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SVEGLIATEVI.......la guerra è finita!
by godz Friday, Nov. 21, 2003 at 5:16 PM mail: godzilla2.0@libero.it

Questo è il documento con cui rispondiamo all'ondata di perbenismo e patriottismo che si è abbattuta sulla nostra città dopo i fatti di Nassiryia e i cori allo stadio

SVEGLIATEVI.......la...
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SVEGLIATEVI…….LA GUERRA è INIZIATA

NASSIRYA- Un evento drammatico che dimostra come la scelta di seguire gli anglo-americani in una guerra illegittima e inutile sia stato un grave errore si è trasformato in retorica patriottica e in distorsione della realtà. Il governo dovrebbe rendere conto dei morti ma nessuno gli chiede questo conto e nel momento più difficile rialza la testa rilanciandosi con valori tanto cari ai neofascisti che ne fanno parte: esercito, patria, onore e tricolore.
Questo è folklore. La politica è un'altra cosa. Il dolore per i morti è un’altra cosa ancora. La patria non c’entra, la libertà e la democrazia meno che mai, c’è da spartirsi una fetta della torta, c’è da far ripartire l’economia, c’è bisogno di governi amici con cui fare affari e già che ci siamo, ci sarebbe anche bisogno di un’identità nazionale rinnovata che chiuda con la storia della Repubblica.
I valori della RESISTENZA non sono così facili da sconfiggere.

POTERE DEI MEDIA- Dopo i bombardamenti si deve scendere a terra. L’Italia è in guerra ma la televisione ne ha sancito la fine quando è cascata la statua di Saddam. Forse volevano che le bombe eleggessero un nuovo presidente. L’esercito italiano collabora con quello americano che per ora ha ucciso più di 10000 civili, ma per la televisione è in missione di pace a far attraversare le vecchiette. L’ha deciso l’ONU? No, si sono prese questo onere RAI e MEDIASET. D’altra parte non è difficile cavalcare le onde emotive, basta ripetere le cose all’infinito, prima o poi ci si convince. Viviamo in una fiction e non ci si può allontanare dalla figura del Maresciallo Rocca o dai Soldati di Pace. I carabinieri diventano gli eroi che ci rendono orgogliosi, più dei cameraman, dei giornalisti o dei volontari della croce rossa morti con loro o pochi giorni prima.
Noi chi è il Generale Leso lo abbiamo visto a Genova e ci basta.


GUERRA AL TERRORISMO- Terrorismo è una parola che può essere usata a piacimento; non è una persona, non è uno stato, non è un gruppo definito. Il terrorismo prolifera nella miseria, nella fame, nella morte. Le religioni pure. La guerra aggrava queste condizioni. Le democrazie delle pance piene ne hanno bisogno per mantenere i propri stili di vita. Il petrolio logora chi non ce l’ha.

LIVORNO- La città si indigna per i cori della curva nord. Si è risvegliata dal torpore di anni passati a non accorgersi di morti sul lavoro corredati da vari di navi e sindaci sorridenti, speculazioni edilizie, prefetti, giudici e assessori corrotti, fallimenti pilotati e neofascisti applauditi……o si sfoga con le BAL perché impotente di fronte a tutto ciò e telecomandata nel dolore???? La seconda che hai detto.

Quando lo stato fa la guerra si fa chiamare patria


C.S.O.A. GODZILLA

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