva dai paesi del sud dell'Europa, mentre solo dall'1 al 5% dai paesi del nord, mentre le somme versate dai paesi sottosviluppati per saldare il debito estero sono piu' elevate degli aiuti stessi. Ma il governo non si era impegnato a cancellare il debito e a destinare lo 0,1 per cento del Pil agli aiuti internazionali?
- Le esportazioni verso il Continente Nero superano di gran lunga le importazioni dallo stesso continente verso l'Europa: e' il sintomo di politiche protezioniste e di chiusura che ostacolano lo sviluppo dei paesi del cosiddetto "Terzo Mondo".

Nell'informativa del governo del 22 ottobre 2003, parlando delle regolarizzazioni dei lavoratori migranti, il ministro Pisanu ha parlato di "apertura della porta a due ante dei diritti e dei doveri" da parte del governo italiano nei confronti di queste persone. In realta' i permessi di soggiorno rilasciati sono temporanei e i lavoratori non possono permettersi "il lusso" di essere licenziati. Nel caso in cui, infatti, un migrante non riuscisse a trovare lavoro regolare nell'arco di pochi mesi e' prevista l'espulsione dall'Italia. Migliaia sono i lavoratori migranti cui e' stato negato il diritto al lavoro perche' licenziati da datori di lavoro che li avevano assunti in nero e che si sono rifiutati di regolarizzarli, costringendoli cosi' a rivolgersi al mercato dei contratti falsi.
Le parole d'ordine del dibatitto alla Camera sono state sicurezza e controllo delle frontiere (auspicando la solerte attivazione dell'agenzia europea delle frontiere). "Negoziando quote relativamente limitate con i paesi d'origine - ha detto Pisanu - si ottiene piu' collaborazione per i rimpatri e icontrolli alle frontiere". I migranti considerati solo come forza lavoro e manodopera per l'Italia e per l'Europa, mai come esseri umani con il diritto alla liberta' di movimento e di riscatto.
Sul Corriere della Sera del 22 ottobre, il ministro Tremonti dichiara che per migliorare i controlli alle frontiere bisognera' dotare le forze marittime che vigilano sulle coste di siluri intelligenti, siringhe con anestetizzanti, radiazioni e proiettili che sparino sostanze scivolose che impediscano alle persone di stare in piedi sulle barche.
Libera circolazione delle persone? Scordatevela!

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