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[Milano] Delitto Dax, libero il padre degli indagati
by da Repubblica (by ipvaco) Saturday, Jan. 03, 2004 at 7:22 PM mail:

E' stato scagionato e non dovrà essere processato per l'omicidio. Restano in carcere i due figli.

Giorgio Morbi, il padre di 54 anni accusato di aver istigato l'uccisione di Davide "Dax" Cesare, spalleggiando i due figli, è un uomo libero.
Ha passato il Natale e le altre feste in una nuova casa, lontano da quella affacciata sul luogo del delitto, Via Brioschi.
E sta cercando di ritrovare un po' di serenità: è stato scagionato e non sarà processato per l'omicidio.
Il GIP Maurizio Grigo, accogliendo le tesi difensive dell'avvocato Daniela Dawan e la richiesta del PM Nicola Di Plotti, ha infatti deciso di archiviare la posizione del capofamiglia.
La motivazione sta nei verbali con le testimonianze fornite dagli stessi amici della vittima e dalla gente del quartiere: "Non c'era la prova completa del suo coinvolgimento sin dall'inizio dell'aggressione. Lui è arrivato in tempi successivi".
L'uomo resta invece indagato per le ferite provocate ad Antonino Alesi, uno dei compagni di Dax coinvolti nella rissa (?) finita nel sangue. L'accusa contro il padre per ora è di tentato omicidio.
E Morbi senior ha l'obbligo di andare a firmare alla caserma dei Carabinieri più vicina alla sua abitazione. Ma l'avvocato Dawan annuncia che darà battaglia anche su questo fronte. Non solo. Sta studiando la possibilità di chiedere il risarcimento per "l'ingiusta detenzione patita per mesi, in carcere prima ed agli arresti domiciliari poi".
E presto tornerà alla carica con la SEA, sollecitando di nuovo l'immediato reintegro del suo assistito, dipendente della società aeroportuale. Dopo il delitto, datato 16 Marzo 2003, Giorgio Morbi era stato sospeso dal lavoro in via cautelativa. "E' ridotto in condizioni di estrema indigenza - incalza l'avvocato - Abita in un buco, la bottega di pelletteria del figlio maggiore è stata chiusa ed in famiglia non entrano altri redditi".
Federico ed il fratello Mattia, che all'epoca dei fatti avevano rispettivamente 28 e 17 anni, restano in carcere. Il più grande si è assunto l'intera responsabilità del delitto, con una lettera, mentre il più piccolo aspetta di sapere se i giudici minorili decideranno di sospendere le udienza in corso e concedere la messa alla prova, cioè l'uscita dal Beccaria, il "congelamento" del processo, un periodo sotto stretta osservazione, forse in comunità.
E la mamma della vittima, di Dax?
Al telefono, con la nipotina J. che le gira intorno, sembra spiazzata dalle notizie su Giorgio Morbi: "Non sapevo che lo avessero liberato e scagionato - sussurra Rosa Piro disorientata - Non so nemmeno cosa dire, cosa pensare. A fare commenti, adesso, proprio non ci riesco".

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