Sgomberi all'università

TORINO - 4 DICEMBRE 2003

Oggi il senato accademico dell’università degli studi di Torino si è riunito per decidere se sgomberare gli spazi autogestiti del collettivo universitario autonomo e degli universitari/e in lotta.
A seguito della distribuzione di un volantino in cui esprimevamo le nostre posizioni e la nostra analisi sulla situazione in Iraq, il quotidiano Il Giornale aveva aperto una campagna diffamatoria in cui invitava il rettore Bertolino a espellere il collettivo dall’università. Al coro si erano aggiunti Alleanza nazionale, Lega nord e Forza Italia che facendo pressioni sul rettore hanno ottenuto che Bertolino presentasse un esposto in procura. Nei giorni successivi, l’esposto ha portato a perquisizioni nelle case di alcuni compagni e degli spazi autogestiti in università. Sempre a causa del volantino e delle idee in esso espresse 5 compagni sono stati denunciati per istigazione a delinquere e alla violenza.
Il senato accademico oggi ha deciso non di togliere lo spazio, ma di sospendere temporaneamente l’uso dei locali “fino al ristabilimento delle regole di convivenza civile”, ovvero fino a quando il collettivo non si piegherà alle opinioni e alle imposizioni del rettore.
Naturalmente non accettiamo questo provvedimento e non diamo legittimità a questa decisione del senato accademico. A differenza di quanto pensa il rettore, la tensione all’interno dell’università non diminuirà e sicuramente gli spazi autogestiti dovranno moltiplicarsi e continuare a essere contesto di dibattito e di espressione critica.
Sgomberare lo spazio di un collettivo di studenti e di studentesse perché hanno espresso un’idea che contrasta con la propaganda che ha dominato nelle ultime settimane tutta la stampa e i mezzi di comunicazione, che dissente dalla posizione personale del rettore, è un atto assolutamente intollerabile, soprattutto all’interno di un luogo di formazione, di cultura e di discussione critica.

COLLETTIVO UNIVERSITARIO AUTONOMO – TORINO

Uno stralcio del documento uscito dalla riunione del senato accademico:
“Il senato accademico valutata la relazione del rettore e la presa di posizione dei presidi delle facoltà umanistiche in ordine al volantino a firma del collettivo universitario autonomo fatto circolare a palazzo nuovo il 19 novembre scorso sull’eccidio di Nassirya, esprime la propria indignazione per le incivili parole in esso contenute. Il senato accademico rileva con amarezza che giovani dell’università di Torino abbiamo espresso giudizi su altri giovani, morti nell’attentato, che rivelano una totale assenza di pietas: nei confronti dei caduti, delle loro famiglie e di un sentire collettivo, che al di là delle differenza di valutazione sulla guerra e sulle sue implicazioni, ha inteso rendere omaggio a chi ha perso la vita. Il deserto morale che parole così pesantemente fuori luogo rivelano, delegittima sul piano etico e culturale ogni tentativo di una lettura altra della vicenda irachena. Quelle parole abusano della libertà di opinione che il contesto universitario per definizione deve garantire; sono un segnale drammatico del superamento di un confine al di là del quale non restano che scelte pericolose e senza ritorno”.