>> Martedi 11 la Giunta di Sangiuliano ha deliberato che dove sorgeva il progetto TeknoCasa ora costruiranno palazzine private a 1.500/2.00 € al mq.
>> Domenica 16 Novembre TeknoCasa Nomade presenterà presso Eterotopia l'inizio del progetto partecipato per costruire dal basso il quartiere di via Cavour.
Contro il profitto per la comunità umana.
Casa per tutt@ - Reddito per tutt@
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E' della nostra vita, dei luoghi che abitiamo, è di San giuliano
che vogliamo parlarvi
In particolare di via CAVOUR nel quartiere Borgo-est; è delle aree
a destra e a sinistra di questa strada, aggredite nuovamente dalla
speculazione edilizia, che vogliamo parlavi ed ascoltare cosa avete
da dire in proposito, cosa abbiamo da dire dei luoghi che abitiamo
e delle trasformazioni che continuano a subire.
Come si vede è stato avviato quel processo denominato PRU
(piano di riqualificazione urbana) che vedrà sorgere nuove abitazioni
al posto delle aree ex industriali: 1800 nuovi abitanti è ciò che
prevedono questi piani.
Così sorge spontanea la domanda : quali nuovi servizi sono stati previsti
o si prevede di potenziare quelli già esistenti in conseguenza ai
nuovi insediamenti autorizzati a costruire? Sembra che dobbiamo incrociare
le dita e sperare che la fogna esistente regga l'impatto degli scarichi
dei nuovi abitanti.
Nelle sedi dei partiti come in quelle istituzionali sono state spese
le più belle parole in merito allo sviluppo urbanistico: urbanistica
partecipata, riqualificazione dei quartieri, geografia urbana . Tutti
sembrano essere d'accordo sulla necessità di riqualificare le periferie
urbane.
Tutti dichiarano l'urgenza di interventi urbanistici in grado di avviare
un superamento della condizione di degrado dei nostri quartieri definiti
nel migliore dei casi dei dormitorio.
A dimostrazione di ciò "Tre piazze un centro", uno degli ultimi interventi
urbanistici dell'amministrazione comunale, sottolineava la necessità
di creare un centro cittadino, che non esiste anche perché le scelte
operate in passato non lo avevano previsto. Oggi invece la
città ha un'opportunità in via Cavour per invertire la rotta,
per costruire nuove abitazioni senza aggredire nuove aree verdi e
affrontando così il problema della casa per quello che è: un problema
di reddito, considerando che circa la metà dello stesso se ne va per
l'abitazione.
Invece
si continua costruire case a 1500/2000 euro al mq, che non potremmo
mai comprare grazie ai salari che ci ritroviamo e alla precarietà
che ci hanno imposto.
Ma affrontare pubblicamente la trasformazione delle ex aree dismesse
significa anche considerare la qualità dell'abitare dei quartieri,
significa considerare sia la possibilità ad avere un tetto sopra la
testa per tutti, per chi non riesce ad affrontare i prezzi del mercato
della casa, sia la possibilità di partecipare per chi già abita quei
quartieri e ha subito per anni l'utilizzo a scopo industriale di queste
aree.
Una opportunità per tutti di iniziare un processo di partecipazione
degli abitanti alle scelte urbanistiche.
Abbiamo indicato il PRERP
(Programma Regionale di Edilizia Residenziale Pubblica) per affermare
che era possibile una rivendicazione di risorse per la città di San
Giuliano, per costruire abitazioni a canone sociale e riconvertire
una parte di queste aree ad uso sociale.
Domenica con lo studio dell' architetto Letizia Caruzzo tenteremo
di dimostrare che è possibile in via Cavour un altro tipo di intervento
urbanistico, che è possibile immaginare e realizzare, attraverso la
partecipazione degli abitanti, un altro modo di vivere, abitare e
cooperare a San Giuliano.
Di seguito l'articolo di un giornle locale.
[Da "Il Cittadino" del 13/11/03]
San Giuliano
Previsti l'arretramento dalla strada, parcheggi, pista ciclabile e una rotonda, ma solo se i privati investiranno
L'ex fabbrica lascia spazio a 300 abitanti
Varato il piano su via Cavour: «Completato lo sviluppo della città»
San Giuliano
Approvato il piano di recupero che modificherà l'intero tratto finale di via Cavour. In particolare, una raffica di interventi si concentreranno sulla porzione di territorio che ospita la ex fabbrica di via Rossini, portata alla ribalta nei mesi scorsi dal gruppo di precari riuniti sotto lo slogan Teknocasa, i quali avevano occupato l'immobile per diverse settimane, chiedendo la costruzione di case popolari a prezzi calmierati. Ma dopo lo sgombero da parte della proprietà, e l'adozione di un piano iniziale, che ha subito alcune modifiche richieste dalla giunta, è ormai certo che quella porzione, in base a quanto previsto nel piano regolatore, ospiterà quattro nuove palazzine per circa 300 residenti. E le nuove strutture porteranno pure un consistente allargamento della strada, nonché nuovi parcheggi, e una rotonda nell'intersezione con la tartassata via Risorgimento. Il nuovo asse stradale prevederà anche una pista ciclabile, che si dovrebbe poi collegare con altri tratti protetti. Per la riqualificazione complessiva di tutta l'asse Cavour, occorrerà attendere comunque che anche gli altri Piani di riqualificazione previsti in quella zona decollino.
Un rebus che, come ha evidenziato l'amministrazione comunale, dipende dalle scelte degli operatori privati, i quali hanno possibilità di scegliere il momento propizio in cui investire su tratti del territorio da riammodernare.
Alcuni particolari sono stati quindi illustrati dall'assessore all'urbanistica Cristian Stefanoni. «È previsto un allontanamento dei caseggiati di oltre 10 metri dal filo del marciapiede. In modo tale di creare distanze sino a 30 metri. E tra i complessi si apriranno cannocchiali visivi trasversali». In particolare verrà lasciata aperta la vista sulla cava e sul parco, nonché a seconda del punto di osservazione, sull'oasi del Wwf e sul centro sportivo. Mentre la rete ciclopedonale dovrebbe attraversare le vie Sauro, Carlo Porta e Rossini, che si incrocia con via Cavour. Inoltre, come richiesto inizialmente dalla giunta, sono stati imposti tempi stretti all'operatore privato per la realizzazione della rotonda a computo degli oneri di urbanizzazione.
Un commento generale su questo progetto, che ha sortito una carrellata di interventi e osservazioni da parte delle diverse forze politiche, è stato espresso dal sindaco Marco Toni. Il quale ha spiegato: «Noi di fatto abbiamo completato l'espansione di San Giuliano. Dopodiché sarà interessante parlare di progetti integrati di intervento al fine di risolvere situazioni di promiscuità tra aree residenziale e attività produttive».
www.eterotopia.org
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