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La vera storia del CIP Alessandrino di Roma
by Anni novanta Saturday, Nov. 01, 2003 at 2:09 PM mail:

Dopo gli arresti in piazza e lo strascico di polemiche chiariamo come ando' quella storia. Non con le fonti della cronaca nera o della questura come ha fatto il manifesto ma con la memoria del movimento



Nel newswire di Indymedia questi del CIP continuano a rimestare e a rigirarsi un po' la storia come gli pare, per rinfrescare la memoria la storia fu:

uno dei loro leader, in realta' il loro leader, risulto' essere beneficiario di fondi del SISDE (servizio segreto civile italiano, tipo la CIA in USA) attraverso la madre, segretaria operativa del capo del sisde

Questo tipo, Alberto Luzzi, aveva aperto un agenzia di viaggi che era la biglietteria di servizio del SISDE e in questa agenzia lavoravano o avevano lavorato anche altri del CIP

Scoppio' lo scandalo dei fondi neri del SISDE (soldi del servizio finiti in ruberie personali case comprate coi soldi del SIDE etc.) e sui giornali apparve quello di Luzzi.

A quell'epoca il CIP stava all'interno del coordinamento dei CSOA di Roma che riuniva piu' o meno tutti i CSOA della citta'.

Quindi tutti vollero avere dei chiarimenti dal CIP... che cazzo stava succedendo, chi sono davvero questi?

Il CIP non era un classico CSOA (giovani del quartiere che si occupano uno stabile abbandonato) ma un'organizzazione politica che aveva occupato un posto sull'onda delle occupazioni dei CSOA a Roma in quegli anni

Vennero fatte diverse assemblee e incontri di tutte le strutture romane al CIP, si scopri' che loro la storia del SISDE la sapevano gia' da tempo.
Non avevano nessuna intenzione di essere trasparenti e di spiegare cosa era successo e come fosse andata. Quanti soldi del SISDE erano entrati dentro il posto, quanti ne venivano usati per stampare le migliaia di copie di Assalto al cielo la loro rivista etc. etc..

Di fronte a queste richieste di trasparenza questi del CIP si chiusero a riccio dicendo che era un loro affare interno

Il resto del movimento romano ne prese atto e gli comunico' che dato questa loro profonda ambiguita' non sarebbero piu' stati accettati in manifestazioni, assemblee ed altre iniziative pubbliche in citta'.

Loro presero subito la palla al balzo (non hanno mai rinunciato a provocare) e si presentarono in forze ad una assemblea all'universita' dalla quale vennero cacciati a suon di botte.

Dopo quell'evento segui' ancora qualche corteo dove loro si presentarono e vennero cacciati a bastonate fino a che per un po' non si sono piu' visti.

Sono riapparsi, dopo diversi anni, ai grandi cortei conto la guerra alla Jugoslavia, la gente aveva ormai perso, dopo anni, la pratica di gonfiarli di botte appena arrivavano in piazza e cosi' ricominciarono a tornare ai cortei.

Poi non si sono mai persi i cortei per la Palestina e non hanno perso l'occasione di piazzarsi alla tenda della solidarieta' fatta a Piazza Venezia dalla comunita' palestinese del lazio.
Alcune strutture romane se ne andarono subito xche' c'erano questi del CIP, altri ne parlarono con la comunita' palestinese spiegandogli sta storia ma decidendo di non lasciarli soli col CIP e comunque non era aria di allontanarli al solito modo dato che quella piazza era completamente piena di polizia vista la vicinanza col quartiere ebraico.

Ma la vera operazione di riciclaggio del CIP nasce quest'estate quando alcuni collettivi di compagni ex autonomia di classe di roma e provincia decidono di dar vita ad Europposizione insieme al CIP. Fare riunioni insieme etc.

Il CIP e' lo stesso, le persone che c'erano allora ci sono oggi.

Il chiarimento se ci doveva essere ci doveva essere allora. Non c'e' stato e hanno ricevuto e ricevono il trattamento che la loro ambiguita' merita.

Chi ha deciso di recuperarli con la vicenda EUROPPOSIZIONE sta venedo trattato di conseguenza, dispiace ma e' cosi'

Il Cip continua a scrivere su Indymedia che tutti i CSOA di Roma sono fatti di radical chic che passano il tempo a farsi le canne, che loro sono gli unici che lavorano (!!!) che chi scrive contro di loro e' un poliziotto, che non vanno richiesti chiarimenti o sono gia' stati dati etc.

Beh dicessero quello che gli pare, per molti a Roma quella fu una vicenda chiusa quando loro decisero che era un "affare interno loro" e che non c'era altro tempo da perdere con questi.

Tutto quello che succede o si scrive oggi serve solo a far chiarezza a dire ai pischelli/e (e non): "Ehi attenzione dietro quell'atteggiamento da duri, dietro quel mascheramento tipo blocco nero (sic!) ci sono questi stalinisti del CIP che hanno anche avuto dei trascorsi di infiltrazione con il SISDE e che furono cacciati dalle piazze di questa citta'".

Poi ognuno fa quel che vuole, ma almeno sappia con chi ha a che fare.

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