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Ferro, buon Anno Ragazzi
by Comitato di base Wednesday, Dec. 31, 2003 at 4:17 PM mail: comitatodibase@email.it

Isola di Cannara QUALE FUTURO?
Dopo mesi dalla chiusura dello Stabilimento per opera della Multinazionale Ferro Corporation non è dato conoscere la fine che il sito produttivo farà e chi ne sta determinando l’arteficio. Ci chiediamo come sia possibile che da parte delle forze politiche, in primo luogo quelle che amministrano, non ci sia nessuna presa di posizione per tutelare cittadini e territorio? Com’è possibile che nessuno abbia un idea di cosa fare di un area di 180.000 mq con uno stabile di 11500 mq che dava lavoro a 150 famiglie, tra dipendenti ed indotto, e aveva oltre 4 milioni di euro di utile? Contenente, tra l’altro, un area edificabile di 18000 mq e una ricca infrastruttura.
In data 9 Ottobre avevamo avanzato alcune richieste che ad oggi rimangono disattese, ma purtroppo, più che mai attuali ed impellenti.

Salvaguardare lo Stabilimento e i posti di lavoro
In data 9 Ottobre 2003 si è costituito il
Comitato per il mantenimento del Sito Produttivo di Isola di Cannara
Negli intenti del Comitato c’è quello di sensibilizzare la popolazione, i soggetti politici e sociali.
Detto comitato chiede:
- Il rispetto degli accordi istituzionali.
- Che gli impianti non rimovibili dello stabilimento non siano oggetto di arbitraria demolizione.
- Che si instauri un tavolo tra i soggetti istituzionali e detto comitato, al fine di trovare una rapida
soluzione alla ripresa della produttività dello stabilimento.
Tale iniziativa si rende necessaria per chiedere alla Amministrazione del Comune di Cannara e della Regione dell’Umbria di indire al più presto una Assemblea Pubblica su tale argomento.

Le iniziative dei lavoratori hanno dato un ruolo determinante alla classe politica e in modo specifico alla Amministrazione Comunale, ma a parte le solite chiacchiere di paese, nulla traspare dalla vicenda. Cosicché, anche le affermate volontà da parte di probabili acquirenti, vengono soffocate dal ruolo passivo dei signori del Municipio.
Accordi Istituzionali
In data 30 Luglio 2003 presso il Ministero delle Attività Produttive, alla presenza di rappresentati della Regione dell’Umbria, dei Comuni di Cannara e Bevagna, delle Organizzazioni Sindacali, dell’Associazione Industriale di Perugia e dell’Azienda Ferro Italia si è sottoscritto un percorso
che aveva come intento principale quello di approfondire le valutazioni sulla vertenza in corso.
Tutti si sono presi il loro impegni e il Ministero ha dichiarato, comunque, la propria disponibilità a tenere aperto il tavolo nazionale qualora le parti lo richiedessero.
In data 2 Settembre 2003 dall’incontro tra i rappresentanti Regione dell’Umbria, dei Comuni di Cannara e Bevagna, delle Organizzazioni Sindacali, dell’Associazione Industriale di Perugia e dell’Azienda Ferro Italia si è sottoscritto un verbale di riunione che indicava il seguente percorso:
“…al fine della salvaguardia del patrimonio professionale, si concorda nel ritenere prioritaria la ricerca di alternative imprenditoriali che operino in settori e con tecnologie compatibili”… ” In tutti casi, l’azienda si impegna, a testimonianza della volontà di non danneggiare il territorio, a mettere a disposizione gli assets immobiliari a condizioni fortemente agevolate per favorire l’insediamento di iniziative imprenditoriali che, in via preferenziale, favoriscano la rioccupazione dei lavoratori Ferro Italia” Tale accordo si concludeva con l’impegno delle istituzioni di istaurare un percorso che:” contribuisca a eliminare pregiudiziali e rigidità, affidano all’accordo tra le parti le definizione di termini, tempi e modalità”…“ La Regione dell’Umbria ed i Comuni di Cannara e Bevagna si rendono garanti del rispetto dei termini dell’accordo che le parti definiranno e del percorso, fissando verifiche periodiche degli impegni con cadenze non superiori ai due mesi”.
In data 4 Settembre 2003 nel verbale d’accordo siglato tra i rappresentanti dell’impresa Ferro Italia, l’Associazione Industriali di Perugia e le Organizzazioni Sindacali (Provinciali e di Categoria) viene ribadito “l’impegno dell’azienda a privilegiare ed agevolare, nell’ambito delle future trattative che interverranno per la cessione dell’immobile e dell’area in cui attualmente insiste lo stabilimento di Cannara (PG), ipotesi e/o soluzioni imprenditoriali che possano garantire continuità produttiva o,in ogni caso, significativi livelli occupazionali; ipotesi e/o soluzioni che, in via preferenziale, favoriscano la rioccupazione dei lavoratori della Ferro Italia di Cannara (PG). Quanto sopra anche in coerenza con gli impegni assunti a livello istituzionale e, tenuto altresì conto del supporto offerto dalle strutture regionali (Sviluppumbria, Gepafin) per la ricerca di iniziative imprenditoriali sostitutive”.
QUINDI, in presenza di uno stabilimento appetibile da parte degli imprenditori, ci domandiamo a che punto sono le trattative per la definizione dei termini, tempi e modalità della cessione da parte della Ferro Italia? Quali ricerche e aperture di trattative con imprenditori sono state intraprese? Perché su tutta la vicenda è calato un silenzio inquietante, specie nei confronti dei lavoratori? Perché chi doveva vigilare sul rispetto degli accordi ha lasciato che l’azienda gestisca arbitrariamente il futuro dello stabilimento e dei lavoratori?
Perché non si è stabilito e determinato un percorso di cessazione della attività da parte della Ferro Italia mirato a non demolire gli impianti non rimovibili, determinanti invece per la continuità produttiva del sito?
Perché non si utilizza il rapporto con il comitato per dare risalto alla drammaticità della vicenda?
Nell’ultimo incontro datato 7 Novembre 2003, tenuto presso la sede della Regione, per il primo incontro di verifica tra Istituzioni, Sindacati e delegazione della Azienda Ferro Italia, risulta da verbale di riunione: “Un ulteriore interessamento è stato, inoltre, notificato a Sviluppumbria da un imprenditore operante nel settore. Dopo aver comunicato all’Associazione Industriali tale ipotesi è stato avviato un rapporto diretto con la Ferro. La Ferro, nel mostrare disponibilità, ha richiesto la formalizzazione della proposta, che definisca contenuti e modalità. Che verranno valutate dall’Azienda”.
La formalizzazione è avvenuta quattro giorni dopo, ma a oggi nulla si è concluso, anzi si parla di altro. Apprendiamo dai giornali locali che è in atto una manovra per consegnare l’area ad un imprenditore molto, ma molto, vicino all’attuale Amministrazione Locale e che loro smentiscono ma non ufficialmente. L’Azienda che poteva essere un possibile acquirente è sparita, come abbiamo già detto, ma non abbiamo capito il perché.
Ce ne sono altre? Probabile, ma tutto è tutelato da un silenzio poco chiaro.
Chiediamo che almeno ci si degni a informare i lavoratori e i cittadini del futuro di quell’area, se proprio non si vuole riconoscere il ruolo del comitato.
TRASPARENZA
Questo è quello che chiediamo
all’Amministrazione Locale
Non si può giocare con il futuro
di un territorio e di una comunità

Comitato per il mantenimento del Sito Produttivo di Isola di Cannara

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