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Ferro, silenzio assordante
by Sfigati di base. Thursday, Dec. 04, 2003 at 1:02 PM mail:

Premessa: la amministrazione comunale di Cannara è in possesso di un dossier su i post usciti su indy. E allora? Scriviamo per far leggere!!! O sta diventando un crimine ocuparso del proprio futuro. Calmi state calmi e rendete conto ha chi vi elegge.

Guerra intestina… alle istituzioni.

Bèh…qualcuno ha rotto il silenzio!!!
Come sempre e per diletto, gli sfigati di base fanno il punto della situazione, dopo che il coprifuoco chiesto dalla Amministrazione Comunale è stato violato da un'altra parte istituzionale che sta ai piedi (come Humus) della pianta grassa, la Fulc appunto.
Nel bel mezzo del silenzio tenuto ad arte dalla Amministrazione, a parte qualche notizia fugace fatta circolare in piazza con conturbanti giochi ed equilibri politici, e nel sistematico azzeramento (di fatto) dello stabilimento di Isola di Cannara sia materiale che sociale, esce un articolo firmato da un giornalista del luogo (pres. Della Pro Loco) ma dettato dall’ormai fatidica delegata Cisl.
Gli antefatti sono tutti da attribuire all’impotenza, se non peggio, dei signori Amministratori, ci auguriamo che sotto sotto non ci sia altro. Sta di fatto, che su tutta la vicenda hanno preso solo pesci in faccia; resi parte integrante della trattativa dalla ormai datata iniziativa dei lavoratori sono oggi il silenziatore della vicenda.
Il rapporto con il comitato non si è mai aperto, gli accordi siglati sono stati sistematicamente violati dal disegno di smantellamento che la Ferro e il suo Humus hanno definito, i rapporti con probabili e possibili acquirenti dorme ma non in maniera naturale (sembra che gli siano stati somministrati dei sedativi), la dignità nei rapporti tra organismi istituzionali si può dedurre dal fatto che i sindacati gli hanno mandato anche gli sbirri e per finire gli scocciano le uova nel paniere.
L’articolo apparso in data 02/12/2003 sul Corriere dell’Umbria, oltre a vantare l’impegno del sindacato nel mettere in mobilità i lavoratori e quindi a liberare da questo pesante onere la Direzione Aziendale Ferro, butta un inquietante ombra sul futuro del sito produttivo, definito senza mezze misure, terra di conquista di un consigliere comunale che ad oggi pende di risposte alla Magistratura, per come la sua azienda crei problemi ambientali e quindi deve sgomberare da Ponte Felcino.
Lo scenario è a dire poco allucinante: c’è un industria che produceva utili superiori ai 4 milioni di euro, oltre ad essere un reddito per le oltre 150 famiglie, un sindacato impegnato da subito e sempre nel chiudere passando per gli ammortizzatori sociali, aziende che vogliono e vorrebbero acquisire il sito produttivo, una proprietà (Ferro Coorporation) che può avere un utile dalla cessione, una amministrazione comunale inerme e un problema ambientale imminente.
Crediamo che le conclusioni si traggano da sole, ma anche, che a breve verranno alla luce. Torna determinante alzare l’attenzione sulla “cosa”.

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