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Pisa: Rebeldia generalizza lo sciopero!
by Rebeldia::Comunicazione Friday, Oct. 24, 2003 at 3:56 PM mail: rebeldia@inventati.org

Sciopero generale e generalizzato a Pisa

Pisa: Rebeldia gener...
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Reclamiamo i diritti, generaliziamo lo sciopero
Succedono cose strane a Pisa:
Le statue di marmo parlano, le agenzie interinali chiudono!

Oggi i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil, i Cobas ed il Sin.Cobas scioperano e riempono le piazze di tutta Italia. Oggi anche centinaia di lavoratori e lavoratrici precari, co.co.co., contrattisti a termine e studenti hanno deciso di generalizzare la mobilitazione contro questo Governo ed i suoi provvedimenti antisociali e di guerra.
In questi ultimi anni abbiamo assistito ad una progressiva perdita del potere d'acquisto dei salari, ad un tentativo di riduzione degli spazi democratici sui luoghi di lavoro, ad una delegittimazione e intimidazione da parte del padronato contro chi si oppone alle politiche confidustriali e governative. Precarietà, flessibilità, intermittenza, negazione di ogni diritto sono le linee guida su cui si muove questo Governo.
Oggi siamo stati in piazza per boicottare e disobbedire alla legge 30, che propone oltre 40 tipologie contrattuali e porterà ad una ulteriore flessibilità e precarietà nel mercato del lavoro, e per reclamare diritti e reddito per le nuove generazioni di lavoratori e lavoratrici privi di ogni diritto, da quello di sciopero a quello alla maternità e che non potranno mai aspirare ad una pensione pubblica di anzianità.
Per questo la nostra partecipazione alla sciopero generale si è caratterizzata in due momenti:

Ore 8: Le statue parlanti.
La gravità delle proposte di riforma del governo Berlusconi animano addirittura le bianche statue marmoree di Pisa: da Giuseppe Garibaldi, a Vittorio Emanuele passando per Nicola Pisano e Corleone, insieme con molti altri, hanno aderito alla generalizzazione dello sciopero esprimendo il loro dissenso rispetto all'ennesimo attacco del sistema neo-liberista contro lo stato sociale. Il loro supporto allo sciopero è stato espresso tramite dei fumetti legati alle statue. Questi gli slogan:
Piazza dei cavalieri: co.co.co. codè! Non siamo polli d'allevamento!
Ulisse Dini: Stavo per risolvere la quadratura del cerchio quando la Manpower mi ha chiamato per 3 ore di facchinaggio.
Piazza Garibaldi: Fui ferito ad una gamba e mi hanno licenziato.
Piazza del Carmine: Legge 30, 40 tipi di contratti, zero pensioni: Disobbediamo!
Piazza della Berlina: Stop precarietà: Adecco non ho più una pensione!
Piazza Carrara: No alla Bossi-Fini, siamo tutti clandestini.
Piazza Santa Caterina: Contro la guerra senza SE e senza MA.

Ore 10,30: "CO.CO.CO-CODÉ! Adecco non ho più la pensione!"
Stamani siamo entrati in un'agenzia interinale per denunciare la precarietà che ci hanno imposto in questi anni. Siamo contrari alle collaborazioni coordinate e continuative (i cosidetti contratti co.co.co.) e anche i polli sono venuti a dire la loro: "co.co.co. codè! Adecco non ho più la pensione". Adecco, il nome di una delle più importanti agenzie di lavoro interinale, anziché "adesso". Ci uniamo al coro dei polli in lotta per reclamare i nostri diritti: non essere divorati dal mercato, per il diritto al lavoro e al reddito, per un'altra cittadinanza. L'occupazione e la liberazione dell'agenzia di lavoro interinale è stata temporanea, ma non sarà temporanea la nostra lotta contro chi ci vuole "a tempo", "a chiamata", sfruttati e precari. la generalizzazione continua, oltre il 24 orttobre, verso lo sciopero dei metalmeccanici della Fiom il 7 novembre: e ne vedrete delle belle!

Galleria di Foto: http://italy.indymedia.org//news/2003/10/408368.php

Laboratorio delle disobbedienze - Rebeldìa
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