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Svelata la manovra di Fini.
by mazzetta Tuesday, Dec. 09, 2003 at 5:48 PM mail:

Era, ovviamente, una squallida messinscena



Nelle ultime dichiarazioni alla stampa Fini svela la realtà della "svolta".
Rivolgendosi ai camerati infatti, li invita a capire le ragioni delle sue mosse, a valutarne la necessità.
Chiama cosi' il partito alla quiete, e all'attesa del benefico influsso della svolta sulla realtà di An.
Quello che è successo al congresso dei "rivoltosi" animato da Storace e la decisione di rimandare qualsiasi confronto al dopo-elezioni completano un quadro che permette più di una riflessione.
Dopo alcuni giorni dalla svolta in Israele, è possibile avere un quadro della situazione e trarre alcune conclusioni, per nulla forzate, sulla qualità e direzione delle manovre del viscido servo nero di Gelli:

Prima di tutto la cosiddetta svolta è da considerarsi insincera e strumentale.
.
Tutti i "messaggi" al partito convergono verso questa indicazione, non di genuino pentimento si tratta, quindi, ma di una pura mossa tattica per guadagnare posizioni in vista del dissolvimento di Forza Italia una volta caduto (speriamo fragorosamente) Berlusconi.
In più di una dichiarazione Fini ha spiegato i vantaggi, invitando a sorvolare sulla svolta stessa, come se fosse da non tenere in conto.
Apprezzatissima la possibilità di chiamarsi fuori dalle responsabilità del fascismo, Fini spiega che ora nulla potrà separare An dal potere, e che si aprirà la possibilità di tormentare il centrosinistra con i crimini comunisti per almeno altri 20 anni, già hanno cominciato a chiedere a RC modifiche al simbolo, tra un po' chiederannno la fine delle celebrazioni del 25 aprile in quanto veterocomuniste.
Si punta insomma ad un azzeramento totale della storia italiana, in vista di una riscrittura da affidare probabilmente ad "intelligenti" esponenti della cultura del livello di Ferrara & co.
Non si capirebbe altrimenti come una tale svolta possa essere stata metabolizzata tanto velocemente nel partito dopo reazioni tanto violente alla sorpresa.
Evidentemente il puparo di Berlusconi e Fini muove i fili dopo aver realizato che Berlusconi ha ormai i giorni contati, e lancia in corsia di sorpasso l'alfiere nero, preferito al curiale Casini, forse giudicato troppo indipendente dal guinzaglio piduista: le nozze fortunate con una potente, la posizione istituzionale e la vicinanza alla curia romana mettono Casini fuori dalle influenze gelliane, consegnandolo al campo nemico.
Ecco allora che le amicizie atlantiche organizzano il teatrino mediorientale tra servi degli Usa, Fini dice le parole "giuste" per acquisire la rispettabilità necessaria a diventare "candidabile", e l'allegra combriccola golpista ed antidemocratica è di nuovo in pista.
I colonnelli finiani non hanno avuto alcuna difficoltà ad allinearsi ai progetti del capo, laute ricompense li attendono; la base starnazza, ciancia di onore e cose del genere, i sottocapetti avranno un bel daffare per spiegare l'astuto piano, ma i messaggi sono partiti e la maggior parte capirà.
Chi non capirà potrà sempre intrupparsi in Forza Nuova (in via di sdoganamento), o nella destra degli antimperialisti, in ogni caso nessuno di questi fuggirà verso il centro, evitando pericolosi sbandamenti.
Ancora una volta il "tradimento" è la cifra della cricca atlantista, come tradirono i nostri generali su Ustica, cosi' Fini tradisce la storia del suo partito, (anche se solo apparentemente) tutto quanto fa il gioco dei ben noti interessi può essere sparato, tanto ci pensa lo zio con gli "amichetti" americani a coprire le spalle alle marionette mandate sul palco.
An, e con lei Fini, si prepara dunque a raccogliere i cocci di FI al termine di questo sciagurato mandato elettorale, si rafforza la possibilità di un governo "tecnico" o di "unità nazionale" alla fine del semestre italiano di presidenza Ue, che il Bruto sia Bossi o la piazza poco importerà, Fini è pronto a raccogliere quello che cadrà dall'albero marcio di Fi.
La cosa che deve veramente preoccupare è il cambiamento di marcia di Fini.
Dopo anni spesi ad "accreditarsi" come politico serio, ora passa all'incasso e mostra di non temere l'uso spregiudicato della menzogna e di quella doppiezza che una volta si attribuiva a Togliatti.
Attenzione!
Fini ha imboccato la corsa per il potere, da oggi smetterà di essere un comprimario sbiadito e impegnerà ogni mezzo e bassezza per continuare a consentire agli sponsores che condivide con Berlusconi, di mantenere saldi gli artigli sulla società e l'economia italiana.
Occorre diffidare di Fini, e ancora di più di certe manovre volte a confondere le acque intorno a certi personaggi di estrema destra, pronti ad infiltrare chi è più ingenuo a sinistra, montando sul cavallo di Troia dell'antimperialismo.
la menzogna, la confusione, le situazioni poco chiare giovano solo a questo potere costruito sull'immagine e sulla truffa.
Se và in porto l'operazione di subentro al nano, gelli potrà continuare a "ricevere" ancora a lungo, e l'Italia sarà consegnata ad altri anni di oscurantismo atlantico.
Il nuovo slogan del nostro moderno centro destra: "Vuolsi cosi' colà dove si puote ciò che si vuole, e di più non dimandare!"


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