Riflessioni sulle prime due giornate del forum europeo a Parigi
Parigi due giorni dopo... un movimento ricco, complesso, eterogeneo nei simboli e nelle pratiche,di contro il tentativo di istituzionalizzare tutte le spinte all'interno di luoghi organizzati e chiusi. Ma al di fuori dei posti e degli appuntamenti ufficiali, attraversando Parigi in questi due giorni abbiamo avuto modo di conoscere e sentire voci altre, che trovano comunque il modo e lo spazio per esprimersi.
12/11/2003 ASSEMBLEA DEGLI INTERMITTENTI, salle Olympe de Gouge, ore 14 gli intermittenti sono artisti e tecnici dello spettacolo francese che lottano contro un accordo firmato dal sindacato francese (MEDEF) e da tre sindacati di minoranza rappresentanti il 10% dei professionisti di tale settore, che qualora fosse approvato dal governo francese modificherebbe il sistema di protezione sociale di cui essi godono e provocherebbe una precarizzazione di una parte importante della creazione artistica. numerose compagnie sono in sciopero a partire dal luglio scorso, in questi mesi festival e spettacoli sono stati annullati o interrotti con azioni dirette. durante queste giornate gli intermittenti si sono resi protagonisti di numerose azioni: irruzioni nel tg nazionale, blocco della ratifica dell'accordo in parlamento, occupazione del ministero. l'importanza di questa lotta consiste nel fatto che essa non si riduce all'obiettivo specifico a cui mira, ma contesta una logica globale che considera la cultura come una merce da gestire, che ignora i valori intellettuali e sociali, che ignora l'immaginario, l'utopia, l'invenzione, l'insurrezione che sono alla base dell'atto creativo. anche noi come gli intermittenti riteniamo che una lotta volta al cambiamento e alla produzione di una realtà che rispetti valori umani e sociali, passi attraverso un'idea dell'arte fuori dalle logiche del mercato. per questo ci siamo avvicinati e abbiamo cercato di capire le rivendicazioni di questo collettivo che ha fatto della radicalità la sua scelta politica senza perdersi in astrratte speculazioni; questo ha fatti si che il forum ufficiale decidesse di tenerli fuori dal proprio circuito di iniziative. anche noi in quanto collettivo universitario ALTER@ZIONI, e gruppo teatrale TEATRI OFFESI,sentiamo la necessità di lottare contro la mercificazione delle nostre menti e del nostro corpo, per liberare il nostro tempo, la nostra creatività, le nostre energie.
13/11/2003 ore 11:30 Azione di disobbedienza artistica al McDonald degli Champs Elysees, partita dal GLAD (espace de Globalisation des Luttes et des Actiones)
Il Glad e`uno spazio all`interno del quale convergono gruppi ed esperienze che si confrontano sul terreno di pratiche affini, creando e preparando azioni. Nella mattinata di Giovedi` ci siamo aggregati ad un corteo colorato e rumoroso che ha attraversato alcune strade della citta` fino a raggiungere il McDonald dove c`e` stato ub confronto diretto con la polizia giunta sul luogo. Dopo un primo momento in cui i poliziotti; in assetto antisommossa, hanno spinto i manifestanti per disporsi in due cordoni dinanzi alle porte del Mc; in seguito ha avuto inizio un`operazione di accerchiamento nei confronti dei manifestanti. Quelli intrappolati all`interno del cordone poliziesco hanno continuato a suonare ed a ballare supportati dalle voci e dai corpi di chi all`esterno ballava e saltava di fronte al cordone. Ci sono stati alcuni momenti di tensione perche` i poliziotti, grazie all`aiuto di rinforzi sopraggiubti, volevano continuare a chiudere ed accerchiare, fino a che hanno deciso di scortare i manifestanti accerchiati nella metro. Ci sentiamo pienamente in sintonia con una pratica di disobbedienza sociale che crei conflitto trascendendo la violenza e la brutalita` che il sistema ci propone e che si materializza nello schieramento di polizia armata e corazzata dinanzi a corpi liberi che danzano
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