fonte: RaiNews24

Gerusalemme, 31 dicembre 2003

Israele ha deciso di aumentare del 50 per cento la popolazione degli insediamenti agricoli sul Golan, tolto alla Siria nella guerra del 1967. Lo ha deciso una commissione interministeriale, ha riferito una fonte ufficiale.
La commissione per la colonizzazione ha approvato un piano di costruzione accelerata di 900 case, negli insediamenti, che dovrebbero portare la loro popolazione da 10.500 a 15.000.
Proprio in questi giorni la Siria ha insistito affinchè l'Onu esamini una proposta di risoluzione per imporre il divieto sulle armi di distruzione di massa in Medio Oriente, una iniziativa - alla quale si oppongono Usa e Gran Bretagna - che prende di mira le presunte armi nucleari di Israele.

Israele presidiata per paura degli attentati
Migliaia di agenti di polizia saranno dislocati da stasera in tutto il territorio israeliano e in particolare lungo le linee di demarcazione con i territori palestinesi per impedire attentati che potrebbero essere stati progettati per la nottata di Capodanno. Lo ha riferito la radio militare.
"Abbiamo ricevuto decine di preallarmi, di tutti i tipi" ha confermato alla emittente Aharon Franco, un alto ufficiale della polizia.
Nei giorni scorsi la stampa israeliana ha riferito che i servizi di sicurezza temono attentati eclatanti come l'esplosione di un aereo, lo sbarco di commando sulla costa israeliana oppure la esplosione simultanea di diversi kamikaze.

Ieri Hamas ha minacciato ritorsioni per il tentato assassinio da parte di Israele di un suo comandante militare, Jamal al- Jarrakh, a Gaza. Sfiorato dalle schegge di un razzo sparato nella sua direzione da un elicottero, questi è rimasto ferito. "L'unico linguaggio che Israele comprende è quello della forza" ha commentato il leader di Hamas, Ahmed Yassin. "Gli israeliani pagheranno i loro misfatti". Minacce analoghe sono giunte anche dalla Jihad islamica.