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Professione: creativo…ovvero datemi i soldi e poi ne riparliamo
by francesco Thursday, Dec. 11, 2003 at 5:26 PM mail:

Dopo l’esperienza di relazione del Forum Sociale parigino gli intermittenti francesi sono in Italia. 4 incontri per raccontare e per tessere una rete europea del lavoro immateriale, per il reddito!

Da diversi anni l’Italia si trova di fronte alla sfida europea. Costruire l’Europa della finanza e delle banche e poi quella costituzionale e quindi politica. Questo è il piano delle aristocrazie europee, anche se Francia e Germania hanno violato il patto di stabilità economica e la costituzione fatica ad essere approvata. L’Europa innanzi tutto come terreno di competizione e di nuova efficienza, di innovazione e di sviluppo. Molti tra gli europeisti più convinti hanno spesso in questi anni parlato di Europa come spazio della ricerca e della formazione, della cultura e dei diritti: le università hanno cominciato a trasformarsi allo stesso modo, così come sono sorti fondi europei di finanziamento della ricerca e della sperimentazione (si fa per dire) associativa.
Eppure d’improvviso, al di là delle aspettative di ognuno, il Forum Sociale Europeo di Parigi ci ha dato (involontariamente) l’occasione di conoscere un’insorgenza sociale che parla dell’Europa che ci interessa. Le lotte degli intermittenti dello spettacolo francesi, di cui avevamo raccolto poche e frammentarie informazioni durante l’estate, ci hanno trascinato, con geniale creatività, nel cuore del problema: la costituzione materiale europea. Ciò che i movimenti hanno provato a dire sottovoce e con scarso entusiasmo, nella convinzione che tanto poi l’Europa sociale la fanno i sindacati e una rinnovata sinistra di governo, gli intermittenti l’hanno cominciato a praticare: reddito come possibilità di intendere in termini rovesciati e antagonistici la flessibilità!
Le lotte francesi ci dicono infatti diverse cose. Da una parte si tratta di lotte di resistenza “singolare”, perché lo statuto degli intermittenti dello spettacolo francese (509 ore di lavoro annuo e reddito integrativo uguale per tutt@) è cosa del tutto inesistente in Italia come in altri paesi europei. La sfida per loro, come per noi, non è tanto resistere per se ma estendere il “proprio” come vertenza esemplare e generalizzabile a livello europeo. Dall’altra sono lotte che oltre a resistere costruiscono un discorso in generale sul lavoro creativo e immateriale: il tempo di non lavoro è tempo di cooperazione, di nuove relazioni e di ricerca, servono soldi per sostenerlo! Avendo assunto il lavoro in generale nuove caratteristiche relazionali, linguistiche e creative, così come una temporalità sempre più frammentata, la battaglia degli intermittenti si caratterizza da subito come conflitto sulle nuove forme di lavoro e sulla centralità del lavoro cognitivo nelle metropoli post-fordiste.
Gli intermittenti ci hanno inoltre offerto un nuovo sguardo arioso sulle pratiche di lotta. Occupazione dei Tg e dei ministeri, blocco dei teatri e dei grandi festival (come quello di Avignone), ma anche azioni nei Megastore musicali, nelle strade, “riot creativo” nel tentativo di assediare l’Unedic. Cose per nulla sconosciute ai movimenti italiani, ma che difficilmente erano state praticate con tanta disinvoltura da soggetti sociali specifici, meglio in una dinamica di resistenza e di vertenza sul lavoro e per il reddito.
È indubbio che anche tra gli intermittenti francesi esistono elementi corporativi di difesa della propria condizione, che a volte viene privilegiata una battaglia di resistenza piuttosto che di produzione di nuove relazioni. Virtù e limiti di ogni lotta sociale! Sta a noi cogliere la tendenza, aprire un terreno di comunicazione e di racconto, cominciare a tessere la rete europea del lavoro cognitivo, artistico, linguistico per costruire vertenze e immaginario simili.
Per questo dopo l’esperienza parigina abbiamo invitato in Italia alcuni protagonisti delle lotte francesi per discutere di reddito e pratiche di lotta in Europa, 4 incontri a cui se ne aggiungeranno altri nel mese di gennaio, piccoli eventi che provino a descrivere ma anche a produrre, dei momenti di riflessione ma anche di esercizio alla relazione, alla costruzione di spazio comune.
Invitiamo musici e attori, tecnici e precari della comunicazione, mediattivisti e attivisti, cognitivi e precog, giocolieri e artisti di strada, studenti e tutti coloro che hanno poco tempo a disposizione per lavorare e che hanno bisogno di tempo e soldi per produrre, creare, inventare, trasformare il mondo…a partecipare…

Siamo tutti intermittenti

14/12/03 Milano h 17:30_casa LOCA, con Andrea Fumagalli e i lavoratori della Scala
15/12/03 Trieste h 18:30_casa delle culture_Spazio Polivalente Autogestito
16/12/03 Venezia h 16:30_Aula 2 Ca’ Foscari, con docenti T.A.R.S. Venezia
17/12/03 Roma h 18:00_ Strike Spazio pubblico autogestito

movimento delle e dei disobbedienti, Global Project, Sapienza Pirata, Strike Spa, Margine Operativo, Casa LOCA, Triangolo Scaleno, ACTIon, Invisibili, Coordinamento student@ Ca’ Foscari.

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