testo del volantino diffuso al presidio di stamattina contro gli sgomberi e al corteo di oggi pomeriggio - SABATO 21 FEBBRAIO 2004 MANIFESTAZIONE CONTRO GLI SGOMBERI E LA REPRESSIONE

Testo del volantino diffuso al presidio contro gli sgomberi di stamattina a castro pretorio (al quale, oltre a studenti del plinio, hanno partecipato alcuni studenti da virgilio righi tasso mamiani decillis orazio e altri compagni, dando vita ad un corteo spontaneo nella zona della stazione) e al corteo di oggi pomeriggio da un gruppo di decine di compagne e compagni.

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NO AGLI SGOMBERI
DELLE SCUOLE OKKUPATE!
no ad una città militarizzata!


Giovedì 8 Gennaio il Plinio, okkupato dagli studenti il giorno precedente a causa dei gravi problemi di strutture, è stato sgomberato dalla Polizia di Stato (senza neppure un pretesto formale) e sei occupanti sono stati denunciati.

Un episodio che segue altri sgomberi questo autunno (ad esempio il Plauto ed il Majorana, nel quartiere di Mostacciano) e dello scorso anno. Ricordiamo che oltre trenta compagni del Righi sono sotto processo dopo lo sgombero dello scorso autunno ad opera dei reparti celere (in quella occasione, l’istituto venne rioccupato il pomeriggio stesso per protestare contro l’accaduto) ed attendono proprio per questi giorni le convocazioni in Tribunale.

In seguito allo sgombero del Plinio, il nuovo questore di Roma Nicola Cavaliere ha dichiarato “non tolleleremo altre occupazioni”. Confermando con i fatti la linea di condotta già annunciata anche dal Prefetto Serra (che proprio l’altro giorno doveva recararsi – provocatoriamente – al Liceo Virgilio ma che ha rinunciato alla visita dopo la immediata protesta di tutti gli studenti).

Alle nostre proteste ed al nostro riprendere spazi che non possiamo usare, la risposta è l’intervento della polizia ed i processi. Non possiamo tollerarlo. Come non possiamo tollerare che le scuole divengano dei fortini militarizzati protetti da agenti della Digos mascherati da bidelli, controllati da videocamere, presidiata dalla polizia all’entrata ed all’uscita.

Non possiamo accettarlo e crediamo non possano accettarlo tutti quelli condividono con noi il disagio di vivere in questa città opprimente.

Proprio per questo, non ci fermeranno. Reagiremo alla repressione come abbiamo sempre fatto (ricordiamo quando il 17 ottobre in migliaia bloccarono le scuole e la città, dopo le perquisizioni i fermi i processi che avevano colpito le mobilitazioni). E continueremo a lottare ed ad autorganizzarci per riprendere quello che è nostro e liberare spazi in una città sempre più militarizzata ed alienante, dove tutti coloro che provano ad opporsi sono colpiti da arresti – provvedimenti restrittivi – perquisizioni – fermi.



CONTRO LA REPRESSIONE
autorganizzazione dappertutto


alcuni giovani autorgannizati RM - 17.I.2004
nikkiop@tiscalinet.it

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